(Minghui.org) Ho iniziato a praticare la Falun Dafa (nota anche come Falun Gong) nella primavera del 1996, quando avevo 21 anni e stavo per diplomarmi alle scuole superiori.
Studiavo la Fa diligentemente e facevo gli esercizi ogni giorno.
Rimanere saldi nella coltivazione all’università
Prima di iniziare a praticare la Falun Dafa ero piuttosto fragile e avevo avuto un certo di tipo di malattia che mi aveva causato una tosse per più di una decina di anni. Dovevo prendere molte medicine e fare molte iniezioni. Avevo molti dolori e avevo quasi perso la fiducia di partecipare all’esame di ammissione all’università.
Tuttavia, tutte le malattie sono sparite poco dopo aver iniziato a praticare la Falun Dafa, e sono stato ammesso all’università.
Mi sono reso conto che, dal momento che avevo iniziato a praticare Dafa e volevo veramente raggiungere il compimento, all'università dovevo seguire i requisiti della Dafa per migliorare la mia xinxing e mantenere una mente chiara e pulita in ogni momento.
Quando sono tornato a casa durante la pausa scolastica, mio nonno mi ha chiesto di trovare una fidanzata. Ho risposto: “Sono un praticante della Dafa e sono troppo giovane per quello. Se ne parlerà quando inizierò a lavorare”.
Nei tre anni di università non ho mai ceduto alle tentazioni di lussuria , nemmeno nei sogni.
Al momento della laurea, un amico mi ha scritto le seguenti parole:
“Vorrei dirti che il mio atteggiamento positivo nei confronti del Falun Gong ha origine da te. La tua integrità, l'onestà e i principi mi hanno portato a credere che una persona come te pratichi naturalmente il Falun Gong, o piuttosto, che questo gong possa produrre persone come te. Il Falun Gong deve essere una via di coltivazione completa e profonda”.
Con il mio cuore calmo le guardie non hanno potuto fare niente
Il secondo giorno a casa dopo la laurea, ho ricevuto una chiamata da mia sorella che mi ha detto di accendere subito la televisione.
C’erano tutti i tipi di programma con le menzogne oltraggiose sul Falun Gong. Subito il mio pensiero è stato: “Forse questa è una prova di una certa importanza?”.
Non ho fatto molto caso a questi programma e ho continuato a studiare la Fa e fare gli esercizi. Ho detto anche alle persone attorno che la propaganda della TV era fasulla. Era il 20 luglio 1999.
L’anno seguente, sono diventato una vittima della persecuzione e sono stato portato in un campo di lavoro forzato. Ero costretto a lavorare tutto il giorno facendo lavori che superavano la mia capacità fisica.
Le guardie continuavano a minacciarmi con parole come: “Sarai mandato al campo di lavoro di Masanjia se non confessi il tuo errore e ammetti che avevi sbagliato a praticare il Falun Gong!”.
Ho rifiutato di essere intimidito, perché sapevo che il Maestro era sempre al mio fianco per proteggermi e sostenermi.
Per esempio, quando ero troppo sopraffatto dai lavori pesanti e la forza era praticamente esaurita, le macchine in qualche modo smettevano di funzionare o le condizioni meteorologiche diventavano così critiche da non consentire alcun lavoro all’esterno, o le guardie del campo mi chiamavano per “trattare”.
Questi erano dei momenti preziosi concessi dal Maestro per riposarmi e recuperare un po'. Finché il mio cuore rimaneva impassibile, vedevo sempre il percorso che il Maestro mi indicava di seguire.
All'epoca, i praticanti nel campo potevano ottenere gli insegnamenti del Maestro, così potevamo leggerli e rimanere al passo con la rettifica della Fa.
Nel 2001 le autorità del campo hanno introdotto delle nuove tattiche, inclusi i pestaggi feroci e l’uso delle torture, con il tentativo di indurre i praticanti a rinunciare al loro credo. L’atmosfera era diventata profondamente terrificante.
Ogni giorno si potevano sentire lungo i corridoi e in molte stanze, il perpetuo rumore di scoppio dei bastoni elettrici, mescolato con urla di scherno,imprechi volgari e grida strazianti .
Provavo a rimanere calmo e continuavo a recitare la Fa del Maestro nella mia mente: “Soltanto rimanendo imperturbabili, sarete in grado di gestire tutte le situazioni”. (Insegnare la Fa alla Conferenza negli USA Centro-Occidentali)
Questo mi ha dato una forza interiore immensa.
Nel campo erano detenute diverse centinaia di praticanti. Alcuni sono stati perseguitati a morte, e molti sono stati gravemente feriti o resi disabili a causa delle torture. Solo pochi non sono stati toccati o feriti.
Tenevo fermamente ogni parola del Maestro. Il mio cuore è rimasto impassibile e le guardie mi hanno lasciato stare.
Un giorno, una guardia era apparsa all'entrata della nostra cella urlando: “Ascoltatemi tutti. Dobbiamo raggiungere il 100% di “trasformazione”, ma non chiediamo a tutti a superare la prova!”.
In qualche modo avevo capito che le prime due frasi non avevano niente a che fare con noi, mentre l’ultima era per dirci che dovevamo rimanere saldi nella nostra fede.
Una volta sono stato convocato dalle guardie e mi è stato dato un foglio di carta. Era un insegnamento del Maestro, che diceva: “Studiare la Fa con attaccamenti non è la vera coltivazione”. (“Verso il compimento” da Elementi essenziali per ulteriore avanzamento II)
Ho provato un senso di angoscia e tensione per diversi giorni. Anche mentre recitavo la Fa, la mia mente continuava a girare intorno, cercando di capire come gestirmi se le guardie mi avessero chiesto di "trasformarmi".
Ho consentito che il mio cuore venisse toccato. Sapevo che dovevo calmarmi, ma le vecchie forze avevano già afferrato il mio attaccamento. La guardia mi ha detto: “Spiega cosa ha scritto il Maestro. Vediamo se hai capito correttamente”.
Le parole del Maestro mi hanno dato contemporaneamente sia gioia che trepidazione: gioia, perché avevo letto le parole del Maestro, trepidazione perché avevo capito dai modi della guardia, che era pronta per iniziare a giocare un brutto tiro e sarebbe potuta diventare cattiva.
Avevo la mente chiara. Sapevo che, ad ogni modo, sarebbe stato sbagliato per me collaborare, specialmente cercando di spiegare la Fa in quelle circostanze. Avrei commesso un peccato.
Ho risposto: “Questo è troppo profondo. Non lo comprendo”. Mi ha puntato il dito e mi ha detto di andarmene e a rifletterci attentamente.
Prendere le medicine fa solo peggiorare le cose
Un giorno ho avuto febbre alta e diarrea. La guardia di turno ha cercato di costringermi ad assumere alcune pillole per guarire e ha detto che se l'avessi fatto, la mia assenza dal lavoro quel giorno sarebbe stata giustificata.
Il pensiero di fare lavori forzati era troppo da sopportare, così ho ingoiato le pillole proprio di fronte a lui. Ma non sono stato meglio il giorno dopo. Infatti, la diarrea è peggiorata. e stavo davvero male.
Mi sono reso conto di aver sbagliato e di aver ceduto ai miei attaccamenti umani. Così ho rifiutato di prendere altre medicine.
Mi era stato detto di avere l'enterite cronica e che non sarei stato meglio se non avessi preso la medicina. Ho assicurato tutti coloro che erano vicini a me che mi sarei ripreso, e rapidamente.
In circa una settimana, mi sono completamente ripreso.
Mio cugino si è congratulato perché avevo superato una prova estenuante
Con la protezione del Maestro, ho potuto lasciare il campo di lavoro relativamente illeso.
Dopo il rilascio sono rimasto con i miei parenti per alcuni giorni. Mio cugino mi ha portato a casa in auto.
Dopo pranzo, ha suggerito di andare alla stazione di polizia per registrare la mia residenza. Anche mio padre è venuto con noi.
Durante il tragitto sentivo che qualcosa non andava. La registrazione di residenza poteva essere fatta in qualunque momento, perché c'era così tanta fretta?
Quando ho detto a mio cugino di questo, mi ha detto che aveva firmato un accordo con la polizia per portarmi là e che non sarebbe stato un grosso problema, perché ogni persona rilasciata dalla custodia della polizia doveva registrarsi. Ho chiesto: “Perché registrarmi? Non ho commesso alcun crimine, né infranto alcuna legge”.
Mi cugino mi ignorava e continuava a guidare. Non potevo fare niente, salvo inviare pensieri retti.
Quando siamo arrivati, mio padre e mio cugino mi hanno praticamente spinto sulle scale all’entrata della stazione di polizia. Poi mio cugino ha detto alla polizia il motivo per cui eravamo là.
Un poliziotto mi ha chiesto di scrivere un resoconto su cosa avessi sbagliato dicendo che l’avrebbero archiviato. Ho risposto: “Non scriverò nulla. Sono stato rilasciato adesso. In base alle leggi, sono un cittadino libero”.
Il mio cuore batteva forte mentre dicevo queste parole, ma ero determinato a non collaborare con loro. Se mi fossi tirato indietro e se non fossi riuscito a disintegrare le vecchie forze con i pensieri retti, mi avrebbe condotto al passo successivo della persecuzione.
Mio padre all’improvviso mi ha spinto contro il muro e mi ha ordinato di scrivere. Ero scioccato. Non potevo credere che mio padre si fosse schierato con la polizia. Mi ero reso conto di essere da solo in quel momento e dovevo concentrarmi nell'invio di forti pensieri retti.
Sono scattato verso di lui: “Sono stato rinchiuso per così tanti anni. Sono appena tornato a casa e mi tratti in questo modo?”.
In quel momento, il capo della polizia è arrivato e voleva sapere cosa fosse successo.
Un poliziotto gli ha detto che avevo rifiutato di scrivere la
dichiarazione. Il capo della polizia ha risposto: “Se non vuole
scrivere, allora non deve scrivere".
Non appena mio padre ha allentato la presa, l'ho allontanato, sono
corso via dalle scale e uscito dall’edificio.
Mio cugino mi è corso dietro. Ho corso parecchio prima di cadere sul ciglio della strada, esausto.
Alla fine mio cugino mi ha raggiunto ed è crollato ansimando e piangendo.
Mi ha chiesto perché stessi correndo. Gli ho detto: “Sono completamente irrazionali. Quale legge chiede al cittadino di lasciare una dichiarazione alla polizia per i loro archivi? Sono un cittadino libero.
Non ho infranto nessuna legge, né commesso alcun crimine. Perché dovrei ascoltare e obbedire alle loro richieste non ragionevoli?”.
Mio cugino mi ha chiesto: “Allora perché non hai ragionato con loro?”.
Mi sono reso conto che non ero razionale, ma ancora sostenevo: "In tutti questi anni, hanno abusato delle persone. L’unica cosa che potevo fare è correre via”.
Mio cugino ha pensato un attivo, poi mi ha detto di aspettare là e si è diretto verso la stazione della polizia.
Ho aspettato molto, ma non è ritornato. Non potevo aspettare più a lungo, così mi sono alzato. Non appena ho iniziato a camminare è arrivato con la sua auto e mi ha detto di salire.
Era andato alla stazione della polizia per chiedere che gli fosse restituito l’accordo che aveva firmato. Il capo della polizia non aveva detto niente, aveva tirato fuori l’accordo firmato e l’aveva strappato davanti a mio cugino.
Sulla strada verso casa, mio cugino ha detto: “Congratulazione! Hai superato un’altra prova estenuante”.
Sapevo che il Maestro usava la bocca di mio cugino per incoraggiarmi.
I nostri pensieri devono essere retti
Nel 2009, una mattina, mentre mi trovano a casa di un praticante, ho avuto urgente bisogno di andare in bagno. Ho vomitato, avevo diarrea e urinavo sangue. Avevo anche forti dolori di stomaco.
Ho messo immediatamente le cuffie per ascoltare la Fa del Maestro e ho inviato pensieri retti.
Il dolore non diminuiva, e ho cominciato ad avere il desiderio di cercare sollievo attraverso mezzi medici.
Ho rigettato questo pensiero velocemente, continuando a ricordarmi: “Sono un praticante. Non voglio ricorrere a una soluzione della gente comune per risolvere i miei problemi".
Il Maestro ha detto:
“…Lasciate andare ogni cosa, comportandovi come un discepolo della Dafa retto e dignitoso che non ha risentimenti né attaccamenti, e lasciate che sia il Maestro a disporre se dovrete restare o andarvene”. (Insegnare la Fa nella città di Los Angeles)
Ho recitato queste parole una volta dopo l’altra nella mia mente.
Alcuni praticanti si sono uniti a me più tardi per inviare pensieri retti. Tuttavia, dopo più di due ore non mi sentivo ancora bene.
Abbiamo deciso di fermarci e fare una pausa. Ho chiesto loro di accendere il DVD con le lezioni del Maestro. Mi sono calmato, e ho guardato e ascoltato con concentrazione.
I miei dolori sono spariti in un’ora e mezza e molto presto mi sono ripreso completamente.
Salvare la gente è una responsabilità enorme
Nell'estate del 2013 mia madre ha avuto dei calcoli biliari ed è stata portata all'ospedale locale.
Guardavo la sua espressione di sofferenza e sapevo che le vecchie forze stavano cercando di perseguitarmi attraverso i miei familiari, perché non avevo coltivato bene. Mi sono guardato velocemente dentro per cercare i miei attaccamenti mentre inviavo pensieri retti.
Ho invocato l’aiuto del Maestro e ho chiesto a mia madre di recitare “la Falun Dafa è buona” nella sua mente. Ha annuito, ma i suoi dolori continuavano.
Ho messo un auricolare nel suo orecchio per farle ascoltare le lezioni del Maestro. Dopo un po' si è calmata e addormentata.
Quando si è svegliata, si è guardata intorno, sorpresa. Il suo dolore era notevolmente diminuito, e ha voluto continuare ad ascoltare le lezioni del Maestro.
Dopo circa tre giorni il dolore era praticamente sparito, ma il medico ha detto che aveva ancora bisogno di un intervento chirurgico, in un grande ospedale con attrezzature migliori.
L'abbiamo portata in diversi grandi ospedali, ma nessun medico voleva operarla poiché temevano che non sarebbe sopravvissuta.
Le ho suggerito di praticare il Falun Gong con me e ha accettato.
Mi sono guardato seriamente dentro e ho visto che avevo rallentato con la mia coltivazione. Ho subito cercato di rettificare la situazione intensificando il tempo per lo studio della Fa e per gli esercizi e migliorando la mia xinxing.
Allo stesso tempo, ho insegnato a mia madre a praticare e ho letto la Fa del Maestro insieme a lei. Anche lei recitava diligentemente “la Falun Dafa è buona” nella sua mente.
Nel giro di due settimane le sue condizioni sono migliorate. Lo stomaco non le faceva più male e il gonfiore era diminuito. La cosa più importante è che ha deciso di coltivare nella Dafa.
Adesso è in buona salute e piena di energia, spesso va a lavorare nelle fattorie vicine per guadagnare qualche soldo extra per la famiglia.
Quando i familiari e parenti sono stati testimoni del miracolo accaduto a mia madre, hanno smesso di avere un atteggiamento negativo verso la Dafa.
La nostra missione è salvare gli esseri senzienti
Ricordo costantemente a me stesso che la missione di un praticante è salvare esseri senzienti. Questo è l’obiettivo della mia vita e la vera ragione della mia nascita in questo mondo. Pertanto, faccio del mio meglio per accogliere ogni opportunità per salvare la gente.
L’illusione della malattia mi ha messo alla prova diverse volte. Sapevo che se mi fossi rilassato e mi fossi concesso il lusso di sdraiarmi per riposare e recuperare, mi sarei sentito a disagio, dato che avrei sottratto del tempo al salvare gli esseri senzienti.
Così, molto spesso, quando non mi sento molto bene, prendo i materiali informativi della Dafa e vado a distribuirli. Ogni volta che faccio le cose per la salvezza degli esseri senzienti mi sento confortato e i miei problemi fisici scompaiono rapidamente.
Ogni volta che sono attivo nel salvare la gente, ciò si riflette positivamente nel mio rendimento di lavoro (attualmente lavoro nelle vendite). Tuttavia, quando rallento, non riesco ad ottenere molto.
Qualche giorno fa ho sognato che c’erano degli oggetti volanti che cadevano sulla terra, proprio nelle zone popolate. La gente correva attorno, senza sapere cosa fare. Sapevo che il sogno stava ad indicarmi che è in arrivo un disastro imminente e che dovrei affrettarmi a salvare la gente.
Ho preso la solenne decisione di studiare di più la Fa e di coltivare più diligentemente da ora in poi.
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Categoria: Migliorare se stessi