(Minghui.org) Molti praticanti del Falun Gong (noto anche come Falun Dafa) hanno esercitato il diritto di citare in giudizio l'ex dittatore Jiang Zemin per aver lanciato la persecuzione del Falun Gong ed aver causato loro, negli ultimi 17 anni, gravi danni e tremende sofferenze. Dal maggio del 2015 hanno presentato le proprie querele oltre 200 mila tra praticanti e loro familiari.

La signora Dong Mei, dello Shenyang, ha presentato una denuncia penale in riferimento agli anni di torture subite in vari centri di detenzione, campi di lavoro forzato e centri di lavaggio del cervello. Quanto segue è un estratto della sua querela nella quale espone dettagliatamente alcune delle torture e dei maltrattamenti che ha subito.

Persecuzione nel centro di trasformazione di Longshan

Tra il novembre e il dicembre del 1999 sono stata detenuta per oltre un mese.

Ho sofferto varie forme di torture fisiche per aver fatto gli esercizi del Falun Gong. Sono stata costretta ad accovacciarmi o a stare in piedi con entrambe le mani alzate contro un muro per lunghi periodi di tempo; e quando a causa della stanchezza non riuscivo a mantenere entrambe le braccia in posizione verticale le guardie mi ustionavano con il manganello elettrico.

I secondini mi hanno portata spesso nel loro ufficio, costretta ad accovacciarmi con entrambe le mani sulla testa e poi presa a calci e folgorata con la corrente elettrica, provocandomi convulsioni in tutto il corpo.

Torture nel campo di lavoro forzato di Longshan

Nel campo di lavoro le guardie incoraggiavano i “collaboratori” (*) a torturare e a cercare di “trasformare” (*) i praticanti. Quando mi sono rifiutata di leggere il materiale calunnioso contro il Falun Gong e di rinunciare alla mia fede, i collaboratori non mi hanno solo picchiata, tirata per i capelli e sbattuto la testa contro il muro, ma anche trascinata avanti e indietro sul pavimento di cemento, causandomi gravi lesioni ad una caviglia.

In una circostanza diverse guardie mi hanno tenuta ferma sul pavimento di cemento e contorto le mani dietro la schiena, poi mi hanno picchiata brutalmente mentre gridavano oscenità nelle mie orecchie.

Ricostruzione della tortura: Pestaggio brutale

A causa delle gravi torture avevo forti mal di testa, avvertivo un costante ronzio nelle orecchie e sudavo incontrollabilmente. Le mie gambe erano talmente indolenzite che ho gradualmente perso la sensibilità e per più di due mesi non ho potuto camminare senza aiuto.

I secondini hanno poi cambiato tattica. Ogni giorno mi hanno costretta a sedermi su un piccolo sgabello (*) per lunghi periodi di tempo e hanno ordinato agli altri detenuti di monitorarmi e di svegliarmi verso le 04:00.

Ho allora fatto assieme ad altri praticanti uno sciopero della fame in segno di protesta.

In risposta sono stata ammanettata ad una sedia, poi hanno calpestato una foto del Maestro Li (il fondatore del Falun Gong) davanti ai miei occhi e contemporaneamente mi hanno alimentata con la forza attraverso un tubo inserito nel naso – che ha iniziato a sanguinarmi quando l'hanno sfilato.

Mi hanno anche costretta a calpestare la fotografia del Maestro e minacciata: “Se continuerete con il vostro sciopero della fame, faremo camminare sopra la foto tutti i praticanti”.

Mi sono sentita molto debole e ho resistito a stento, e il terzo giorno sono svenuta.

Oltre alla tortura sono stata anche costretta e sfruttata per lavorare. L'orario di lavoro era di oltre dieci ore al giorno e occasionalmente terminava oltre la mezzanotte.

Nel primo anno di detenzione ho dovuto applicare adesivi sulle scatole in PVC per la Shengjie Wax Company. La sala di monitoraggio dove lavoravamo era piccola e affollata di prigionieri. A causa della mancanza di aria fresca e del forte odore della colla, ho sofferto di mal di testa, gonfiori della pelle, irritazione degli occhi e tosse.

Nel giugno 2002 sono stata costretta ad assemblare articoli a mano intrecciando insieme filo metallico, perline e foglie secche e quindi applicarvi sopra un adesivo. A causa dei prodotti chimici corrosivi utilizzati la punta delle mie dita si è prima annerita e poi screpolata e infettata. Confezionare questi articoli con la pelle screpolata era estremamente doloroso. Il dolore era insopportabile. Le mie articolazioni sono diventate insensibili e le mie dita si sono deformate.

Nel 2003 sono stata costretta a sfilacciare finemente strisce di tofu secco. All'inizio eseguivo questo lavoro a mani nude per cui mi sono venute le vesciche, poi mi sono stati forniti gli attrezzi appositi, ma nell'impugnarli a lungo le unghie delle mie mani si sono annerite e staccate dalla carne.

A partire dal 24 agosto 2001 sono stata incarcerata nel campo di lavoro forzato di Longshan. La mia condanna è stata successivamente prorogata di tre mesi.

Alimentazione forzata nel centro di lavaggio del cervello di Zhangshi

Il giorno previsto del mio rilascio (l'8 ottobre 2003) sono stata inviata illegalmente per più di due mesi nel centro di lavaggio del cervello di Zhangshi.

Ho fatto immediatamente lo sciopero della fame in segno di protesta e in risposta gli altri detenuti hanno iniziato a molestarmi fisicamente. Una notte le mie labbra sono divenute ceree ed ho accusato mancanza di respiro, rallentamento delle pulsazioni e forte abbassamento della pressione sanguigna. Ero vicina al collasso.

Il quarto giorno del mio sciopero della fame, le guardie mi hanno immobilizzata su una sedia ed hanno iniziato ad alimentarmi brutalmente con la forza. Mi hanno stretto il naso e aperto la bocca facendo leva con un cucchiaio di metallo. Ero in un mondo di dolore.

Ricostruzione della tortura: Alimentazione forzata

Diventare una sfollata

Ho persistito fermamente nel sostenere la mia fede. Dopo essere tornata in libertà sono andata via da casa per anni onde evitare di essere nuovamente arrestata. Successivamente mi è stato negato il rilascio della carta d'identità e questo mi ha reso difficile trovare un lavoro.

Quando nel 2006 sono riuscita ad ottenere un lavoro in un hotel, la polizia ha fatto pressione sul direttore generale dell'albergo per farmi licenziare.

Benefici per la salute dal Falun Gong

Nell'estate del 1996 mia madre ha iniziato a praticare il Falun Gong e non molto tempo dopo numerosi problemi fisici da cui era affetta, tra cui l'insonnia, la nevrastenia e la tubercolosi, sono scomparsi.

Ben presto ho iniziato a praticare anch'io. Ho seguito i principi di Verità, Compassione e Tolleranza e sono divenuta una persona più sensibile, premurosa ed onesta. La malattia della pelle che mi aveva tormentata per venti anni è scomparsa subito dopo che ho intrapreso la coltivazione.

Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.