(Minghui.org) Il 14 novembre 2016, a mezzogiorno, nella città di Washington DC, Haipeng Du insieme ad altri praticanti del Falun Gong hanno manifestato davanti all'ambasciata cinese. I praticanti hanno chiesto l'immediato rilascio della madre di Haipeng, la signora Yuan Xiaoman, attualmente detenuta a Dalian, nella provincia di Liaoning in Cina, per la sua fede nel Falun Gong.

Il 22 maggio di quest'anno la signora Yuan è stata portata via e la sua casa è stata saccheggiata dalla polizia di Kunming Street della sottostazione di Dalian. La donna è stata arrestata in seguito alla denuncia contro l'ex dittatore cinese Jiang Zemin. Il 16 novembre 2016 è stata fissata la data per il suo processo presso la Corte Distrettuale di Zhongshan.

Il 14 Novembre 2016 i praticanti manifestano davanti all'ambasciata cinese di Washington DC per chiedere il rilascio immediato della praticante del Falun Gong Yuan Xiaoman, detenuta per la sua fede in Cina

Du ha detto: "Non potevo credere che mia madre sia stata arrestata… non ha violato alcuna legge. Il Falun Gong insegna alle persone a seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza”.

Du ha continuato a spiegare che il dittatore Jiang Zemin, ex capo del Partito Comunista Cinese (PCC), ha iniziato, per suo preciso volere, la persecuzione contro il Falun Gong; questo va contro la Costituzione e la legge cinese permette ai cittadini di essere querelanti nelle cause penali.

Du ha consegnato una lettera aperta alla Corte di Zhongshan attraverso l'ambasciata cinese, indirizzata al procuratore di Dalian e alla Corte chiedendo di ritirare le accuse illecite contro sua madre e di liberarla immediatamente.

Nel 2000, quando Du aveva solo dieci anni e viveva in Cina, suo padre è stato arrestato e incarcerato per tre anni nei campi di lavoro forzato.

Anche se ora è al sicuro negli Stati Uniti, Du è preoccupato per i suoi genitori: mentre sua madre protesta contro questa condanna illegale, la polizia ha minacciato di arrestare di nuovo anche suo padre.

Min Ge, portavoce della Falun Dafa di Washington DC, ha sottolineato che la denuncia della signora Yuan contro Jiang, è un suo diritto legale.

Min Ge ha raccontato che da maggio 2015 oltre 200.000 praticanti del Falun Gong e i loro familiari hanno sporto querela contro Jiang. Molti di loro, a seguito delle denunce, sono stati molestati o arrestati dalle autorità e alcuni hanno affrontato processi e incarcerazioni. Inoltre a settembre e ottobre di quest'anno trenta persone sono state condannate a pene dententive per il deposito delle cause contro Jiang.

La signora Ge ha dichiarato che il regime comunista ha condannato un totale di 258 praticanti al carcere da settembre a ottobre, mentre 112 praticanti sono stati condannati da gennaio a febbraio, con una durata della pena detentiva compresa tra i sei mesi ai dieci anni. I numeri crescenti indicano un'escalation della persecuzione attraverso il sistema legislativo del regime comunista che non rispetta la legge.

I praticanti protestano contro la violazione dei diritti da parte dello stato cinese

Li Dejun, un ex giudice della corte di Dalian che attualmente vive nell'area metropolitana di Washington DC, ha detto: "La signora Yuan è una delle centinaia di migliaia di praticanti arrestati e inviati a processo, illegalmente; so che la signora Yuan è una donna gentile".

Li era un giudice di presidenza della corte di Dalian nel distretto di Ganjingzi. Nel 1999 supervisionò le prove contro i praticanti del Falun Gong per i primi tre mesi della persecuzione, realizzando che la persecuzione era ingiusta; da allora cominciò a leggere i libri Falun Gong, decidendo di praticare.

Il 21 giugno del 2007, anche lui è stato arrestato perché praticava il Falun Gong e nel dicembre dello stesso anno è stato condannato a tre anni di carcere.

L'ex avvocato cinese Yongfeng Peng ha detto al raduno: "In Cina, i praticanti del Falun Gong hanno sofferto la persecuzione disumana da parte del PCC. Jiang è il principale colpevole della persecuzione, quindi è giusto che le vittime presentino delle denunce contro di lui".

Inoltre ha invitato la polizia cinese, i pubblici ministeri e i giudici di rifiutare di prendere parte a questa persecuzione.

Premessa

Nel 1999, Jiang Zemin, con l’incarico di capo del Partito Comunista Cinese, ignorando gli altri membri del comitato permanente del Politburo (l'organo politico), ha iniziato la violenta repressione contro il Falun Gong.

Negli ultimi diciassette anni la persecuzione ha causato la morte di molti praticanti del Falun Gong; tanti sono stati torturati per la loro fede e persino uccisi per vendere i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile per l'inizio e la continuazione della brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua direzione personale, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, denominato "610". L'organizzazione ha potere decisionale sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario, nello svolgimento delle direttive dettate da Jiang, il cui scopo è: rovinare la reputazione, tagliare le risorse finanziarie e distruggere fisicamente il Falun Gong e i suoi praticanti.

Dato che la legge cinese permette ai cittadini di ricorre nelle cause penali, molti praticanti stanno esercitando tale diritto, presentando denunce penali contro l'ex dittatore.

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