(Minghui.org) Da quando nel 1999 è iniziata la persecuzione oltre 4.000 praticanti del Falun Gong sono deceduti. Questi sono i casi documentati, tuttavia a causa del blocco dell'informazione in Cina è probabile che il numero sia maggiore. La signora Tian Caiying, una residente della città di Fushun, nella provincia del Liaoning, è divenuta la vittima più recente.Otto mesi fa è deceduta, dopo essere stata rilasciata e messa agli arresti domiciliari.
Il 22 aprile 2016 decine di poliziotti hanno fatto irruzione nella sua casa arrestandola e confiscandole alcuni libri e una foto del fondatore del Falun Gong, una stampante, un computer e più di 100.000 yuan in contanti.
La signora Tian Caiying
Maltrattata nel centro di detenzione di Fushun
Nei sette mesi di permanenza nel centro di detenzione di Fushun la praticante ha subito sin dal suo arrivo una grave persecuzione: è stata schiaffeggiata, costretta a stare ferma in piedi per lunghi periodi, picchiata e privata del sonno.
Tian era una persona sana prima di essere portata nella struttura, tuttavia in seguito alle torture subite la sua salute è peggiorata rapidamente e ha accusato la formazione di piaghe al collo, malattie del fegato e problemi renali. Sebbene avesse chiesto il rilascio per motivi di salute, le è stato negato.
Nel mese di novembre 2016 è stata inviata in ospedale per quattro volte dove le hanno diagnosticato una forma di tubercolosi linfonodale. Nonostante le sue condizioni critiche è stata illegalmente e segretamente processata dalla corte distrettuale che senza avvisare la sua famiglia l'ha condannata a sette anni e mezzo, il primo dei quali da scontare al di fuori del carcere. La data esatta del processo resta ancora sconosciuta.
Dopo che il centro di detenzione l’ha finalmente rilasciata, alla famiglia è stato chiesto di pagare più di 1.000 yuan per le spese mediche.
Deceduta poco dopo il rilascio
Quando a metà dicembre 2016 la sorella maggiore l’ha portata a casa, era molto magra e debole.
A causa della sofferenza e della pressione derivata dalle sue gravi malattie, dalla paura di nuovi arresti e dal subire perdite finanziarie, il 2 agosto 2017 Tian è deceduta all'età di 59 anni.
Parti responsabili
WangYanchao (王延超): poliziotto della stazione di polizia di Yongantai, +86-15504939220
Peng Yue (彭越): capitano della divisione di sicurezza interna di Fushun, +86-13841334590
Zhou Zhiguo (周志国): direttore del centro di detenzione di Fushun, +86-15504931789
Yu Haibo (于海波): presidente della corte distrettuale di Xinfu, +86-15641389313
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