(Minghui.org) Gli studenti del politecnico 'Aristotele' di Salonicco sono rimasti particolarmente colpiti dal film Free Cina - Il coraggio di credere, proiettato il 23 maggio 2016 presso l'università.
Il Politecnico
Aristotele |
Uno studente dell'Erasmus ("Erasmus" è un programma d'interscambio fra studenti dell'Unione Europea) proveniente dall'Ungheria ha detto: "Ero a conoscenza della terribile situazione dei diritti umani in Cina, ma il prelievo forzato di organi dai praticanti vivi a scopo di lucro mi ha davvero preoccupato. Voglio dire, questo sta ancora accadendo adesso!". Fin dall'inizio era molto interessato al film, perché sapeva di come gli uiguri sono perseguitati in Cina.
Ha continuato dicendo: "Sono rimasto molto turbato nell'apprendere questi crimini orrendi, ma allo stesso tempo il film mi ha dato la speranza in un prossimo cambiamento pacifico, grazie agli sforzi dei praticanti della Falun Dafa".
Il film Free Cina - Il coraggio di credere racconta le storie di Zheng Zeng e Charles Lee, due persone coraggiose che sono state arrestate e torturate in un campo di lavoro cinese a causa della loro fede nella Falun Dafa. La Falun Dafa, conosciuta anche come Falun Gong, è una pratica tradizionale cinese di qigong, volta all'auto-miglioramento e basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Nel 1999 il numero dei praticanti in Cina era cresciuto fino ad arrivare a oltre i settanta milioni, più del numero dei membri del Partito Comunista Cinese (PCC), spingendo l'ex dittatore, Jiang Zemin, a ordinare una massiccia campagna di propaganda diffamatoria e una brutale persecuzione. Il dottor Charles Lee, l'altro protagonista del film Free Cina, aveva cercato di contrastare la propaganda, tentando di trasmettere delle informazioni censurate dalla televisione di Stato.
Un altro studente dell'Erasmus proveniente dall'Italia, ha detto: "Studio lingue, tra cui anche il cinese, e mi sembra davvero strano non aver mai sentito parlare prima della persecuzione della Falun Dafa". Un praticante ha spiegato come le informazioni in Cina siano censurate, rendendo indispensabile per le persone fuori della Cina, che non rischiano l'arresto, di esporre questi crimini.
Una studentessa greca, di un cineclub dell'università, ha chiesto ulteriori informazioni sul film perché voleva mostrarlo ad amici e parenti. È stata uno dei sostenitori che ha aiutato per pubblicizzare l'evento su Facebook.
Dopo il film gli studenti hanno preso ulteriori informazioni sulla Falun Dafa e la persecuzione, firmando la petizione per chiedere giustizia.
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