(Minghui.org) La Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania ha recentemente approvato la sua seconda risoluzione in tre anni per condannare il prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong e da altri prigionieri di coscienza detenuti.


La risoluzione 27 della Camera, approvata il 25 aprile 2017, incoraggia la comunità medica della Pennsylvania a contribuire a sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo alle immorali pratiche di trapianto di organi in Cina.

Una risoluzione simile della Camera, la 1052, era stata approvata l'8 ottobre 2014. Matthew Baker, leader della maggioranza e presidente della Commissione per la Salute della Camera e principale promotore di entrambe le risoluzioni, ha sostenuto che occorrono maggiori sforzi a livello nazionale e internazionale.

Udienza della Commissione per la Salute della Camera dell'8 febbraio 2017 per la Risoluzione 27

Ha affermato: “Sono orgoglioso dell'assemblea legislativa per aver approvato all'unanimità questa risoluzione. Ma a meno che la nostra Nazione e la comunità internazionale non si riuniscano per condannare questo crimine e per intraprendere azioni diplomatiche, così come per imporre sanzioni economiche alla Cina per fermare il prelievo di organi per profitto e l'uccisione di esseri umani, sospetto che questa orribile pratica continuerà ancora”.

Nuovo aggiornamento

Da quando nel 1999 è iniziata la soppressione del Falun Gong i praticanti in Cina sono stati sottoposti all'arresto, alla detenzione, all'imprigionamento, al lavaggio del cervello e alla tortura.

Nel 2006 due fonti hanno pubblicamente testimoniato che in Cina veniva attuata la pratica del prelievo di organi dai praticanti del Falun Gong ancora in vita. Alcuni mesi dopo David Matas, avvocato internazionale per i diritti umani, e David Kilgour, ex segretario di Stato canadese per l'Asia-Pacifico, hanno pubblicato un rapporto che documentava le loro conclusioni. Da allora sono state raccolte una grande quantità di prove che confermano il verificarsi del prelievo forzato di organi in Cina.

La dottoressa Ann Corson di Philadelphia ha spiegato che da quando nel 2014 la Pennsylvania ha approvato la risoluzione del Parlamento n.1052 sono state rese disponibili nuove prove. Per esempio nel marzo 2016 l'associazione Medici contro il prelievo forzato di organi (DAFOH) ha pubblicato un rapporto in cui ha indicato che il numero stimato degli effettivi trapianti effettuati in Cina superava di gran lunga il numero dichiarato dal governo cinese.

Nel giugno 2016 Ethan Gutmann, un premiato giornalista e investigatore per i diritti umani, ha pubblicato insieme a Matas e Kilgour un rapporto investigativo aggiornato con dati raccolti direttamente da fonti cinesi. Il documento mostra che in Cina sono stati effettuati da 60.000 a 1.100.000 trapianti all'anno, molti di più dei 10.000 all'anno dichiarati dal governo cinese.


La loro rapporto contiene indagini approfondite e indipendenti sugli articoli dei media, sulla propaganda ufficiale, sulle riviste mediche, sui siti ospedalieri, nonché sui siti web archiviati che sono stati soppressi. La loro analisi dei dati ha concluso che dal 1999 a oggi sono stati effettuati in Cina fino a un milione e mezzo di trapianti e che la maggior parte delle vittime sono praticanti del Falun Gong.

Nell'agosto 2016 un rapporto intitolato “Prove concrete e irrefutabili”, pubblicato dall'Organizzazione mondiale per indagare sulla persecuzione del Falun Gong (WOIPFG), riassume le prove raccolte dall'organizzazione negli ultimi dieci anni. Sulla base di indagini compiute su 865 ospedali cinesi, 9.500 chirurghi e oltre 2.000 conversazioni telefoniche registrate, il rapporto ha confermato l'entità e la gravità di questa atrocità autorizzata dallo Stato cinese.

Numerosi articoli sull'argomento sono disponibili anche in diverse riviste scientifiche specializzate. Nel settembre del 2016 l'American Journal of Transplantation ha pubblicato l'articolo “Medicina dei trapianti in Cina: Rimane la necessità di trasparenza e di indagine internazionale”. Nel febbraio 2017 la BMC Medical Ethics ha pubblicato un articolo intitolato “Violazioni dei diritti umani nella pratica di reperimento degli organi in Cina”, che ha evidenziato la pratica illegale e immorale nel Paese asiatico.

Sebbene nel gennaio del 2015 il governo cinese abbia annunciato che non stava più prelevando gli organi dai prigionieri giustiziati, la dottoressa Corson ha dichiarato: “Un rapporto pubblicato nel gennaio 2017 dalla WOIPFG, riferito a un'indagine effettuata tra il gennaio 2015 e il giugno 2016 su 169 ospedali cinesi, indica che il prelievo forzato di organi in Cina sta ancora continuando”.

La strage deve fermarsi

Alcuni praticanti del Falun Gong testimoniano all'udienza della Commissione per la Salute della Camera l'8 febbraio 2017

Per queste ragioni Matthew Baker ha dichiarato che la risoluzione approvata nel 2014 dovrebbe essere aggiornata al fine di includere le più recenti informazioni statistiche, per allertare il pubblico su “questa questione molto importante”.

Poiché Baker è sempre stato un difensore dei diritti umani e della santità della vita, nonché un sostenitore della libertà religiosa e della libertà in generale, per lui l'aver proposto queste risoluzioni non è l'effetto di un capriccio. In particolare ha dichiarato: “Le terribili atrocità associate al prelievo di organi umani a scopo di lucro in Cina, con molte migliaia di persone che muoiono a causa della prigionia e della persecuzione di un particolare gruppo pacifico di individui, devono essere esposte. Speriamo che le nostre Nazioni, come pure le Nazioni Unite, intraprendano delle azioni per condannare e sanzionare la Cina per le sue azioni criminali”.

Sebbene questo crimine stia avvenendo in Cina, Baker ha detto che ha un significato universale. Ha affermato: “Quello di rispettare la vita umana, di esporre il male e di perseguire la giustizia dovrebbe essere una preoccupazione di tutte le persone civilizzate...”.

A tal fine avrebbe piacere che il Presidente e il Congresso degli Stati Uniti e le Nazioni Unite “divengano pienamente consapevoli di queste atrocità e agiscano per condannare e sanzionare queste pratiche e queste uccisioni che hanno luogo in Cina”. Ha aggiunto: “Poiché in passato la nostra Nazione ha intrapreso azioni contro altri Paesi riguardo a violazioni dei diritti umani, persecuzioni religiose, genocidi e altri atti di natura efferata, la risoluzione ordina che una copia venga inviata alla nostra delegazione del Congresso, così come ad altri organi a livello federale”.

Baker ha detto che lui e altri membri del Comitato per la Salute e della Camera sono rimasti inorriditi quando hanno appreso per la prima volta che “una tale malvagità stava verificandosi in Cina”. Queste risoluzioni sono state necessarie perché “i cittadini cinesi devono sapere che ci stiamo preoccupando e che vorremmo vedere cessare questa brutalità”.

La Pennsylvania non è l'unico Stato ad approvare una risoluzione di questo tipo. Il 25 aprile 2017 la Camera dei Rappresentanti del Missouri ha approvato simultaneamente la risoluzione n.7, condannando il prelievo forzato di organi dai praticanti del Falun Gong e da altri prigionieri di coscienza, e sollecitando ulteriori azioni per fermare queste atrocità.

Baker ha affermato: “Il male è veramente fiorente quando le persone buone non fanno niente per denunciarlo; lo stesso si può dire che il male prospera anche quando le buone Nazioni civilizzate non intraprendono alcuna azione”.