(Minghui.org) La provincia dello Heilongjiang è una delle aree in Cina dove la persecuzione del Falun Gong è particolarmente grave.
Qui si trova un ufficio per la bonifica dei terreni che possiede nove filiali con più di 100 aziende agricole sparse in tutta la provincia. Esse sono indipendenti dalle amministrazioni comunali e sono direttamente governate dall’ufficio provinciale. Ogni azienda ha una sezione del Partito Comunista ed un comitato politico e giuridico.
Dal 1999 i funzionari di partito di queste sezioni dell’agricoltura sono stati parte attiva nella persecuzione dei praticanti del Falun Gong. In queste giurisdizioni i praticanti sono soggetti a detenzione illegale, tortura, lavaggio del cervello, lavoro forzato, estorsione, detenzione, perdita del lavoro e perquisizione delle loro abitazioni.
Questo documento riporta una parte della persecuzione nelle 12 aziende agricole sotto l’ufficio bonifica di Hongxinglong, filiale dello Heilongjiang.
Reclusione
A partire dal 1999 è stato confermato che 27 praticanti del Falun Gong sono stati condannati dai tribunali ad essere reclusi nella filiale di Hongxinglong, con una durata media di 4.4 anni.
Pestaggi e torture durante gli interrogatori
I resoconti delle torture sono comuni nelle stazioni di polizia e nei centri di detenzione a seguito degli arresti dei praticanti del Falun Gong.
Il signor Chen Jian è stato arrestato il 22 maggio 2008 e detenuto presso il centro di detenzione di Hongxinglong. Il giorno dopo, durante l’interrogatorio, gli ufficiali l’hanno colpito ripetutamente sulla testa, lasciandolo con sette denti avulsi e sangue che colava dal naso.
Dopo aver presentato denuncia è stato costretto a ritrattare la confessione sotto tortura. Xu Lianbin, vice capo del centro di detenzione, ha ordinato agli ufficiali di ammanettargli le mani dietro la schiena per 37 giorni, anche mentre dormiva. Poi gli ha detto: “Non abbiamo mai garantito al Falun Gong alcun diritto umano.”
Chen è stato in seguito condannato a quattro anni di carcere.
Il signor Yu You ha subito la stessa tortura, con l’aggiunta di 66 chili di catene sulle sue gambe. Gli ufficiali hanno minacciato di tenerlo in manette per un anno se non avesse collaborato durante l’interrogatorio.
Nel centro di detenzione di Hongxinglong la signora Tian Guomin, 64 anni, ha avuto mani e piedi ammanettati insieme per una settimana. Gli ufficiali non le hanno tolto le manette finché la sua famiglia non è andata a richiederne il rilascio. La donna dopo le torture non era più in grado di camminare.
Il signor Qi Shuangyuan era incarcerato presso il centro di detenzione di Hongxinglong, dove le guardie ordinavano ai detenuti di picchiarlo. Dopo essersi rifiutato di seguire le regole del centro di detenzione, gli hanno ammanettato le mani dietro la schiena e messo 63 chili di catene sui piedi. Siccome non era in grado di mangiare, lo hanno alimentato forzatamente per 15 giorni lasciandogli il tubo per l’alimentazione nello stomaco.
Le guardie hanno ripetuto la stessa tortura per altre tre volte durante la sua detenzione, causandogli più volte spasmi. Il vice capo del centro di detenzione, Xu Jianbin, ha detto che “ aveva causato problemi.”
Detenzione illegale
Ad alcuni praticanti, durante la detenzione, sono state negate le visite dei familiari e degli avvocati.
Il 14 settembre 2016 il signor Chen Yan, 54 anni, è stato arrestato per aver distribuito volantini del Falun Gong presso l’azienda agricola di Shuangyashan. La polizia lo ha portato al centro di detenzione di Hongxinglong e il giorno successivo gli ha perquisito la casa senza dire alla sua famiglia dove si trovasse.
Il 22 settembre il padre del signor Chen è venuto a conoscenza della sua detenzione soltanto dopo essersi recato presso il dipartimento di polizia.
Il giorno dopo l’avvocato del signor Chen è andato al centro di detenzione chiedendo di vederlo. Le guardie gli hanno detto che non avevano mai permesso a nessuno di fare visita ad un praticante del Falun Gong.
L’avvocato è andato alla procura per sporgere denuncia, ma è stato spinto fuori dalla porta dal personale addetto, poi è tornato al centro di detenzione ed ha inoltrato una richiesta di riunione al capo del centro di detenzione che non ha risposto al telefono per l’intero pomeriggio.
La famiglia del signor Chen è tuttora tenuta all’oscuro riguardo alla sua situazione attuale.
Prima del suo ultimo arresto il signor Chen era stato mandato in un campo di lavoro forzato per due volte e una volta in un centro di lavaggio del cervello. Sua moglie ha divorziato da lui a causa dell’enorme stress causato dalla persecuzione. Il padre anziano è in cattive condizioni di salute e desidera il suo ritorno.
(*)GLOSSARIO
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.
Categoria: Panoramica