(Minghui.org) Il 23 giugno l'imprenditore di Chongqing, Liu Daoquan, era in fin di vita a causa di un'infezione al cervello e ai polmoni, cosi le autorità carcerarie gli hanno concesso il rilascio per motivi di salute. La sua famiglia l’ha poi portato in ospedale dove è stato messo in terapia intensiva per le cure mediche. Il 9 luglio 2016 l'uomo è stato portato via dalle guardie del carcere di Yongchuan mentre era ancora in cura nel reparto di terapia intensiva del Southwest Hospital.

Il 16 ottobre 2014 l'uomo era stato condannato a otto anni di carcere per aver distribuito del materiale informativo sulla persecuzione del Falun Gong.

Il 3 giugno 2016 è svenuto ed è stato portato nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale affiliato di Yongchuan presso l'Università di Medicina di Chongqing per essere sottoposto a delle cure d'emergenza.

Il 23 giugno l'uomo è caduto in un coma profondo. Il funzionario della prigione l'ha notificato alla sua famiglia ed ha chiesto loro di contattare direttamente l'ospedale. Poiché le sue condizioni erano molto gravi il dottore ha consigliato alla moglie di non portarlo a casa. Tuttavia le autorità carcerarie per non assumersi la responsabilità di una possibile morte, hanno sollecitato la famiglia ad ottenere il suo rilascio per sottoporlo a delle cure mediche. Il documento scritto recita: “Soggetto a infezione metabolica cerebrale e polmonare. Rischio di morte imminente”.

Il 24 giugno la famiglia ha preferito il trattamento al Southwest Hospital e l'ha trasferito al centro di emergenza medica. Il giorno successivo è stato trasferito nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale. Il 3 luglio il chirurgo ha praticato all'uomo un'apertura nell'esofago in modo da inserire un tubo dell'ossigeno per migliorare la sua respirazione. Le spese mediche per i pochi giorni di ricovero sono state pari a 180 mila yuan (oltre 24 mila euro).

Durante questo periodo l'Ufficio 610 (*) faceva sorvegliare Liu e la sua famiglia.


Il signor Liu nella stanza d'ospedale

Il personale del tribunale distrettuale di Shapingba ha poi chiamato i familiari dell'uomo ed ha chiesto loro di incontrarsi a mezzogiorno del 9 luglio.

La moglie e il padre di Liu si sono presentati all'appuntamento. Il documento che il personale del tribunale di Shapingba ha letto loro, riportava che la salute del signor Liu era migliorata e che non aveva più i requisiti per godere del rilascio. Hanno poi sostenuto che i suoi familiari non potevano essere i suoi tutori perché erano tutti praticanti del Falun Gong e che l'uomo doveva ritornare in prigione.

I familiari si sono rifiutati di firmare il documento, tuttavia quando sono arrivati in ospedale hanno constatato che il signor Liu era già stato portato via dalle guardie della prigione di Yongchuan.

L'11 luglio si sono allora recati al carcere di Yongchuan, dove sono stati informati che il loro familiare era stato ricoverato presso il dipartimento di Gastroenterologia dell'ospedale distrettuale di Yongchuan. Le autorità carcerarie hanno però impedito loro di fargli visita.

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(*) GLOSSARIO

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