(Minghui.org) Sin dal primo giorno in cui siamo stati informati che avremmo ospitato Shen Yun a Ginevra (ormai quasi 10 anni fa, non posso dimenticare quel giorno), ho sentito che il Maestro ci stava chiedendo di seguirlo, proprio come racconta l'antica storia di un uomo che incontrò un saggio per strada che gli chiese se credeva nel Tao. L’uomo rispose sì, così il saggio gli disse di entrare in una bottiglia. L’uomo ci saltò senza pensarci un secondo. La storia mi ha impressionata molto perché l’uomo non esitò nemmeno un secondo.
Sentivo la sacralità della missione, che è seguire il Maestro e salvare la gente. Era chiaro e semplice, ma la pressione era forte perché implicava il lasciare andare tutti gli attaccamenti e seguire il Maestro incondizionatamente.
Le parole del Maestro risuonano sempre nella mia mente ogni volta che sto per compiere un passo extra: "Il voler coltivare, o l'esserne in grado, dipende interamente da come elevate la vostra xinxing". (Seconda lezione, Zhuan Falun)
Questa frase è sempre nella mia mente e mi fa riflettere se sono in grado di stare al passo con l'avanzamento della rettifica della Fa e raggiungere i requisiti di un bravo coltivatore.
Ho creduto a lungo che la coltivazione significasse fare le cose, e a causa dell’emergenza dell’inizio della persecuzione in Cina, mi sono precipitata a fare le cose e spesso ho dimenticato di coltivare me stessa. Questo mi ha causato molti guai.
Sono stata incoraggiata dagli altri praticanti riguardo la gestione della mia vita familiare, perché coltivavo la tolleranza e la compassione. Ero solita fare sempre le cose di corsa e non mi guardavo dentro per cambiare il mio carattere. Pensavo che ciò che stavo facendo fosse molto importante e tutto il resto fosse interferenza, invece di considerare queste interferenze come un’opportunità per coltivarmi.
Siamo fortunati per aver ospitato Shen Yun a Ginevra per quasi 10 anni. Il processo di salvare gli esseri è diventato costante e anche quando finiamo una stagione ci prepariamo subito per quella successiva. Tra altri ci sono anche altri progetti che portiamo avanti, come le attività per i diritti umani e quelle governative. Tutte queste cose molto spesso sono in contemporanea.
Più ci avviciniamo alla fine, più avvertiamo l’urgenza del salvare la gente. Questo senso di urgenza è una cosa che Shen Yun mi trasmette fortemente; quindi ho capito la gravità della situazione e quanto è urgente salvare la gente.
Coltivare bene richiede una solida base
Per salvare la gente e coltivare bene mi sono anche resa conto che la base della coltivazione deve essere solida e costante. Ciò vuol dire che dobbiamo leggere di più, inviare più pensieri retti, fare gli esercizi per rafforzare i nostri pensieri retti e salvare più esseri senzienti. So che in qualche modo non sono ancora all’altezza e dovrei ricordarmi di non essere pigra e di prendere del tempo per leggere di più, imparare la Fa a memoria e fare gli esercizi.
Leggere la Fa e imparare la Fa è assolutamente importante, l'ho compreso partecipando al progetto Shen Yun, perché se uno non studia abbastanza non può avere la mente sufficientemente retta e può essere interferito facilmente dalle cose del mondo ordinario, perdendo la pazienza e arrabbiandosi facilmente.
Infatti ho scoperto che quando non leggo abbastanza, le prove diventano più intense su tutti i fronti, e divento instabile e disturbata. Come risultato non riesco a fare ciò che dovrei fare correttamente per salvare gli esseri senzienti.
Durante la promozione di Shen Yun ci riuniamo ogni mattina per leggere un capitolo dello Zhuan Falun. Leggiamo la Fa tutti insieme la mattina prima di partire per fare varie cose per promuovere Shen Yun: la distribuzione o qualche appuntamento. Questo tempo dedicato alla lettura insieme è davvero prezioso. Ora posso vedere questo perché vedo che se arrivo in ritardo o non lo considero un momento sacro, allora il risultato non sarà lo stesso e la base sarà debole. Allora mi scoccio facilmente e vengo interferita nelle cose ordinarie, come il sentimentalismo, la fama e il guadagno.
Il Maestro ci ha dato lo Zhuan Falun per consentirci di costituire questa base e di rafforzare i nostri pensieri retti, così possiamo essere completamente purificati e immergerci nella Fa. Se leggiamo meno, ci allontaniamo dalla Fa e tutte le cose ordinarie possono raggiungerci facilmente, interferendo certamente con il salvare gli esseri.
Un giorno durante la lettura mattutina in gruppo, leggevamo in quattro ad alta voce e con lo stesso tempo e poi ho sentito all’improvviso un grande Falun girare nella stanza, come se ci fossimo seduti su quella gigantesca ruota in movimento. Era una sensazione incredibile. Sono stata affascinata e potevo sentire che il Maestro ci stava dando ogni cosa.
Ho anche compreso che, anche durante la lettura, stiamo coltivando. Ci sono quelli che leggono velocemente e altri che leggono lentamente. Se non si legge abbastanza spesso si commettono errori. Ci sono anche quelli che non vogliono leggere ad alta voce. Anche qui si deve abbassare il senso del proprio sé e cercare di seguire gli altri, per rimanere sullo stesso ritmo e così possiamo raggiungere un campo di armonia.
La coltivazione consiste nel guardarsi dentro
Il Maestro ci ha detto:
“Studiate la Fa e ottenete la Fa,
confrontatevi nello studio e nella coltivazione,
esaminate ogni vostra azione con la Fa,
solo così sarà vera coltivazione".
("Coltivazione salda", Hong Yin)
Mi sono anche resa conto che se si legge senza guardarsi dentro, non serve a nulla ed è perfino peggio: nulla funzionerà. Per esempio non riusciamo a raggiungere la persona che vogliamo visitare durante la promozione o non riusciamo a vendere i biglietti o trovare qualche sostegno. Se non guardi sufficientemente a te stesso quando incontri un problema, non funziona.
Durante Shen Yun siamo sempre insieme ogni giorno, così non possiamo evitare i disaccordi e le pressioni, ma è grazie a questo ambiente particolare, che il Maestro ha creato per noi, che ho potuto vedere se raggiungevo o meno il criterio di coltivazione. Se fossi rimasta a casa, non avrei potuto vedere tutto questo.
Rimuovere il forte senso di ego è qualcosa che Shen Yun ci impone di raggiungere. Rimuovere l’ego, anche nei dettagli più piccoli. Per esempio, preferiamo fare una cosa piuttosto che un’altra, che ci piaccia oppure no.
Quando affronto un problema mi devo chiedere perché non lo voglio? Perché preferisco fare questo o quello? Perché non lo faccio? Non serve forse a salvare la gente? Ogni situazione durante la promozione ci obbliga a rettificare noi stessi continuamente.
Per esempio, è stato organizzato che un giorno dobbiamo andare in un centro commerciale per promuovere e un altro giorno dobbiamo visitare delle aziende. Dobbiamo seguire ciò che è stato programmato e non scegliere in base alle nostre preferenze. Dobbiamo mettere la salvezza della gente al primo posto, non quello che preferiamo.
Un giorno abbiamo ricevuto una lista molto lunga di società e noi dovevamo fare un centinaio di telefonante. Avevo molte cose che volevo finire ed ero riluttante a fare tutte queste chiamate. Con questo pensiero negativo non raggiungevo nessuno. Così mi sono guardata dentro e mi sono chiesta cosa stavo facendo e perché non volevo chiamare questa nominativi. Era per la mia preferenza?
Stavo pensando che forse queste persone che dovevo chiamare erano quelle in attesa di essere salvate, e io non volevo adempire la mia missione a causa della mia preferenza? Mi sono sentita egoista e mi sono resa conto che non stavo seguendo ciò che era stato disposto dal Maestro.
Correggendo i miei pensieri ho deciso di ricominciare daccapo e di chiamare ogni singola persona. Il risultato è stato stupefacente. La gente ha risposto positivamente e ha accettato volentieri le informazioni. Ho notato anche che la maggior parte di queste persone non sapeva nulla di Shen Yun. Ho compreso che queste persone sono state inviate dal Maestro per essere salvate.
Non incolpare gli altri è coltivazione
Non accusare gli altri è un’altra cosa che ho imparato durante Shen Yun. Quando qualcosa va male, è facile accusare altre persone. In passato lo facevo spesso e pensavo che gli altri non stessero coltivando bene e che quello fosse il motivo per cui le cose andavano male. A volte cado in questa trappola. Ma questa non è coltivazione. Il Maestro ci ha detto che guardarsi dentro è la chiave per ogni cosa. Adesso cerco di non guardare agli errori degli altri, ma accuso solo me stessa. Se mi guardo bene troverò sicuramente dove sono i problemi. Il Maestro mi indica dove ho sbagliato.
Se penso in questo modo diventa più facile per me ad andare avanti e mi sento sempre più leggera. Mi sono liberata dal risentimento perché so che il problema sta in me e non negli altri. Il mio rapporto con altri praticanti è migliorato da quando ho iniziato a guardarmi dentro. Non perché sto usando il sentimentalismo per andare d’accordo con gli altri, ma perché non ho più rancore per loro, accusandoli di questo o quello.
Adesso quando guardo ai praticanti posso sentire il loro lato luminoso e mi sento felice di fare parte di questo gruppo di coltivatori. Invece di puntare ai loro difetti adesso so perché il Maestro ha detto che se qualcuno fa bene può aiutare gli altri a migliorare. Credo che quando qualcuno fa bene, diventa un esempio per gli altri.
Alla conferenza di New York di questo anno quando ascoltavo la risposta del Maestro ai praticanti mi ha colpito una cosa. Egli rispondeva spesso dicendo: "Non la vedo necessariamente così...". ("Insegnamento della Fa alla Conferenza di New York per il venticinquesimo anniversario della diffusione della Dafa")
All’improvviso, mi sono resa conto di una cosa: quando affronta un problema, il Maestro vede sempre il lato positivo delle cose. Non guarda ciò che è negativo. Per salvarci Egli ha guardato solo al nostro punto di partenza, così mi sono chiesta: «Guardi sempre il lato positivo quando capitano le cose?». Mi sono guardata dentro e ho visto me stessa. Mi dilungo spesso su ciò che è sbagliato e mi lamento di questo e di quello. Dopo questa lezione mi sono resa conto che il Maestro ci ha mostrato un altro modo pieno di luce dove il negativo non ha più spazio. Tutto può trasformarsi in positivo, dipende da come lo vediamo. Tutto dipende dal nostro stato mentale e solo quando cambiamo il nostro stato mentale le cose cambiano. Dopo quella conferenza ho deciso di liberarmi di tutti i pensieri negativi che avevo.
I miracoli possono manifestarsi quando coltiviamo veramente
Durante il periodo di promozione di Shen Yun, ho sperimentato molti piccoli e grandi miracoli, che hanno rafforzato molto il mio credo nella Dafa.
Per esempio, abbiamo avuto delle situazioni che sono rimaste bloccate per lungo tempo e si sono sbloccate all’improvviso, senza sforzo. Spesso mi sono scese lacrime di gratitudine perché sapevo che il Maestro stava aprendo tutte le porte per noi. Dobbiamo solo avere fede profonda e continuare, nonostante i conflitti e le difficoltà.
A volte mi sentivo troppo stanca e indaffarata per uscire, ma ogni volta superavo questa sensazione e andavo al teatro, poi il Maestro avrebbe predisposto per me di incontrare qualcuno che conosco o qualcuno ansioso di comprare i biglietti o di sostenerci. È sorprendente scoprire come il Maestro abbia già predisposto ogni singola cosa e che dipenda solo da noi se andare avanti o meno.
L’ambiente durante la promozione di Shen Yun è molto prezioso, perché lavorare insieme ci costringe a guardarci più spesso senza compiacimento. Gli altri sono come uno specchio. Quando facciamo bene, ci incoraggiano a fare bene, consentendoci di riflettere sulla nostra coltivazione.
Rimuovere questo ego, che è come un muro che ci separa dalla coltivazione. Quando promoviamo Shen Yun, questo ego viene messo alla prova continuamente. Per esempio, un giorno, sono io ad organizzare una certa attività e il mese successivo o la settimana dopo tocca a qualcun' altro. Allora devo mettere via il mio forte senso dell'ego e fare ciò che è bene fare per salvare gli esseri senzienti.
In quei momenti quando riesco a mettere da parte il mio ego mi sento molto leggera. Comprendo che non importa chi stia a capo, tutti noi seguiamo lo stesso obbiettivo: salvare gli esseri senzienti e quindi il solo pensiero che dobbiamo tenere in mente è fare il nostro meglio per salvare più persone.
Questo è ciò che implica una buona collaborazione tra i praticanti: mettere da parte se stessi in modo da fare ciò che è meglio per salvare la gente. Si tratta di mettere sempre il salvare la gente prima di se stessi. Abbandonare il nostro ego per formare un corpo unico. Possiamo diventare un corpo unico se ognuno di noi fa bene ciò che è tenuto a fare, senza metterci troppo ego dentro. Se ognuno tiene la propria posizione o pensa che ha ragione e gli altri sbagliano, se siamo riempiti di risentimento non potremo formare un corpo unico e salvare la gente. Dobbiamo eliminare il nostro forte senso di ego.
Grazie a Shen Yun il pensiero di salvare più gente il più velocemente possibile non ha mai lasciato la mia mente, ma a volte la fatica, la pressione e lo scoraggiamento rallentano il mio processo di coltivazione. Posso vedere chiaramente che se non coltivo bene il risultato non sarà soddisfacente e non riuscirò a raggiungere le persone che dovrei salvare.
Nel promuovere Shen Yun mi sento completamente immersa nella Dafa, i miei pensieri, le mie azioni, tutto deve essere vigile per salvare la gente, non devo rallentare perché so che se mi rilasso, tutto sarà perduto. Quando comprendo l’urgenza di salvare le persone allora tutto accelera e tutto va a posto facilmente.
Durante Shen Yun mi sento molto felice perché so nel profondo del mio cuore che sono venuta in questa vita solo per questo motivo e che niente altro mi deve importare. Quando ho questo pensiero felice nella mia mente, allora tutte persone che devo salvare mi appaiono davanti. Il mio stato mentale è così importante mentre promuoviamo Shen Yun. Il Maestro può aiutarci quando vede il nostro cuore.
Shen Yun è un regalo del Maestro, non solo per salvare la gente, ma anche per noi, come praticanti. Shen Yun mi ha insegnato come coltivarmi sempre. Guardarmi dentro, correggermi e andare avanti. A volte cado, guardo avanti, mi alzo e vado avanti. Il Maestro ci ha dato Shen Yun per il nostro miglioramento ed è un’opportunità per comprendere che cosa è la coltivazione e quanto essa sia seria e sacra, perché da questa coltivazione dipende la salvezza di molti esseri senzienti.
Voglio ringraziare il Maestro dal profondo del mio cuore per avermi dato ripetutamente questa opportunità di seguirlo promuovendo Shen Yun, e mi ha dato l’opportunità di correggermi e di vedere i miei difetti. Lo ringrazio perché mi ha tenuta sul sacro sentiero e mi ha consentito di vedere tutti i miei difetti. Vorrei essere degna del Maestro, anche se mi rendo conto, nel profondo del mio cuore, che non sarò mai all’altezza della sua infinita compassione e grazia.
(Presentato alla conferenza europea della Fa 2017)
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