(Minghui.org) Il signor Zhang Jinku è stato torturato e lasciato in fin di vita più volte, solo per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong. Ora sta scontando una pena detentiva di cinque anni che gli è stata inflitta in seguito al suo ultimo arresto nel 2013; le autorità penitenziarie si rifiutano di concedergli assistenza medica o di fornirgli un trattamento adeguato nonostante le ripetute richieste.

 
Il signor Zhang Jinku

La famiglia ha riferito che nel corso degli ultimi due anni, ogni volta che gli hanno fatto visita in carcere, le sue condizioni sono peggiorate sempre di più. In particolare tre mesi fa, quando l'hanno visto l'ultima volta, è svenuto durante il loro incontro.

La madre, la moglie e la figlia, stanno ripetutamente chiedendo appello per il suo rilascio immediato e invitano tutte le persone di buon cuore a contattare la prigione per chiedere la liberazione del loro caro.

Il signor Zhang avverte la famiglia della sua probabile morte causata dalle torture

Il 17 luglio 2013, il giorno dopo il suo arresto, il sig. Zhang è stato condannato a cinque anni solo perchè si è rifiutato di rinunciare al suo credo. Da allora è stato sottoposto a torture e ad abusi frequenti in molte strutture di detenzione. La prigione dove è attualmente detenuto ha inizialmente negato le visite dei familiari.

Il 9 gennaio 2014, quando alla sua famiglia è stato finalmente concesso il permesso di vederlo per la prima volta, sono rimasti scioccati nel constatare le sue condizioni: tutto il suo corpo era gonfio, si muoveva in modo irrazionale, era lento a rispondere e i suoi discorsi erano confusi e di difficile comprensione. Ha detto solo una frase comprensibile: "Qualcuno in camice bianco mi ha colpito...".

Nel corso dei due anni seguenti, durante le altre dieci visite dei familiari, l'unica cosa che ha continuato a dire è stata: "sono stato brutalmente picchiato e non mi hanno permesso di dormire". Ha poi accennato al fatto che un giorno lo avrebbero torturato a morte.

La famiglia sconvolta dalla devastata condizione del signor Zhang

Il 10 settembre 2015, durante l'ultima visita della famiglia, la madre del signor Zhang è rimasta enormemente sconvolta nel vedere che il figlio non poteva più camminare; è stato trasportato su una carrozzina e messo su una sedia da due detenuti. Era deperito, pallidissimo e non riusciva a sostenersi sulla sedia da solo, la testa che cadeva a penzoloni, era sostenuta per tutto il tempo dal detenuto che lo accompagnava.

Non aveva più neanche la forza di prendere o tenere in mano il telefono cellulare, non riusciva a sollevare la testa e la sua lingua era talmente intorpidita che non riusciva a comunicare. Sua madre preoccupata gli ha domandato se qualcuno avesse abusato di lui... chiedendogli: ”Ti hanno picchiato? Fammi con un cenno se è sì”. Lui lentamente ha annuito con la testa.

Nei seguenti dieci minuti trascorsi con la famiglia, ha perso i sensi. La sua famiglia, da allora si sta chiedendo ansiosamente che cosa stia realmente accadendo, di che cosa abbia sofferto o che cosa sia veramente successo al corpo del loro povero figlio.

La famiglia chiede l'assistenza medica del figlio innocente. Ripetutamente negata

La famiglia del signor Zhang, ha chiesto numerose volte, che venisse rilasciato per essere sottoposto alle immediate cure mediche di cui aveva bisogno. I funzionari della prigione di Hulan, hanno negato loro la richiesta ogni volta e hanno continuato ad infliggere spietate torture all'uomo, mandandolo più volte nel centro medico del carcere di Hulan quando era sul punto di morte. I medici hanno stabilito le condizioni critiche del paziente, dichiarando che il suo cuore, così come i suoi polmoni, i reni e tutto il sistema nervoso erano sul punto di collasso.

Nonostante le pessime condizioni, le torture sono continuate in ospedale, dove i detenuti del braccio della morte e altri criminali sono stati inviati per picchiarlo e abusare di lui.

In mezzo a questo orribile calvario, la madre di Zhang si è ammalata e sua moglie è in prossimità di un esaurimento nervoso, accompagnata da un evidente perdita di peso; la sua amata figlia invece, angosciata dalla terribile situazione del padre ha detto: "Vi prego, aiutami! Non voglio perdere il mio papà!"

La famiglia chiede alle persone di essere solidali e di aiutarle a liberare il loro caro, prima che sia troppo tardi.

I principali responsabili del Carcere di Hulan:

Fan Yuxiang (direttore): 86-451-57307301, 86-451-18004663111
Liu Wei (Vice direttore): 86-451-57307562, 86-451-13766941100
Nan Sheng (Vicedirettore): 86-451-57307198, 86-451-13960088181

(*)GLOSSARIO

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