(Minghui.org) Il 1 ° aprile si è tenuto il seminario: “Prelievo di organi in Cina” presso il Parlamento Europeo di Bruxelles, portando in primo piano le atrocità che avvengono in Cina.

Il seminario è stato organizzato dal Policy Department A-Economy & Science for the Committee on the Environment, Public Health and Food Safety (ENVI). È stato il secondo incontro ufficiale dell'Unione Europea in riferimento alla risoluzione che invita la Cina a fermare il prelievo di organi su dissidenti, così come su gruppi di minoranze etniche e religiose.

Il seminario “Espianto di organi in Cina” si è tenuto al Parlamento Europeo di Bruxelles il 1° aprile 2015


Il deputato europeo Miroslav Mikolasik (a sinistra),della Sottocommissione per i diritti dell'uomo (DROI), ha presentato il seminario


Durante il seminario durato tre ore si è discusso di due questioni: lo stato dei trapianti internazionali di organi umani (commercio), e l'aumento del traffico di organi.

La signora Jöelle Hivonnet, un funzionario del European External Action Service (EEAS), nel suo discorso, "Lo stato del traffico di organi internazionali", ha messo a confronto le leggi della Cina, dei Paesi Europei e del Diritto Internazionale

Il sig. Stefaan van der Spiegel, responsabile del gruppo di "Substances of human origin" e direttore generale per la salute e la sicurezza alimentare, ha introdotto la legislazione sulla donazione degli organi in Europa.

Nel suo discorso, "La Dichiarazione di Istanbul, le strategie consigliate per l'UE", il dottor Beatriz Dominguez, medico consulente dell'Organizzazione Nazionale Trapianti in Spagna, e co-presidente della Dichiarazione di Istanbul del gruppo conservatore, ha introdotto la Dichiarazione di Istanbul e ha raccomandato all'UE di dare risalto all'espianto forzato di organi in Cina da una prospettiva mondiale. In aggiunta ha suggerito al'Unione europea di stabilire una legislazione simile alla Dichiarazione di Istanbul.

Il dott. Francis L. Delmonico, professore di Chirurgia presso la Harvard Medical School, ha analizzato l'attuale politica di donazione e di trapianto di organi in Cina. Egli ha sottolineato che il mondo deve condannare l'espianto forzato di organi, come primo passo per porre fine al crimine.

David Kilgour, l'ex Segretario di Stato canadese per l'Africa, i Caraibi, l’America Latina e l’Asia-Pacifico, ha introdotto nel suo discorso, "State Organs: Transplant Abuse in China",
un'indagine di mercato sui massicci espianti di organi da praticanti del Falun Gong, estremamente redditizi per il regime cinese

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La dott. Marie Charlotte Bouesseau, consigliere per la Service Delivery and Safety from the World Health Organization (OMS), ha parlato della donazione etica e l'uso in un quadro globale, degli organi umani.

Il signor Huige Li, professore di Farmacologia Vascolare presso l'Università Johannes Gutenberg, ha discusso le origini e l'aumento dell'espianto di organi in Cina, nel suo discorso, "Reperimento di organi da condannati a morte e prigionieri di coscienza in Cina".

Il membro del Parlamento Europeo, Peter Liese intervistato dopo il seminario svoltosi a Bruxelles.

Dopo il seminario, il membro del Parlamento europeo, il signor Peter Liese ha detto: “Abbiamo, purtroppo, numerose prove che testimoniano che l'espianto forzato di organi sta accadendo. È per questo che abbiamo bisogno di prestare più attenzione per renderlo visibile e pubblico, per poi fare pressione sulle autorità cinesi affinchè venga fermato davvero, non solo sulla carta, ma anche in pratica”.

"Abbiamo bisogno di coinvolgere l'Unione Europea nel suo complesso. Il Parlamento ha fatto la sua dichiarazione. È stato un bene che la Commissione e i Servizi per le azioni legali siano stati qui. Abbiamo anche bisogno di coinvolgere il Consiglio. Ho affrontato il problema con il Commissario per la Salute e aspetto una risposta; spero che ritornerà subito dopo il seminario. Ho anche contattato i colleghi della Commissione per gli Affari Esteri, in modo che possano sollevare la questione, parlarne ed esserne coinvolti".

"Abbiamo bisogno di vedere le cose sia al livello europeo che nazionale. Gli europei che vanno in Cina o altrove per ottenere un trapianto di un organo proveniente da qualcuno che è stato costretto a donarlo, dovrebbero venire a conoscenza che questo è un reato e che non dovrebbero essere coinvolti in questo crimine".

"Lo scopo della riunione era prima di tutto rendere chiaro a tutti, nell'Unione Europea e al pubblico, che abbiamo un problema e guardare al tipo di soluzione che possiamo trovare".

"È certamente chiaro che il dibattito pubblico avrebbe pressato le autorità cinesi e le autorità di qualsiasi altro paese al mondo in cui la donazione di organi avviene in circostanze inaccettabili. L'espianto forzato di organi, è un crimine".

"Dovrebbe essere proibito e dovremmo fare di tutto per garantire che non accada. Quelli che lo fanno devono subire la massima pressione".

Dott. Marta Lopez Fraga


La dottoressa Marta Lopez Fraga, segretario del Comitato Europeo sul trapianto di organi (CD-P-TO), ha detto che c'è molta preoccupazione nella Comunità Internazionale sulle pratiche illecite di trapianto in Cina.

Ha detto: "Penso che in questo seminario, è evidente che l'opinione pubblica al di fuori della Cina è interessata, e c'è l'unanimità nella convinzione che queste pratiche non possono continuare. Il Governo cinese ha detto che quest’anno avrebbe fermato questa pratica. Ora devono dimostrare che stanno realmente fermando tutto ciò, mostrando più trasparenza".

"Penso che diversi gruppi hanno responsabilità diverse. La comunità medica per esempio ha esercitato molta pressione. I medici cinesi che utilizzano fonti sconosciute non possono pubblicare i propri dati in una rivista scientifica. C'è molta pressione sulla comunità scientifica e ciò sta facendo la differenza".

"Iniziative come quelle di oggi stanno valutando la situazione in Cina nella prospettiva di estendere legami commerciali tra la Cina e l'Unione Europea. Così stanno indagando su alcuni aspetti. Quindi penso che i diversi settori, a poco a poco, possano aumentare la pressione in modo che la situazione diventi chiara e che il sistema di trapianti in Cina sia limpido, trasparente ed equo".

Il sig. David Kilgour ha detto: "Abbiamo esaminato le prove e concluso che non c'e’ assolutamente alcun dubbio che ciò stia accadendo".

"Delle persone che hanno telefonato agli ospedali e ai centri di detenzione in Cina, hanno saputo che i praticanti del Falun Gong erano disponibili come in un orribile ristorante, in cui dicono: abbiamo qui l'aragosta, venite a ritirarla".

"Huang Jiefu, l’ex Ministro cinese della Sanità, non ha mai ammesso l'espianto di organi su praticanti del Falun Gong. I praticanti sono nella maggior parte dei casi, accusati di nulla,e non vengono fatte nè udienze nè appelli. Sono inviati ai campi di lavoro per tre anni dopo solo una firma da parte della polizia. Questo è un sistema originario di Stalin, della Russia e di Hitler".

Il prof. Huige Li, Istituto di Farmacologia, Università Johannes Gutenberg, Mainz (Germania); Delegato europeo DAFOH


Il prof. Huige Li ha detto di aver suggerito all'Unione Europea di indagare su diversi casi. Uno è l’articolo di ricerca sul trapianto di organi di Wang Lijun, in cui si discute di alcune migliaia di casi di interventi chirurgici di trapianto d‘organi, avvenuti nella città di Jinzhou tra il 2004 e il 2006.

"Questo significa che alcune migliaia di vite sono state perse nella cosiddetta ‘ricerca’. La città di Jinzhou ha una popolazione di circa 3 milioni di abitanti. Sulla base dei tassi medi delle pene di morte in Cina, una città di queste dimensioni potrebbe avere circa 50 prigionieri nel braccio della morte. Quindi la maggior parte delle fonti di organi non sono i prigionieri condannati a morte. Credo che siano per lo più prigionieri di coscienza o praticanti del Falun Gong. I medici coinvolti nel progetto di ricerca di Wang Lijun indirettamente hanno ammesso di aver utilizzato gli organi dei praticanti del Falun Gong. Se le Nazioni Unite indagheranno su questo caso, si riveleranno numerosi dettagli".

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