(Minghui.org) In occasione del 17° anniversario del pacifico appello dei praticanti del Falun Gong del 25 Aprile 1999 a Pechino, è importante analizzare tutti i fatti, come ad esempio che cosa è avvenuto, perché è successo e che cosa significhi per il mondo.
Appello pacifico
Nel 1999 Jiang Zemin, ex capo del regime comunista, nonostante la popolarità del Falun Gong ed i suoi benefici per la società, ha deciso di vietare questa pratica.
In realtà gli attacchi contro il Falun Gong erano iniziati diversi mesi prima, e uno di questi è stato un articolo diffamatorio pubblicato da una rivista di Tianjin, una grande città vicino Pechino. Quando il 23 aprile 1999 i praticanti sono andati dall'editore per chiarire i fatti la polizia antisommossa li ha attaccati ferendone molti ed arrestandone 45.
I praticanti hanno allora chiesto spiegazioni ai funzionari della città di Tianjin che hanno risposto che l'ordine proveniva dal ministero della Pubblica Sicurezza di Pechino.
I funzionari hanno detto ai praticanti: "Se volete che i praticanti arrestati vengano rilasciati dovete andare a Pechino".
Ciò ha portato all'Appello del 25 aprile a Pechino, a cui hanno partecipato circa 10.000 praticanti. Il premier Zhu Rongji li ha poi incontrati ed il problema è stato risolto pacificamente. La situazione si era risolta così bene che molti media occidentali avevano intravisto in ciò un segnale di miglioramento del contesto politico cinese.
Anche i poliziotti sono rimasti sorpresi dal comportamento dei praticanti. Essi hanno raccolto da terra l'immondizia ed i mozziconi di sigaretta lasciati dalla polizia, spingendo un agente a dire al collega: "A volte parliamo di virtù, ecco quella che abbiamo visto oggi è virtù!".
Diritti fondamentali: Praticare la propria fede
Ad alcune delle persone non coinvolte erano poco chiare le ragioni per cui i praticanti fossero andati a fare appello. Alcuni hanno addirittura dubitato che ne valeva la pena, dato che il Partito non ha mai mostrato alcuna pietà nel corso delle precedenti campagne politiche.
Per i praticanti la risposta è semplice: dato che sia loro che la società hanno beneficiato del Falun Gong, si comportano così per salvaguardare i loro diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione cinese sulla libertà di credo.
Durante l'appello del 1999 i praticanti chiedevano al governo
di:
- 1) rilasciare i praticanti arrestati in precedenza a Tianjin;
- 2) consentire la stampa dei libri del Falun Gong;
- 3) smettere di interferire con i praticanti mentre praticano gli
esercizi del Falun Gong. Questi erano i problemi che i praticanti
affrontavano in diverse città.
Sono passati molti anni ed i praticanti ancora non hanno un'agenda o una politica nascosta.
Dallo scorso maggio sono state presentate centinaia di migliaia
di denunce penali contro Jiang Zemin per aver dato ordine di
perseguitare il Falun Gong. Esse chiedono che il governo:
- 1) chieda scusa al signor Li Hongzhi, fondatore del Falun
Gong;
- 2) rilasci i praticanti detenuti e riabiliti la loro
reputazione;
- 3) consenta la stampa dei libri del Falun Gong e dei materiali
audiovisivi;
- 4) smetta di interferire con i praticanti che praticano gli
esercizi;
- 5) consideri Jiang e gli altri colpevoli principali responsabili
di questa persecuzione
- 6) rimedi alle perdite dei praticanti.
In poche parole i praticanti del Falun Gong chiedono semplicemente che sia riconosciuto il loro diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione, di poter praticare la loro fede.
Questione chiave: Nessun interesse personale
Da quando a luglio del 1999 è iniziata la soppressione tutto ciò che i praticanti del Falun Gong hanno richiesto non l'hanno fatto per interessi personali; tutto si concentra invece sul benessere generale della società.
Durante l'appello i praticanti non hanno proclamato slogan. Hanno persino pulito volontariamente il posto prima di andarsene. Quando Jiang ha bandito il Falun Gong nel luglio 1999 ed i praticanti sono stati trattenuti negli stadi, in alcune città pioveva ed alcuni agenti di polizia non avevano l'ombrello; i praticanti hanno offerto i loro ombrelli.
Molte volte i praticanti pensano solo agli altri e si concentrano sui bisogni altrui. Dal pacifico appello all'opporsi alla persecuzione, dalla sensibilizzazione alle violazioni dei diritti umani per denunciare Jiang, i praticanti del Falun Gong hanno agito solo nell'interesse della società. Molti praticanti si sono sacrificati tanto, hanno perso il lavoro, sono stati arrestati e detenuti ed hanno assistito alla disgregazione delle loro famiglie.
Tutto questo perché i praticanti sanno che, per migliorare la loro salute e la loro moralità, devono divenire un modello duraturo per la società e per il miglioramento del genere umano. Questo è il motivo per cui non rinunciano al loro credo, anche di fronte a questa dura persecuzione.
La giustizia prevarrà
Un segretario del partito comunista mi ha detto: "Dato che il Partito è molto corrotto i cinesi hanno perso le speranze, questo ha portato al degrado morale della società".
È del tutto evidente che il regime comunista è contro i comuni valori buoni e tradizionali. Per questo motivo sopprime il Falun Gong, i cui praticanti seguono i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Quando il Partito ha bandito il Falun Gong nel 1999 molti pensavano il Falun Gong non avrebbe resistito a lungo sotto il regime totalitario. Tuttavia sono passati 17 anni ed un gran numero di persone dentro e fuori della Cina ha appreso la verità grazie agli sforzi dei praticanti.
Questa meditazione pacifica è praticata in più di 100 paesi; lo Zhuan Falun, il testo principale del Falun Gong, è stato pubblicato in più di 30 lingue.
Molti alti funzionari del Partito coinvolti nella persecuzione sono stati recentemente indagati, arrestati ed incarcerati. Più di 230 milioni di cinesi hanno ormai rinunciato all' appartenenza al Partito e alle sue organizzazioni affiliate.
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