(Minghui.org) La signora Li Zhongfang è stata arrestata e carcerata più volte in quanto praticante del Falun Gong, una pratica spirituale perseguitata dal Regime Comunista Cinese. Il suo arresto più recente è avvenuto il 1° agosto 2017, mentre stava acquistando dei generi alimentari.

In segno di protesta la praticante ha iniziato uno sciopero della fame che sta durando ancora adesso. Ha raccontato al suo avvocato che i suoi arti erano stati legati al telaio di un letto e che era stata torturata anche in altri modi. In questo momento si trova in condizioni di salute non buone.

Ritornata in salute grazie al Falun Gong

La signora Li è nata in una poverissima famiglia di campagna e ha sofferto di numerose malattie sin dalla sua nascita. Purtroppo i suoi genitori non avevano soldi per pagarle i trattamenti medici e nel tentativo di alleviare il proprio dolore e uscire da quella situazione di miseria, ha fatto visita a molti templi cercando aiuto presso monaci e Buddha, ma senza alcun risultato. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong ha ritrovato la sua salute e il benessere mentale, riuscendo perfino a far partire una propria attività commerciale.

Perseguitata per la sua fede

Per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, la signora Li è stata carcerata e condannata più volte. Il 1° agosto 2017 è stata pedinata da tre dipendenti della sua associazione di quartiere e non appena le hanno visto tirare fuori una brochure del Falun Gong, hanno chiamato la polizia locale per farla arrestare.

Successivamente quattro agenti l'hanno ricondotta al suo appartamento e, senza mostrare alla sua famiglia i distintivi della polizia, hanno rovistato nell'appartamento e confiscato i suoi libri del Falun Gong; poi l'hanno portata alla stazione di polizia di Dongpo.

Quella sera stessa i famigliari sono andati alla stazione di polizia per chiedere la sua liberazione, ma un poliziotto con il soprannome di "ufficiale Xi" ha detto che avevano in programma di ottenere la registrazione della donna dalla stazione di polizia di Funan, dove era stata precedentemente detenuta, per poi presentare il suo caso al procuratore locale.

Quando la figlia della signora Li ha fatto notare che la costituzione cinese garantisce la libertà di credo, l'"ufficiale Xi" ha risposto sprezzante: "Libertà? Non voglio permettervi di essere liberi".

Dopo essere tornati a casa i famigliari hanno notato che la scatola in cui tenevano i restanti libri del Falun Gong era sparita, ma che nient'altro era stato toccato e la porta era stata chiusa a chiave. Sembrava che qualcuno fosse entrato mentre loro erano assenti e avesse portato via i libri. In seguito hanno saputo che effettivamente i loro libri erano nella stazione di polizia di Dongpo.

La signora Li è stata trasferita dalla stazione di polizia al centro di assistenza sanitaria del quartiere di Xinhua nel distretto di Qingyang, che è poi l'ospedale designato per il Centro di detenzione di Chengdu, nella provincia del Sichuan. Da quando la persecuzione è iniziata nel 1999, decine di praticanti sono stati torturati a morte in quel luogo.

La praticante ha ricevuto una condanna a 13 giorni di detenzione. La stazione di polizia locale ha anche chiamato suo marito per fargli scrivere un "resoconto". La loro vera intenzione era quella di usare quel "resoconto" come confessione familiare e utilizzarlo come testimonianza in tribunale. La famiglia della signora Li si trova ora sottoposta a grande pressione.

Stazione di polizia di Dongpo

Indirizzo: strada 1197 di Yuyu, città di Chengdu, provincia del Sichuan – 610091.

Telefono: 011-86-28-81707439

Ufficiali di polizia direttamente coinvolti nell'arresto della signora Li: Huang Xiaofeng, Mi Jianchun.

Procura del distretto di Qingyang

Indirizzo: Strada 222 di Jianghan, palazzo n.9, distretto di Qingyang, città di Chengdu, provincia del Sichuan - 610031

Telefono: 011-86-28-86770068