Saluti Maestro! Buongiorno amici praticanti.

Ho ottenuto la Fa in Francia nel novembre 2006. Anche dopo 11 anni coltivazione sembra che io abbia capito solo recentemente come prendere la mia personale iniziativa per coltivare, dato che per la maggior parte del tempo sono stata in uno stato di coltivazione passiva, mentre avevo attaccamenti per fare le cose. Ogni volta che emergeva un conflitto non facevo altro che guardarmi dentro con riluttanza. Oggi vorrei condividere con voi qualche mia esperienza di coltivazione.

Nessuna banalità nella coltivazione

Sin dall’infanzia sono stata una dormigliona, se qualcuno mi svegliava gli tiravo il cuscino addosso e mi rimettevo a dormire. Ero spesso deconcentrata, senza energie e sempre con la voglia di riposare. Dovevo dormire oltre 10 ore al giorno, certe volte anche di più, come se altrimenti la mia mente non potesse essere sobria. Più dormivo e più sentivo la testa pesante e stanca.

Mi sono resa conto che la mia coscienza principale non era abbastanza forte, era piena di pensieri confusi e mancavo di logica. Non riuscivo a seguire nessun pensiero o idea per un po’ di tempo. Anche se la sveglia suonava molte volte, non riuscivo a sentire per niente l’allarme. I miei amici mi prendevano sempre in giro, dicendo che neanche un terremoto mi avrebbe svegliata. Durante questi anni di coltivazione ho tentato molti metodi per svegliarmi presto per fare gli esercizi, ma il risultato non è stato positivo. Avevo ancora bisogno degli amici praticanti che mi bussassero alla porta, e le volte che mi svegliavo spontaneamente erano veramente poche.

In “Insegnamento della Fa alla Conferenza di New York per il venticinquesimo anniversario della diffusione della Dafa” il Maestro all’inizio ha detto:

“Per i discepoli della Dafa, fare bene le tre cose è la cosa più importante”.

Sentivo che dovevo davvero svegliarmi più presto per studiare la Fa e fare gli esercizi. Ero determinata a cambiare la situazione, e mi sono messa d’accordo con un’altra praticante per aiutarci a vicenda. Abbiamo deciso di alzarci prima per studiare la Fa insieme. Forse non ci svegliavamo all’ora prefissata, ma ci siamo promesse di svegliare l’altra se una si fosse alzata. Abbiamo continuato a farlo per un giorno, due… fino a una settimana. Avevamo entrambe un forte desiderio di risolvere il problema di svegliarci presto. Dopo aver continuato per due settimane, un’altra praticante si è aggregata e pian piano siamo riuscite a svegliarci puntualmente. Dopo un periodo di tempo, altri tre praticanti si sono aggregati al gruppo. Abbiamo pensato di inviare insieme i pensieri retti del mattino, per poi fare gli esercizi e studiare la Fa.

Ora riesco a sentire la sveglia e ad alzarmi puntualmente. Durante questo processo ho capito che nella coltivazione serve un forte desiderio, forza di volontà e costanza. Non ci sono scorciatoie. Abbiamo fatto progressi poco alla volta incoraggiandoci l’un l’altra e formando un campo positivo. Ho compreso che la coltivazione non è fare veramente qualcosa di significativo, ma riguarda l'assimilarsi alle caratteristiche di Verità, Compassione, Tolleranza nella nostra vita quotidiana rimuovendo gli attaccamenti un po’ alla volta.

Superare le nozioni umane

L’anno scorso sono andata negli Stati Uniti per partecipare a un nuovo progetto. Dopo essere arrivata negli Stati Uniti, la prima prova per me è stata quella del tempo. Sono cresciuta con l’abitudine di fare le cose lentamente, non avevo la concezione del tempo e delle urgenze. Ho trovato che i ritmi di lavoro negli Stati Uniti sono frenetici. Le persone lavorano con molta efficienza e poco riposo.

Al terzo giorno di lavoro ero già disorientata. Il carico di lavoro assegnatomi era più del doppio di quello che avrei potuto portare a termine secondo le mie normali capacità. Non sapevo veramente come fare. Credevo che i compiti che mi venivano dati fossero irragionevoli perché non avevo il tempo per svolgerli in tempo.

Una praticante mi ha spiegato che la programmazione del lavoro doveva essere fatta in quel modo per far combaciare le programmazioni della promozione per Shen Yun, in quanto molti contenuti del lavoro erano legati a Shen Yun. Ho dovuto accettare la programmazione, ma non avevo idea di come completare il lavoro entro quel limitato periodo di tempo. Ero molto ansiosa e sentivo come se tutto il corpo bruciasse ogni giorno. La temperatura corporea era molto alta, l’intero corpo sembrava come se stesse cuocendo in un forno. La praticante che lavorava con me è una persona molto efficiente. Credo che abbia pensato come mai sulla terra io stessi facendo le cose così lentamente, e che abbia coltivato la sua pazienza durante il periodo in cui ha lavorato con me.

Durante quel periodo facevo le tre cose tutti i giorni, la mia mente era molto chiara, riuscivo a fare le cose più velocemente del normale, ma non riuscivo ancora a completare il lavoro in tempo. Ho iniziato a lavorare tutti i giorni dal momento in cui aprivo gli occhi fino a quando non riuscivo più a tenerli aperti.

La mia efficienza non aumentava miracolosamente e il lavoro non veniva terminato come da programmazione. Ero estremamente depressa. Una volta ho bruciato gli spaghetti istantanei nel cucinarli, un’altra volta ho fatto un passo nel vuoto e sono rotolata giù dalle scale. Il mio cuore soffriva molto di più delle sofferenze fisiche. Qualche volta sentivo di non potercela fare, il corpo e la mente non riuscivano più a resistere. Ero completamente bloccata sulla nozione del tempo e la paura del tempo.

Una mattina, dopo essermi alzata, e ancora in uno stato di annebbiamento, mi è venuto in mente un paragrafo dello Zhuan Falun:

“Una persona venne legata a un letto. Sollevarono le sue braccia e le dissero che stavano per tagliarle le vene. Le bendarono gli occhi e le graffiarono leggermente il polso (non lo fecero sanguinare per niente). Poi aprirono un rubinetto e lasciarono scendere dell’acqua goccia a goccia. Lui pensò che fosse il suo sangue che colava e, in pochi istanti, morì. Ma in realtà non stava affatto perdendo sangue: era l’acqua che gocciolava dal rubinetto. La sua morte fu causata dalla sua mente”. (Zhuan Falun, Sesta lezione, Psicosi da qigong)

Questa frase “La sua morte fu causata dalla sua mente” aleggiava nella mia mente. Improvvisamente ho realizzato che se i fattori psicologici possono causare la morte della persona, allora significa che la persona può vivere se cambia il suo modo di pensare. Lo stesso principio può essere applicato alla mia situazione: se cambio il mio pensiero, smetto di pensare di essere una persona lenta che fa le cose lentamente, smetto di riconoscere la mia incapacità di finire il lavoro puntualmente, e considero invece che il mio compito è stato pianificato dal Maestro, allora ci sarà una soluzione.

Mi sono alzata immediatamente dal letto e ho iniziato il lavoro con un atteggiamento positivo. Con lo stesso carico di lavoro assegnatomi mi sono concentrata su me stessa facendolo poco alla volta e senza pensare al tempo. Alla fine della giornata, per la prima volta ho completato tutto il lavoro, anche se poco oltre la scadenza. Quella notte mi sono sentita particolarmente rilassata, e in seguito non sono più stata in ansia per il tempo.

Sono diventata più efficiente perché ho cambiato le mie nozioni. Il tempo limitato sembrava essersi prolungato, il che mi permetteva di completare il lavoro. Questa esperienza mi ha dato un infinito incoraggiamento: posso farcela. Da allora, ho iniziato a cambiare coscientemente molti altre nozioni che avevo.

3. Liberarsi dall’ego

Data la mia esperienza lavorativa, sono stata nominata capogruppo e volevo che tutto il lavoro fosse svolto in linea con le mie idee. Tuttavia, diversi praticanti avevano idee diverse su qualche particolare aspetto. Io volevo controllare gli altri facendo loro fare le cose secondo le mie idee, ciò ha creato grossi conflitti nel gruppo. Non riuscivo neanche a comunicare con gli amici praticanti in tempo, e ciò ha creato dei divari tra di noi, facendo avanzare il lavoro molto lentamente.

Nell'affrontare questa difficile situazione e i conflitti tra i praticanti, ho dovuto passare il processo straziante e angosciante di guardarmi dentro. Alla fine ho trovato un forte ego che si nascondeva da lungo tempo. Ho sempre pensato che le mie idee fossero brillanti, non ascoltavo attentamente le opinioni altrui che non erano in linea con le mie; ho sempre cercato di persuadere gli altri ogni volta che c’erano opinioni diverse; quando condividevo con gli altri avevo una mentalità scontrosa o di superiorità; avevo spesso un tono di rimprovero. Ero egocentrico e volevo che gli altri facessero le cose a modo mio.

Dopo aver trovato questi attaccamenti, ho realizzato davvero che dovevo fare un cambiamento radicale nella mia coltivazione. Questi attaccamenti non sono il mio vero sé. Per riconoscere e rimuovere questi attaccamenti il primo passo che ho fatto è stato cambiare il modo di pensare. Le idee di un qualsiasi individuo non possono essere perfette e complete. Fare le cose in linea con l’idea di una persona non è ciò che il Maestro vuole. Il Maestro vuole che i discepoli abbandonino l’ego e si armonizzino con il corpo unico. Ho realizzato che solo abbandonando l’ego e includendo le buone idee di tutti noi sarà possibile completare bene il lavoro.

Ho capito che il mio punto di partenza non era fare comprendere agli altri, ma semplicemente mettere in mostra le mie conoscenze. L’origine di ogni parola era egoista. Ero determinata a liberarmi dell’ego a ogni costo, partendo dall’aumentare quotidianamente la durata e il numero d'invio dei pensieri retti.

È successo qualcosa di magico: spesso il telefono suonava il gong dei pensieri retti senza che io lo avessi impostato. Ho realizzato che per un coltivare niente accade per caso. È stato il Maestro che mi ha ricordato di inviare più spesso pensieri retti. Dopo averli rafforzati il mio modo di ragionare è diventato più chiaro. Mi è stato più facile catturare tutte le nozioni non rette. Non appena emergeva l’ego, lo catturavo ammettendo di aver sbagliato e che non avrei dovuto avere simili pensieri non retti, e lo eliminavo con i pensieri retti.

Mi sono anche scusata con i praticanti con i quali ho avuto conflitti in precedenza, condividendo con loro la mia esperienza di coltivazione e ho ammesso che molti problemi erano causati dal mio attaccamento all’ego. Ho invitato i praticanti a indicarmi gli attaccamenti direttamente quando li identificavano, affinché potessi eliminarli subito. Abbiamo tutti condiviso le esperienze di coltivazione. Ho chiesto loro quale ritenevano fosse il metodo di comunicazione migliore e cosa li avesse messi a disagio in passato. Dopo una condivisione a cuore aperto ho sentito che le divergenze tra noi erano sparite. Mi hanno detto che spesso non capivano cosa stessi cercando di fare, e che era difficile per loro capire come e quando cooperare con me.

Ho realizzato che la cosa più importante è comunicare l’un l’altro quando di lavora a un progetto comune. Dobbiamo essere consapevoli dei progressi di ognuno e della situazione in qualunque momento. Così possiamo essere tutti sullo stesso piano.

Ho iniziato a condividere le mie idee con il mio gruppo e contemporaneamente ascoltare i loro suggerimenti in modo da trovare la soluzione migliore. Ho prestato più attenzione ai progressi degli altri dato loro una mano quando occorreva. Ci siamo aiutati reciprocamente nella coltivazione, dissolvendo i conflitti e correggendo gli errori tempestivamente.

Dopo aver fatto così, abbiamo potuto portare a termine i compiti che prima non riuscivamo a finire, i risultati sono stati migliori e l’ambiente è diventato più armonioso. Sono consapevole che tutte le cose sono state pianificate dal Maestro per la nostra coltivazione. Non è necessario che ci preoccupiamo troppo e non è possibile che una persona possa fare tutto. Dobbiamo solo seguire il cammino stabilito dal Maestro e cooperare tra di noi. Non è necessario occuparsi del lavoro di un'altra persona solo perché si è preoccupati del suo stato di coltivazione. Tutte le cose pianificate dal Maestro sono le migliori.

Cambiare i pensieri negativi e mantenere un atteggiamento positivo

Una volta, durante un incontro settimanale, un’amica praticante mi ha fatto notare che avevo troppi pensieri negativi e che si sentiva molto depressa ogni volta che condivideva con me. Ero sorpresa di scoprire che il mio pensiero causava un effetto così negativo ai praticanti. Ho iniziato a fare attenzione a ogni mio singolo pensiero per scavare in profondità, e ho trovato che spesso prendevo in considerazione le imperfezioni di qualunque cosa. I miei pensieri erano decisamente molto negativi, perché vedevo solo cose negative.

In passato mi lamentavo inconsciamente di tante cose, commentavo su mille problemi ma agli altri non piaceva ascoltare. Le mie osservazioni non erano d’aiuto per risolvere i problemi, ma spesso creavano ulteriori conflitti. Quindi ho adottato l’approccio di parlare meno e fare di più, fare bene i compiti a me assegnati. Ero riluttante a parlare, anche se vedevo che le cose sarebbero potute essere gestite meglio, sentivo che era difficile cambiare qualcosa e tutti lo facevano così, quindi perché dannarsi? Ho persino scartato l’intenzione di provarci in un altro modo.

Tuttavia, quando le cose erano fatte da altri, trovavo sempre un sacco di problemi. Una volta una praticante ha completato un lavoro e ha chiesto un mio parere, ma non ho detto niente perché ciò che avevo visto erano solo problemi e non sapevo cosa dire. Ho pensato di non dire niente per evitare conflitti, ma la praticante si è arrabbiata con me. Ha detto che avevo un’espressione di disapprovazione da quando ero entrata dentro la stanza, sembravo scontenta e insoddisfatta di tutto e lei era turbata nel vedermi così. Non ero consapevole di avere avuto un simile comportamento.

Una praticante mi ha casualmente scattato una foto e guardandola mi sono sorpresa molto: la persona nella foto era piena d’ansia, estremamente affaticata, senza un’espressione vivida negli occhi. Come poteva essere una persona che coltivava la Dafa? Agli inizi, quando ho ottenuto la Fa ero veramente felice: avevo il Maestro ed ero molto contenta, anche se non avevo compreso niente. Specialmente quando facevo una piccola cosa per gli altri sorridevo ampiamente tutto il giorno. Quando e come sono diventata una persona del genere?! Dopo così tanti anni di coltivazione, perché sono diventata sempre più scontenta, con sempre più nozioni umane, perdendo la sensazione di coltivare con il cuore che avevo all’inizio?

La coltivazione nella Dafa è la coltivazione di Verità-Compassione-Tolleranza e controllarci in base alla Fa. Sono sempre stata attaccata al fare le cose perfettamente, al fare le cose piuttosto che coltivare me stessa in base alla Fa, preoccupata troppo di non essere in grado di salvare esseri senzienti se non facevo le cose perfettamente.

In realtà tutte queste sono le mie nozioni umane. Tutto è fatto dal Maestro. Quello che dobbiamo fare è seguire i requisiti della Fa. Se non facciamo bene questa volta, allora possiamo fare bene la prossima. Devo fare uno sforzo per controllare ogni mia singola nozione, mantenendo un atteggiamento positivo e guardando alla parte positiva dell'operato degli amici praticanti. Finché ci assumiamo la responsabilità delle mancanze e risolviamo i problemi che notiamo, allora potremo vedere miglioramenti ogni giorno.

Ciò che faccio è quasi uguale a prima, ma ora la mentalità è cambiata. Non sono attaccata a chi ha ragione e a chi ha torto. Posso accettare le critiche, anche se gli errori non stati commessi da me. Niente è casuale. Se c’è qualcosa che non è stata fatta bene, la farò bene la prossima volta. Il mio pensiero è più semplice e ho abbandonato molti attaccamenti. Di conseguenza,le cose vanno meglio.

Spesso mi sono sentita scontenta degli altri e li ho giudicati. In realtà erano stati toccati i miei attaccamenti. Una volta che gli attaccamenti sono rimossi, non sono più disturbata. La coltivazione è una faccenda personale, solo guardandoci dentro e cambiando noi stessi i problemi possono essere risolti veramente.

Essendo stata in un progetto per un tempo molto lungo ho capito che la chiave per il successo non è la capacità individuale. Ovviamente la capacità individuale è importante, ma non è decisiva. Il vero fattore chiave è di formare un corpo unico con un cuore aperto a condividere tra praticanti. Non è davvero facile per una persona come me che viene dalla Cina continentale.

Come dice il Maestro, gli occidentali, anche se si sono appena conosciuti, possono parlarsi di qualunque cosa, compresi argomenti familiari o privati. Tuttavia, io sono cresciuta in Cina e sin dall’infanzia sono stata educata secondo il proverbio cinese: “astieniti dal danneggiare altri, ma proteggiti da chi vuole danneggiare te”. Dopo cinque anni in Francia ho gradualmente realizzato che il mio pensiero era diverso da quello dei francesi. Il pensiero di auto protezione era molto forte e difficile per me da individuare. Infatti, ogni parola che dicevo e ogni pensiero che avevo derivava da questa forte mentalità di auto-protezione.

La manifestazione di questa auto-protezione dava agli altri l'impressione che non fossi sincera e che non mi importasse degli altri. Gli altri non sanno cosa sto pensando e potrebbero credere che non abbia voglia di condividere apertamente. Le vecchie forze possono facilmente approfittarsi di questo e creare un divario tra me e gli altri praticanti. Quando ho trovato questo attaccamento ben radicato, ho inviato pensieri retti per lungo tempo, ma senza effetti evidenti. Sebbene fossi stata in grado di identificare questo attaccamento, ricadevo nuovamente nell’auto-protezione quando succedeva qualcosa. Sembrava che non ci fossero miglioramenti e mi sentivo depressa.

Il Maestro ha detto:

“Coloro che vengono fuori dal Paese del Partito malvagio sono altamente auto-protettivi e hanno un forte desiderio di dire la loro opinione su determinate questioni, mentre le persone nel resto del mondo non sono così”. (Insegnamento della Fa durante la Giornata Mondiale della Falun Dafa).

Alla conferenza sono scoppiata in lacrime, ho silenziosamente fatto voto al Maestro che entro l’anno avrei rimosso la mentalità di auto protezione.

Ogni volta che invio pensieri retti, faccio molta attenzione a ogni mio singolo pensiero e controllo se sono stata auto-protettiva o egoista, e lo rimuovo subito. Lentamente questo attaccamento è diventato sempre più debole. Ho iniziato a condividere con gli amici praticanti senza riserve e ho ottenuto la loro fiducia.

Quasi ogni anno negli spettacoli di Shen Yun c’è una storia del “Viaggio in Occidente”, e alcuni praticanti scherzano dicendo che la loro esperienza di lavorare nei progetti della Dafa è simile al loro viaggio in occidente.

C’erano un capogruppo, il monaco Tang, in apparenza con limitate capacità, un membro del gruppo, il Re Scimmia, con abilità individuali molto forti, Pigsy, che ha molti attaccamenti, e il monaco Sandy, che è molto volenteroso e di poche parole. Analogamente, i praticanti stanno facendo tutte le cose per salvare esseri senzienti, sono un corpo unico. Non importa se siamo coinvolti nello stesso progetto o in progetti diversi, stiamo camminando tutti sul sentiero della rettifica della Fa. Ci sono praticanti con grandi capacità, ci sono praticanti volenterosi e ci sono altri con molti attaccamenti. Ma siamo tutti discepoli della Dafa, abbiamo le nostre responsabilità, siamo tutti nel labirinto del mondo umano e non possiamo vedere le nostre capacità. Però siamo tutti discepoli della Dafa, con delle responsabilità sulle nostre spalle. Viviamo nell'illusione di questo mondo umano e non possiamo vedere le nostre vere abilità, ma possiamo lavorare tutti vicino per aiutare il Maestro nella rettifica della Fa e aiutarci a vicenda nella coltivazione.

Per così tanti anni, in questo mondo secolare, la coltivazione vuol dire in realtà purificare il nostro pensiero, usando la saggezza ottenuta dalla Fa per convalidare la Fa e salvare esseri senzienti. Spero che possiamo lavorare insieme e rimuovere le divergenze tra noi, formare un corpo unico, diventare compagni fraterni, essere diligenti e adempiere al nostro voto preistorico insieme.

Questa è la mia esperienza di coltivazione personale e il livello di comprensione è limitato. Per favore fatemi notare se c’è qualcosa di inappropriato con comprensione.

(Presentato alla conferenza europea della Fa 2017)