(Minghui.org) Il 24 settembre si è svolta in Cina la Festa di Metà Autunno del 2018. Conosciuta anche come la Festa della Luna, è una ricorrenza ampiamente celebrata nel Paese, durante la quale molte famiglie si riuniscono. Tuttavia, a causa della persecuzione in atto dal 1999, per gli innumerevoli praticanti del Falun Gong locali questa è stata la 20° Festa di Metà Autunno trascorsa nella sofferenza.

Oltre a non poter praticare liberamente la loro disciplina di meditazione, molti praticanti continuano a essere arrestati, detenuti illegalmente e torturati per la loro fede. Ad esempio, a una donna dell'Hebei era stato dato un ultimatum per rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, ma poiché si è rifiutata le autorità l'hanno arrestata, e da allora si trova in detenzione.

Il mese di settembre ha visto anche la polizia condurre arresti di massa di praticanti del Falun Gong con lo scopo di soddisfare la quota stabilita nel giro di vite attuato dal regime comunista cinese sulle “attività criminali”. Alla stesura dell'articolo risultano arrestati 271 praticanti, 165 dei quali sono ancora reclusi e 159 sono stati molestati. Tra questi c'erano molti anziani, tra cui un novantunenne. Durante l'arresto e/o la detenzione successiva hanno subito vari abusi – come il prelievo di sangue senza il loro consenso o alcuna motivazione. La polizia ha anche estorto a 11 di loro un totale complessivo di 34.846 yuan (circa 4.900 euro).

Gli arresti e i maltrattamenti si sono verificati in 26 tra province e municipalità amministrate centralmente. Il maggior numero di catture è avvenuto nello Shandong (94), seguito da Jilin (35), Hebei (22) e Liaoning (18). Il maggior numero di casi di molestie si è verificato nello Sichuan (30), seguito da Shandong (21), Hebei (19) e Jilin (14).

Inoltre, sempre a settembre, 77 praticanti sono stati anche condannati al carcere e multati, per un totale complessivo di 220.000 yuan (circa 28.000 euro).

Sotto, sono riportati alcuni casi:

Dopo l'ultimatum per rinunciare alla sua fede, donna fa sciopero della fame per protestare contro il successivo arresto

Il 19 settembre 2018, dopo l'arresto, Yang Lin ha tenuto uno sciopero della fame per più di dieci giorni presso il centro di lavaggio del cervello nell'Hebei. È stato riferito che recentemente aveva ricominciato a mangiare, ma è ignoto quali siano le sue condizioni fisiche e se sia stata alimentata forzatamente.

La donna, quarantenne, è una dipendente di una compagnia elettrica a Shijiazhuang, nell'Hebei. Dal marzo 2018 gli agenti dell'Ufficio 610 e del comitato locale di quartiere hanno cercato di costringerla a rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista dal 1999.

Gli agenti hanno anche fatto pressione sul suo supervisore al lavoro, che il 13 agosto le ha dato un ultimatum di due giorni per rinunciare alla sua fede, minacciandola che in caso contrario avrebbe dovuto pagarne le conseguenze. e che era una dei due praticanti della compagnia statale di Xinhua, che le autorità stavano prendendo di mira. La donna ha replicato che non avrebbe mai rinunciato alla sua fede ed ha cercato di spiegare all'uomo i fatti relativi alla persecuzione del Falun Gong da parte del regime comunista, ma lui ha ribadito che la compagnia era sotto forte pressione da parte dei superiori.

Il 19 settembre 2018, un mese dopo, tre agenti in borghese sono andati a prelevarla nel suo posto di lavoro e l'hanno portata al centro di lavaggio del cervello dell'Hebei, dove da allora è detenuta.

Dieci praticanti arrestati in otto giorni

Nel settembre 2018 almeno dieci praticanti del Falun Gong di Zhaoyuan, nello Shandong, sono stati arrestati nel corso di otto giorni.

Il 4 settembre Wang Xinrong e Sun Yaoxiang di Zhangxing sono stati arrestati e detenuti nel centro di detenzione di Yantai. La casa di Sun è stata poi saccheggiata e nello stesso giorno anche Wang Xuefen di Jinling è stata arrestata e messa per quindici giorni in detenzione amministrativa.

Il 6 settembre le tre praticanti Liu Shumin di Jinling, Yan Xuefen di Biguo e Zhang Shuping di Beiguanxi sono state arrestate.

L'8 settembre Jiang Qingzhi è stata arrestata nella sua fattoria di maiali dagli agenti, che prima le hanno saccheggiato l'abitazione e poi l'hanno richiusa nel centro di detenzione di Yantai. Quando il 17 settembre la famiglia ha chiesto il rilascio, la polizia ha detto loro che avevano presentato il suo caso alla Procura.

Intorno a mezzogiorno dell'8 settembre la praticante settantatreenne Liu Shuqin è stata prima molestata dai poliziotti e poi portata con la forza alla centrale, dove le hanno prelevato un campione di sangue,le impronte digitali e l'hanno fotografata. Ha infine dovuto pagare 2.000 yuan (circa 254 euro) per essere rilasciata su cauzione.

L'11 settembre Li Wende e Song Jianwen di Linglong sono stati arrestati e le loro case sono state saccheggiate.

I praticanti anziani non sono esenti

Alle due del pomeriggio del 15 settembre 2018 l'ottantunenne Li Peigao di Kunming, nello Yunnan, è stato arrestato dopo essere stato segnalato per aver distribuito materiale informativo sul Falun Gong. Successivamente la polizia l'ha portato a casa e ha confiscato i suoi libri del Falun Gong. Il praticante è stato poi rilasciato il giorno dopo verso l'una di mattina, ma tre giorni dopo i poliziotti sono ritornati nella sua residenza a molestarlo.

Il novantunenne Yu Jiachuan di Qinhuangdao, nello Shandong, era in casa quando il 25 luglio 2018 due agenti della Stazione di Polizia di Haiyang sono andati a importunarlo chiedendogli se praticava ancora il Falun Gong. Dopo che il figlio, che era presente, ha risposto che non aveva mai visto suo padre fare gli esercizi del Falun Gong, la polizia prima di andarsene ha scattato al nonagenario una foto senza spiegarne il motivo.

Li e Yu non sono gli unici anziani presi di mira per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong. Più di due dozzine tra i praticanti recentemente arrestati o molestati hanno più di settant'anni.

Praticanti abusati sotto custodia

Mu Junkui e Zhang Yumei sono praticanti del Falun Gong di Changchun, nel Jilin. Poco dopo le otto di mattina del 7 settembre 2018 Mu e la sua impiegata Zhang sono stati arrestati mentre andavano al lavoro.

Alla stazione di polizia He Wei, capo della Divisione di sicurezza interna di Kuancheng, ha ferocemente colpito Mu alla testa e al viso. Poi, durante un esame fisico, l'ufficiale di polizia Yang Guang l'ha picchiato e ammanettato così strettamente che i suoi polsi si sono gonfiati. Yang ha anche schiaffeggiato diverse volte Zhang e urlato: “Sono Yang Guang. Denunciami se hai coraggio!”.

Prelievo forzato di campioni di sangue

Alcuni praticanti sono stati costretti a sottoporsi a prelievi di campioni di sangue senza alcuna motivazione. Quando il 3 settembre 2018 la quarantenne Li Fei, di Tianjin, stava andando a lavorare, un poliziotto l'ha fermata vicino a casa, e dopo aver verificato la sua identità, l'ha costretta a salire su un furgone. Giunti alla Stazione di Polizia di Banchang, prima di interrogarla un ufficiale ha ordinato che le fossero prelevati un campione di sangue e le impronte digitali. Quando la donna ha fatto resistenza, degli agenti hanno provato diverse volte a ottenerli con la forza, ma senza successo. Alla fine l'hanno portata in un'altra stanza, dove mentre due ufficiali le trattenevano le braccia e un altro in borghese le teneva le gambe abbassate, un dottore le ha estratto cinque fiale di sangue. In seguito, anche se la donna si sentiva debole e in preda alle vertigini, gliene hanno prelevata un'altra.

Padre arrestato dopo che la figlia si è iscritta al concorso canoro per NTDTV

Sembra che siano stati eseguiti diversi arresti per impedire ai praticanti di essere coinvolti in attività all'estero. Ad esempio Song Sijuan, figlia del praticante del Falun Gong Song Xiandong della Mongolia Interna, a luglio 2018 si era iscritta telefonicamente al “7° Concorso canoro internazionale cinese” presentato da NTD Television, una stazione di New York nota per trasmettere notizie non censurate sulla Cina, incluse quelle sulla persecuzione del Falun Gong.

Poiché Song è stata accettata per prendere parte alla competizione del 26 settembre, doveva volare a New York per parteciparvi. Tuttavia il giorno prima della sua partenza i poliziotti di Chifeng hanno fatto irruzione nella casa dei suoi genitori e arrestato suo padre, mentre la giovane e la madre non erano presenti. Gli agenti sono inoltre andati presso l'abitazione di Song e confiscato i suoi documenti di viaggio per l'estero, dopodiché la polizia ha mobilitato un gran numero di unità per rintracciare le due donne.

La polizia taglia l'elettricità alla casa di un praticante

Il 10 settembre Li Zhenlian della città di Taian, nello Shandong, è stata molestata dalla polizia. Poiché la mattina gli agenti sono andati a cercarla e Li non ha risposto alla porta, il pomeriggio un ufficiale le ha tagliato la corrente ed è rimasto tutta la notte a sorvegliarla all'interno di un veicolo parcheggiato nei paraggi.

Tuttavia dopo che l'elettricista chiamato da Li ha ricollegato i cavi, l'ufficiale ha nuovamente interrotto l'alimentazione. Quando poi il tecnico ha detto alla donna che il pannello elettrico era stato danneggiato, lei dalla finestra ha minacciato i poliziotti dicendo che avrebbe intrapreso un'azione legale contro di loro. Gli agenti allora hanno ripristinato l'elettricità e le hanno inviato da firmare un avviso di rilascio in libertà vigilata, ma poiché lei ha rifiutato di firmare, hanno chiesto a qualcuno dell'ufficio del comitato di quartiere di farlo al posto suo.

La polizia compie un viaggio di 1.600 miglia per molestare un praticante

Il 18 settembre, sei giorni prima della Festa di Metà Autunno, due agenti di polizia hanno percorso più di 2.600 chilometri per importunare la praticante Wang Xiangling di Guiyang, nel Guizhou. I poliziotti provenivano dalla sua città natale di Chifeng, nella Mongolia Interna, dove era stata più volte arrestata per la pratica del Falun Gong. Anche se sperava che trasferendosi a Guizhou era più sicura, gli agenti l'hanno inseguita fino lì per girare un videoclip su di lei, dicendo che era richiesto dai superiori per verificare la sua posizione e le sue condizioni.

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