(Minghui.org) In base alle informazioni raccolte da Minghui.org, nei primi due mesi del 2016 in Cina sono stati confermati 112 nuovi casi di praticanti, che per la loro fede nel Falun Gong, sono stati condannati al carcere. Tra questi 112 casi, 54 praticanti sono stati condannati nel 2016 e 58 sono stati condannati nel 2015. A causa della censura dell'informazione presente in Cina, questi casi non sono stati segnalati in modo tempestivo.

Queste nuove condanne vanno da sei mesi a otto anni e mezzo di carcere. A parte tre praticanti per i quali non sono note le durate, gli altri devono scontare una media di 3,6 anni di carcere.

Liaoning, Hebei e Jiangsu sono le tre province con il maggior numero di praticanti condannati.

Al momento della stesura di quest’ articolo, 31 praticanti hanno fatto appello e 19 sono stati in grado di riottenere la propria libertà, compresi i 7 praticanti che hanno ottenuto la libertà vigilata.

La più anziana praticante condannata ha 78 anni, ed è la signora Ge Xiaoyan. La donna è stata processata nella sua casa e condannata a una pena della durata di un anno e mezzo, per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista Cinese, responsabile di aver avviato la brutale repressione contro il Falun Gong.

Dal 1999, anno d’inizio della persecuzione, i praticanti in tutta la Cina hanno dovuto affrontare arresti arbitrari, detenzioni, imprigionamenti e torture, per aver rifiutato di rinunciare alla loro fede.

Di seguito è riportato il numero di condanne recentemente confermate, per ogni provincia e municipalità, nel periodo di gennaio e febbraio del 2016:

Liaoning (28)
Hebei (19)
Jiangsu (12)
Heilongjiang (11)
Pechino (7)
Guangdong (7)
Henan (5)
Jilin (5)
Shandong (3)
Chongqing (3)
Shanxi (2)
Sichuan (2)
Anhui ( 2)
Guangxi (1)
Jiangxi (1)
Hunan (1)
Hubei (1)
Gansu (1)
Shanghai (1)


 
10 dei 112 praticanti non sono inclusi nel grafico, 7 hanno ottenuto la libertà vigilata e 3 hanno ricevuto condanne di durata sconosciuta

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Aumento delle pene detentive dopo la chiusura dei campi di lavoro forzato

Da quando nel 2013 il regime comunista cinese, sotto la pressione internazionale, si è impegnato ad abolire il sistema di "Rieducazione attraverso il lavoro", la reclusione è diventata una delle principali vie dello Stato per continuare a perseguitare i praticanti del Falun Gong.

Nel 2014, 635 praticanti sono stati illegalmente condannati a un periodo medio di detenzione di 4 anni. Nel 2015, 878 praticanti sono stati condannati a scontare una media di 3 anni e 11 mesi.

Come si è visto in questi casi, i procedimenti ai danni di praticanti del Falun Gong sono disseminati di violazioni della procedura legale nelle varie fasi, dall'arresto all'accusa e dal processo alla sentenza.

Alcuni dei praticanti sono stati interrogati e torturati. Ad altri è stato negato il diritto di assumere un avvocato. Alcuni sono stati inviati direttamente in prigione senza processo mentre ad altri è stato negato il diritto di fare appello dopo la condanna.

Tra i diversi praticanti che sono stati condannati, alcuni sono stati ripetutamente inviati in carcere e hanno subito torture a lungo termine, alcuni sono stati condotti all'esaurimento nervoso e altri hanno visto le loro famiglie sfasciate e i loro figli lasciati incustoditi.

Violazioni legali diffuse

Prima del processo: Interrogatorio con l'ausilio della tortura per estorcere "prove"

Dopo l'arresto la maggior parte dei praticanti del Falun Gong sono stati interrogati e torturati dalla polizia, allo scopo di ottenere prove.

La signora Zhao Aimei, una praticante di Nantong, in provincia di Jiangsu, è stata arrestata nel maggio del 2015. É stata detenuta in un albergo, utilizzato come centro di detenzione improvvisato, e sottoposta a interrogatorio per 24 giorni. Un'altra praticante, la signora Zhou Meisong, è stata interrogata in quello stesso posto per 14 giorni. La signora Zhou è stata costretta sulla "panca della tigre"(*) per più di dieci giorni con entrambe le mani legate dietro la schiena.

Il 29 luglio 2015 la signora Zhao è stata processata dal tribunale della contea di Rudong e poi condannata a quattro anni.

Il 7 settembre 2015, la signora Zhou è stata processata nel tribunale del distretto di Tongzhou. Si trova ora detenuta nel Carcere di Tongzhou, poiché la corte non ha ancora pronunciato il suo verdetto.

Soppressione degli Avvocati

Per il fatto che più avvocati per i diritti umani si stanno facendo avanti per difendere i praticanti del Falun Gong, le autorità cinesi stanno cercando di allontanarli e ostacolarli.

Come per il caso del signor Wu Hongwei: il suo avvocato Zhang Junning, un professore di diritto della Southeast University, è stato minacciato dalla polizia dopo aver difeso il signor Wu durante il suo processo nel novembre del 2015. Il giudice che presiedeva il caso ha addirittura tentato di costringere la famiglia del signor Wu a cessare ogni rapporto con l'avvocato.

Il signor Wu è stato poi condannato a cinque anni di prigione dal tribunale distrettuale di Yucheng nella città di Heyuan.

Processi segreti

In alcuni casi, i tribunali svolgono processi a porte chiuse per evitare un controllo esterno sull’effettiva legittimità delle prove.

Caso 1: La signora Wang Xuchun processata cinque giorni dopo il suo arresto

Il 5 gennaio 2016, la signora Wang Xuchun, sessantenne, è stata processata nel tribunale di Yushu, solo cinque giorni dopo il suo arresto.

Secondo testimoni, il giudice è stato strettamente sorvegliato il giorno del processo e la strada attorno al tribunale è stata chiusa al traffico.

Il 17 gennaio, quasi due settimane dopo il processo, la famiglia della signora Wang non aveva ancora saputo che era stata segretamente condannata a quattro anni.

Caso 2: la signora Ge Xiuyun processata in casa

L'8 gennaio 2016, nove funzionari della Divisione di Sicurezza Interna, della Procura e del Foro del distretto di Nanchang, hanno fatto irruzione nella casa della signora Ge Xiuyun a Wuxi, Jiangsu. La donna è stata frettolosamente "processata" nella sua abitazione prima che il giudice pronunciasse la sua condanna a un anno e mezzo di carcere.

Il 12 gennaio, la polizia è ritornata e ha portato la signora Ge al Centro di detenzione n° 2 di Wuxi. In seguito è stata trasferita al Carcere femminile di Nantong per scontare i termini della sua condanna.

La signora Ge è una dei molti praticanti che le autorità hanno tentato di zittire dopo che ha presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista che ha ordinato la brutale repressione contro il Falun Gong.

Nel giugno del 2015 la donna ha presentato la sua denuncia, contro la morte innaturale di sua figlia, Dai Lijuan, avvenuta il 28 marzo 2011. Dal 2003, a seguito di torture e iniezioni di farmaci sconosciuti, la signora Dai era rimasta paralizzata e incontinente. Anche la signora Ge è stata arrestata più volte negli ultimi 17 anni.

Altre due praticanti, le signore Deng Shiyu e Chen Mingyu, entrambe settantenni di Wuxi, sono state condannate in segreto per aver presentato denunce contro Jiang Zemin, per la morte innaturale dei loro rispettivi mariti, a causa della persecuzione. La durata delle loro condanne è attualmente sconosciuta.

Divieto ai praticanti di appellarsi dopo il processo

Dopo i processi, i tribunali tentano spesso con l'inganno di impedire ai praticanti di appellarsi alle proprie sentenze.

Il 1° febbraio 2016, le signore Gao Yuhuan e Jiang Yulin, di Heilongjiang, sono state condannate a tre anni di carcere per aver rifiutato di rinunciare alla loro fede nel Falun Gong.

Le due donne hanno cercato di esercitare il loro diritto di presentare ricorso al ricevimento del verdetto. La corte ha detto loro che la loro impugnazione sarebbe stata considerata valida se avessero fatto semplicemente una richiesta verbale. Hanno quindi fatto una richiesta di appello verbale.

Secondo la Corte Suprema del Popolo riguardo al Codice di procedura civile, articolo 178, un ricorso può essere considerato valido solo se è presentato per iscritto entro il termine di legge. Quando gli imputati fanno verbalmente ricorso, i tribunali hanno l'obbligo di informarli che una richiesta scritta è nondimeno necessaria.

Il 15 febbraio, il tribunale ha notificato alle famiglie di entrambe le praticanti che le signore Gao e Jiang non potevano presentare un ricorso, perché non avevano presentato una richiesta scritta entro i termini di legge. A quel punto le famiglie si sono rese conto di essere state ingannate.

Condanne multiple nel corso della persecuzione

È da notare che molti di questi praticanti, negli ultimi 17 anni, sono stati ripetutamente bersagliati solo per la loro fede.


 
Sig. Zhang Hongru

Nel 2002, il signor Zhang Hongru, ingegnere informatico di 43 anni, è stato condannato a 11 anni per la pratica del Falun Gong. Nel gennaio 2016, meno di quattro anni dopo il suo rilascio, è stato nuovamente arrestato e condannato a quattro anni dal tribunale del distretto di Changping a Pechino.

La sofferenza delle famiglie

La detenzione dei praticanti del Falun Gong per la loro fede, ha messo i loro familiari in una condizione di tremenda sofferenza.

Il 9 giugno 2015, la signora Shi Yinxue, praticante della provincia di Heilongjiang, è stata arrestata per aver distribuito materiali informativi sulla persecuzione del Falun Gong. In seguito, è stata condannata a tre anni di carcere.

Prima del calvario da lei subito, suo marito Ji Baoshan, è stato torturato a morte mentre stava scontando una pena di cinque anni per la pratica del Falun Gong. Sua sorella, incarcerata nel 2001 per aver protestato in Piazza Tiananmen contro la persecuzione, ha subito un crollo mentale durante la sua detenzione.

L'arresto della signora Shi, ha lasciato la sua anziana madre a prendersi cura dei suoi due figli e della sorella mentalmente disabile. Di fronte a enormi difficoltà fisiche e finanziarie, l'anziana madre non è più riuscita a pagare l'affitto ed è stata sfrattata. Ha dovuto mendicare per le strade con i suoi due nipoti. Alla fine è stata cacciata dai funzionari della città.

Resoconti correlati: (*) Segnalazione sui diritti umani di Minghui 2015: condanna illegale e detenzione

(*) GLOSSARIO

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