(Minghui.org) Una residente della contea di Pucheng è stata condannata a 2 anni di carcere per aver chiarito la verità sul Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
Il 28 ottobre del 2016 la signora Yin Shengmei è stata arrestata illegalmente dopo essere stata denunciata per aver detto ad una giovane donna di ricordare che il Falun Gong è buono. La polizia ha fatto irruzione in casa sua quattro giorni dopo e confiscato i suoi libri, i materiali del Falun Gong, un lettore mp3, un flash drive e altri oggetti di valore.
È stata posta agli arresti domiciliari dopo essere stata carcerata presso il centro di detenzione Wuyishan per sette giorni.
La procura locale ha inviato alcune persone a parlare con lei, ma la donna ha continuato a ribadire che non aveva infranto alcuna legge praticando e diffondendo informazioni sul Falun Gong. Li ha inoltre esortati a sostenere la giustizia.
Un funzionario ha ammesso: “Se non ti inviamo in galera, andremo in prigione noi. Stiamo soltanto eseguendo gli ordini.”
Il 9 gennaio 2017 la signora Yin è stata processata e riportata in custodia il 16 maggio. La polizia aveva intenzione di mandarla direttamente al centro di detenzione locale, ma hanno dovuto portarla a casa sua in quanto mostrava segni di pressione sanguigna alta.
Il giorno successivo la corte della contea di Pucheng ha pronunciato un verdetto contro di lei: una condanna a 2 anni di carcere e l’ordine di essere sottoposta ad un' altra valutazione medica.
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Categoria: Resoconti della persecuzione