(Minghui.org) Il 21 novembre 2018 Cheng Quanying, una praticante del Falun Gong di sessantanove anni della città di Jinzhong, è stata processata nel tribunale della contea di Taigu. Nonostante la buona difesa del suo avvocato, la corte l’ha condannata a sette anni di carcere per via della sua fede. Cheng ha rifiutato di accettare il verdetto e ha dichiarato che avrebbe fatto appello al Tribunale Intermedio della città di Jinzhong.

Condannata nel 2018 dal tribunale della contea di Taigu

Per aiutare le persone a capire che il Falun Gong viene perseguitato ingiustamente, Cheng spiegava i principi della pratica spirituale. Il 19 luglio 2018 mentre stava parlando del Falun Gong con alcune persone del villaggio di Beiguo, nella cittadina di Shuixiu, è stata segnalata e per questo è stata arrestata e la sua abitazione saccheggiata dalla polizia.

È stata ufficialmente arrestata il primo agosto e tenuta in detenzione nel carcere della città di Jinzhong. Gao, un ufficiale della stazione di polizia che prendeva ordini da Li Yusheng, capo della divisione di sicurezza interna della contea di Taigu, ha presentato il caso alla Procura della contea di Taigu l'11 ottobre. Due giorni dopo il caso di Cheng è stato consegnato al Tribunale della contea di Taigu dal procuratore.

Cheng è stata processata il 21 novembre e condannata a sette anni di prigione.

Precedentemente arrestata e condannata per aver parlato del Falun Gong nel 2007

Cheng era già stata precedentemente condannata a sei anni di prigione per la sua fede nei principi del Falun Gong di Verità,Compassione e Tolleranza.

Il 20 ottobre del 2007 era stata arrestata illegalmente mentre stava parlando del Falun Gong con delle persone e in seguito condannata a sei anni di prigione. Nella prigione femminile della provincia di Shanxi, è stata violentata e ridotta in condizioni critiche; le è stata concessa la libertà su referto medico nel 2009, ma è stata poi nuovamente arrestata e incarcerata nell'agosto del 2010. L'arresto e la detenzione hanno aggravato le sue malattie, portandole la pressione sanguigna a livelli talmente elevati da mettere in pericolo la sua vita.

Quando è tornata a casa dopo la scarcerazione, il 15 gennaio del 2013 gli agenti del dipartimento di polizia della contea di Taigu e della stazione di polizia della città di Mingxing hanno usato ogni scusa per molestarla. Quando la sua famiglia ha ricordato agli ufficiali che lei era libera, Yang Lijuan, un ufficiale di polizia locale, ha risposto: "Quando si tratta di praticanti del Falun Gong, non smettiamo di molestarli anche se sono liberi".

A mezzogiorno del 19 novembre 2013 tre agenti dell'Ufficio 610 e due agenti del dipartimento di polizia, tutti della contea di Taigu, si sono introdotti nella casa di Cheng per far firmare dei documenti a lei e i suoi figli, fingendo di aiutarla a riceve un rimborso e a trovare un lavoro. Dopo aver fallito nel farli firmare, il capo dell'Ufficio 610 ha confiscato otto libri del Falun Gong.

Condividere la verità sul Falun Gong

In passato Cheng soffriva di molti problemi di salute. In cerca di cure si era fatta visitare da molti medici, ma nessuno era riuscito a diagnosticare la causa delle sue malattie, alcuni medici pensavano si trattasse di antrace, altri che fosse febbre puerperale: per sopravvivere doveva prendere medicine ogni giorno.

Poco tempo dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong, tutte le sue malattie sono scomparse. Poiché si sentiva ringiovanita e sollevata, ha cominciato a dire a tutti quelli che conosceva: "La Falun Dafa è buona!" Voleva che gli altri condividessero la sua felicità e beneficiassero anche loro della pratica.

Partecipanti alla persecuzione della signora Cheng:

Stazione di polizia del distretto di Shuixiu: + 86-354-6324111

Gao (高), agente di polizia: + 86-18735428234

Yang Shen (杨深), giudice, responsabile del caso: + 86-354-3528312