(Minghui.org) Nel carcere femminile di Gansu le praticanti del Falun Gong che rifiutano di rinunciare al loro credo subiscono pesanti torture: vengono picchiate, private del sonno e costrette a rimanere in piedi per lunghi periodi.

Xu Liying, un’insegnante in pensione di settant’anni, per oltre sei mesi è stata costretta a rimanere accovacciata per molto tempo, le è stato limitato l’uso del bagno e le hanno ordinato di scrivere i “rapporti di pensiero”.

Wang Ruilin, sessant’uno anni, è un’operaia in pensione e nel 2013 è stata incarcerata e poi rilasciata. Il 28 luglio 2017 si è recata a fare visita ad un’amica praticante, Zhang Jianhua ed in quell’occasione è stata arrestata e portata nel centro di detenzione n. 1 di Lanzhou e condannata a cinque anni di prigione. Siccome ha rifiutato discrivere un rapporto e di rinunciare al suo credo è stata torturata.

Zhang Jianhua è stata inviata nella stessa prigione.

La guardia Sun Liwei ha istigato altre detenute ad umiliare le praticanti ordinando loro di maledire il Falun Gong ed il suo fondatore, scrivendo il suo nome sui sedili dei gabinetti. Alle praticanti hanno inoltre limitato l’uso del bagno e sono state costrette a guardare video di diffamazione del Falun Gong e del suo fondatore e di scrivere i “rapporti di pensiero”; se le guardie non approvavano quello che scrivevano, le donne venivano picchiate, insultate e torturate.

Per informazioni di contatto (in cinese) sui responsabili, consultare il seguente link.