(Minghui.org) Una donna della provincia di Sichuan è stata arrestata illegalmente, dopo essere stata filmata da una telecamera di sorveglianza mentre affiggeva manifesti con i dettagli sulla persecuzione del Falun Gong, attivata dal 1999, da parte del Partito Comunista Cinese. È stata torturata durante l’interrogatorio e successivamente è stata rilasciata dopo che la Polizia aveva estorto soldi alla sua famiglia.
La signora Yan Qiongfang di 57 anni, è stata arrestata il 17 febbraio mentre era al lavoro con la sua bancarella al mercato. Gli ufficiali hanno portato la signora Yan nel suo appartamento, sono entrati ed hanno preso: I libri del Falun Gong, i libretti bancari, i telefoni cellulari ed altri oggetti personali.
Dopo l’inizio della persecuzione nel 1999, la signora Yan è stata costretta a lasciare la sua città natale, per evitare di essere arrestata perchè praticante del Falun Gong. È tornata a casa nel 2013, due anni prima di questo arresto.
Interrogatorio violento
Alla stazione di Polizia, gli agenti le hanno mostrato il video di sorveglianza nel quale si vedevano lei ed un altro praticante, affiggere manifesti che denunciavano la persecuzione del Falun Gong; l’ufficiale Liu Yong, le ha chiesto dove avesse preso i manifesti e quando la signora Yan ha rifiutato di rispondere, Liu l’ha colpita sulla tempia con una pietra, facendole perdere i sensi.
Dopo che aveva ripreso conoscenza, Liu ha continuato ad interrogarla, ma la signora Yan, si rifiutava ancora di fornire informazioni riguardo all’altro praticante; allora gli agenti l’hanno calpestata, percossa con una barra di metallo e hanno attuato altre forme di abusi fisici.
Quella notte, il marito della signora Yan, si è recato alla stazione di Polizia per chiedere che lei venisse rilasciata, in quanto era stata arrestata solamente per il suo credo nel Falun Gong; inoltre ha fornito le sue cartelle cliniche che dimostravano come lei si fosse quasi completamente ripresa dal cancro, dopo aver incominciato a praticare il Falun Gong.
La Polizia si è rifiutata di rilasciare la signora Yan, che invece, è stata portata in ospedale per un esame. Quando la signora Yan ha chiesto spiegazioni, l’agente Zhou Lin le ha risposto: “Per verificare quali dei vostri organi sono sani.”
La signora Yan è poi stata trasferita al centro di detenzione di Yongxing nella città di Suining, dove gli ufficiali Zhou Lin e Tan Xing, l’hanno interrogata tre volte per scoprire la provenienza del materiale affisso.
Estorsione da parte della Polizia
Il 25 marzo, dopo un mese di detenzione della signora Yan, gli agenti Zhou e Tan, hanno minacciato di mandarla in un campo di lavoro forzato per anni, a meno che, suo genero pagasse 5000 yuan (*). La famiglia della signora Yan ha ceduto alle pressioni e ha pagato la somma richiesta.
Quando è stata rilasciata, gli agenti continuavano a chiederle dove avesse ottenuto il materiale che aveva affisso, ma la signora Yan non ha risposto alla domanda, ha soltanto spiegato loro come la Falun Dafa venisse perseguitata da parte del regime comunista.
Per evitare ulteriori vessazioni ed arresti, la signora Yan e suo marito, sono stati costretti a lasciare la loro casa.
(*)GLOSSARIO
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Categoria: Resoconti della persecuzione