(Minghui.org) Le autorità che hanno tentato di addossare la colpa ai praticanti locali del Falun Gong, per le recenti proteste, hanno ricevuto una risposta inattesa da parte dei cittadini di Guang-an.

La protesta era in risposta ad una controversia su un progetto ferroviario tra il governo della città di Guang-an, nella provincia del Sichuan e i residenti di Linshui, una contea sotto la giurisdizione di Guang-un.

100.000 manifestanti sono scesi in piazza a metà maggio 2015, chiedendo che le autorità di Guang-an spostassero la realizzazione di un progetto ferroviario a Linshui, affermando che fosse la soluzione ottimale. Il piano originale era che Guang-un dovesse ospitare il progetto.

Le autorità hanno fatto intervenire gli agenti per disperdere i manifestanti, causando vittime tra di loro.

Il comitato del Partito Comunista Cinese (PCC) della città di Guang-an ha convocato una riunione urgente di tutti i livelli del governo, elaborando strategie di comunicazione per sviare le proprie responsabilità sull'accaduto.

Subito ai media è stato ordinato di riportare delle dichiarazioni del governo, atte ad oscurare le dichiarazioni dei manifestanti feriti.

Questi media, infatti, hanno sostenuto che i praticanti locali del Falun Gong hanno svolto un ruolo di primo piano nella protesta, arrestandone alcuni di Guang-an.

Ciononostante c'è stato chi non ha creduto a queste affermazioni e sessantatre persone hanno firmato una petizione per scagionare i praticanti.

Le firme

"Il Falun Gong è effettivamente buono", uno di loro ha scritto. "Una cosa buona non dovrebbe essere perseguitata".

Un altro ha intentato causa contro l'ex leader del Partito Comunista, Jiang Zemin. "Sarò felice di vederlo portato davanti alla giustizia per aver iniziato la persecuzione del Falun Gong", ha scritto.

Molti hanno provato risentimento, quando hanno saputo del prelievo di organi da parte del PCC a praticanti vivi e hanno chiesto di cessare la persecuzione contro il Falun Gong immediatamente.

(*) GLOSSARIO

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