(Minghui.org) Saluti, Maestro! Saluti, amici praticanti!

Nell'ottobre 2012 la polizia locale mi ha arrestata per ordine dell'Ufficio 610 e mi ha mandata prima in un centro di detenzione, e successivamente in un centro per il lavaggio del cervello.

A quel tempo praticavo il Falun Gong da soli tre anni, e non avevo una profonda comprensione dei principi della Fa. L'alimentazione forzata, le scosse elettriche e altre torture erano così brutali che mi sono presto arresa.

Quando ho realizzato cosa avevo fatto, il rimpianto e il dolore sono stati indescrivibili. Ma mi sono rialzata e sono riuscita a riprendere il mio percorso di coltivazione.

Il Maestro ha detto:

“Non dimenticate, voi siete discepoli della Dafa nel periodo di rettifica della Fa! Siete venuti qui per convalidare la Fa! La coltivazione è difficile e il male è ancora più malvagio mentre state convalidando la Fa; coloro che riescono a superare la prova saranno certamente i Re di esseri senzienti.” (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa dell’area metropolitana di New York - Insegnamento della Fa nelle conferenze III)

Vorrei condividere con voi come mi sono rimessa in piedi come discepolo della Dafa, apertamente e con onestà, e come ho svolto un ruolo di primo piano nel centro di detenzione dopo un recente arresto.

Meditazione a gambe incrociate

Dopo essere stata arrestata, sono stata interrogata durante la notte ma non ho detto nulla. Il giorno successivo mi hanno portata in un centro di detenzione. Nel momento in cui siamo arrivati, ho gridato: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”. Poi mi sono messa nel posto più visibile del centro di detenzione per fare gli esercizi.

Le guardie effettuavano un giro di ricognizione della prigione tre volte al giorno: al mattino, a mezzogiorno e nel pomeriggio. Li ho ignorati e ho fatto gli esercizi ogni volta che volevo. Quando sono arrivate le sentinelle ho esclamato: “La Falun Dafa è buona! Verità, Compassione e Tolleranza sono buone!”. Inizialmente correvano subito verso di me, ma con il passare del tempo venivano da me solo dopo che avevo smesso di gridare.

Un ufficiale mi ha detto di seguirlo nel suo ufficio. Quando sono arrivata lì, lei mi ha detto di sedermi su un piccolo sgabello, che a volte era usato come dispositivo di tortura, data la sua piccola dimensione e altezza. Prima di sedermi sopra, ho messo più sgabelli uno sopra l'altro così che l’altezza fosse quella di una sedia normale.

Mi ha detto: “Dovresti seguire un po’ di più le regole”.

Ho risposto: “Io pratico Verità, Compassione e Tolleranza per essere una brava persona. Ascolto solo il Maestro Li”.

“Se questo è vero, quando tornerà la responsabile, la signora Zeng, non ne sarà affatto contenta”, ha detto. Anche le altre detenute mi avevano avvertito che, quando Zeng sarebbe rientrata dalle vacanze, non avrebbe mai tollerato che io facessi gli esercizi o gridassi come stavo facendo.

Un giorno tutte noi detenute siamo state raggruppate in un'area aperta per l'ispezione. All'improvviso il cancello d'acciaio si è aperto bruscamente. Qualcuno ha sussurrato: “La responsabile Zeng è qui”. Tutti sono rimasti in silenzio.

Ero seduta con le altre detenute, mi sono raddrizzata e ho alzato una mano per inviare pensieri retti. La mia espressione era naturale e calma, mentre il mio cuore era pieno di compassione.

La responsabile Zeng non ha detto una parola. Dopo che ho finito di inviare i pensieri retti, mi ha detto di seguirla nel suo ufficio.

Quando sono entrata nel suo ufficio ha messo un piede sulla sedia di fronte a lei e mi ha detto di sedermi su un piccolo sgabello.

“Posso sedermi sulla sedia?”, ho chiesto, guardando il suo piede. “Oppure, posso mettermi per terra e fare gli esercizi?”.

Ci ha pensato un po' e alla fine ha detto: “Vai avanti allora, fammi vedere come fai gli esercizi”.

Vedendomi seduta lì nella posizione del loto con entrambe le gambe incrociate, parlava sottovoce, come se stesse parlando da sola: “Ho sentito parlare di te: hai quasi messo sottosopra questa divisione del centro di detenzione. Ma sai cosa ho pensato io quando ti ho vista un momento fa?” Il suo tono duro fino a pochi istanti prima è improvvisamente cambiato: “Dignitosa, aggraziata e nobile”.

Poi mi ha detto di recitare le frasi ad alta voce non solo nella nostra divisione, ma anche nell'area comune, in modo che anche le altre divisioni potessero sentirle. Dopodiché, ogni volta che lei era in servizio, apriva il cancello, permettendomi di gridare nell'area comune condivisa con le altre sezioni. Non l'ho delusa e ho continuato a ripetere: “La Falun Dafa è fantastica!”.

Poi mi hanno spostata in un'altra divisione, dove le cose erano leggermente diverse. Li c'era una che voleva sempre che la gente la chiamasse “Sua Maestà”.

“E tu, che ne dici?”, mi ha chiesto la guardia.

Ho risposto: “Io vorrei essere una regina”.

Quando “Sua Maestà” ha espresso il suo disappunto le ho proposto una sfida a braccio di ferro. Quando ha visto le mie braccia magre ovviamente ha accettato.

Sorprendentemente ho battuto otto o nove persone di fila. Così mi ha detto: “Congratulazioni, adesso sei ufficialmente la regina!”.

Un'oca selvatica solitaria

Ero la responsabile dei dipinti sui muri. Una volta ho disegnato un gigantesco fiore di colza e molte persone mi hanno detto che era bello. “Quest'immagine mi tira su”, ha detto una di loro. “Il mio dolore svanisce solo a guardarla”.

Un'altra volta, ho disegnato nove oche selvatiche che volavano in quattro gruppi. Ming Ming, che mi ha accompagnato quando ho realizzato i disegni, era già una mia cara amica. Quando ha visto l'ultima oca tutta da sola, mi ha chiesto: “Perché non è insieme ai suoi amici?”.

Non molto tempo dopo la responsabile Zeng ha annunciato che nove detenute sarebbero state trasferite in altre quattro divisioni. Soltanto Ming Ming sarebbe andata da sola in una divisione di cui non avevamo sentito parlare molto fino ad allora.

“Sono io l'oca solitaria”, ha pianto. “Tu me lo avevi già predetto con il disegno”.

Alcuni giorni dopo è apparsa di nuovo davanti a me, tutta felice. La nuova divisione a cui era stata assegnata si occupava della gestione degli “avanzi” e chiunque era assegnato ad essa, poteva muoversi liberamente; era il sogno di qualsiasi detenuta.

“Grazie per aver fatto di me l'ultima oca”, ha detto Ming Ming. “Se avrai bisogno del mio aiuto, non esitare a chiedermelo”.

In effetti, mi ha aiutato molto più in là, come spiegherò in seguito. Ero davvero grata per come il Maestro Li aveva predisposto tutto quello che era accaduto.

Trovare un avvocato

Ho iniziato a ricordarmi di numerosi articoli di Minghui in cui i praticanti detenuti avevano assunto degli avvocati. Non sapevo come funzionava la cosa, ma ho deciso di provarci. Ho pensato: “Almeno posso far sì che l'avvocato sappia del Falun Gong”.

Dato che sono stata detenuta illegalmente, ho deciso di assumere un avvocato in modo tale che potesse conoscere la verità sul Falun Gong. Ho pensato che avrebbe potuto gestire il mio caso gratuitamente. Inoltre sarebbe stato meglio se fosse stato un avvocato autorevole. Per ringraziarlo, gli avrei dato un dipinto.

In realtà ero consapevole che avrei potuto comunque assumere un avvocato gratuitamente. Quando la polizia mi ha arrestata ero in macchina con mio marito, e siamo stati arrestati entrambi. Ora anche lui era in un centro di detenzione. Mio figlio era troppo giovane per assumere un avvocato per me, e significava che dovevo farlo da sola.

Ma è stato più facile a dirsi che a farsi. Come può un detenuto assumere un avvocato gratuitamente? Ma io credevo nel Maestro. Il Maestro ha detto nello Zhuan Falun: “La coltivazione dipende da te, il gong dal maestro. È sufficiente che voi abbiate quel desiderio”.

Subito dopo aver preso questa decisione, una tossicodipendente mi ha chiesto: “Stai cercando un avvocato? Il mio è molto bravo. È un ex comandante di reggimento in pensione e in passato ha lavorato anche come giudice. Ora è un avvocato”.

“Questo potrebbe funzionare. Grazie mille per il consiglio”, le ho detto.

Mi ha dato il suo indirizzo e io gli ho scritto. Ho chiesto alla responsabile della divisione di inviarlo per me. La responsabile mi ha detto che stavo semplicemente sognando ad occhi aperti: “Come puoi credere a una tossicodipendente?”. Ma ho insistito affinché lei spedisse la lettera. Secondo le procedure, una lettera del genere non poteva essere spedita, ma lei lo ha fatto comunque per me.

Alcuni giorni dopo l'avvocato è venuto a trovarmi nel centro di detenzione. Durante la nostra conversazione ho capito che una volta era stato un comandante del reggimento e un giudice.

“La tua lettera mi ha davvero impressionato, quindi ho deciso di incontrarti”, ha detto. “Dato che il mio è un servizio premium, le mie tariffe sono un po' più alte di quelle degli altri avvocati. Ma non ti preoccupare. Prenderò il tuo caso gratuitamente”. Ha detto che l'avrebbe seguito attentamente per minimizzare le mie perdite.

Quando ho chiesto come avrei potuto ringraziarlo, ha detto che un dipinto fatto da me sarebbe stato sufficiente. Questo era esattamente quello che avevo sperato accadesse. Grazie, Maestro Li.

Molte persone nel centro di detenzione hanno presto saputo che avevo ingaggiato un avvocato gratuitamente.

La storia di Yu

Con le detenute della mia cella ci aiutavamo l’un l’altra al fine di mantenere una scorta costante giornaliera di generi di prima necessità. Quando altre detenute sono state portate nella nostra cella, ne sono state molto colpite. Dato che sin da subito si era creato un buon rapporto, è stato facile per me raccontare alle nuove arrivate del Falun Gong. Quando hanno sentito di come il Partito Comunista ha maltrattato così tante persone, per non parlare di come ha trattato i praticanti del Falun Gong, molte di loro hanno accettato di dimettersi da tutte le organizzazioni legate al Partito.

Una di loro era una sino-canadese. Ho recitato e scritto Lunyu per lei affinché lo copiasse e lo memorizzasse. Dopo alcuni giorni, mi ha detto che non soffriva più di ipermetropia. Mi ha detto che avrebbe continuato a praticare il Falun Gong una volta rientrata in Canada.

Yu, una tossicodipendente, mi ha chiesto di insegnarle il Falun Gong. Le ho detto che lo avrei fatto ma le ho anche chiesto se non avesse paura di impararlo lì, dato che eravamo in un centro di detenzione.

“No”, mi ha risposto, “la cosa non mi preoccupa, neanche se dovessero prolungare la mia detenzione per questo”.

Sono rimasta impressionata dal suo coraggio. “Essere un praticante del Falun Gong significa anche non assumere mai più droghe. Puoi farcela?” Non mi ha detto nulla e dopo è andata via.

Un pomeriggio è tornata da me tutta sorridente: “Pochi minuti fa, la responsabile della divisione è venuta da noi per farci uscire fuori a fumare. Mi sono rifiutata di farlo perché non volevo deludere il Maestro Li. Quindi la responsabile ha accesso una sigaretta e me l’ha passata. Ho provato a fumarla ed è stato orribile, l’ho subito buttata via.

Mi ha detto: “Ora so che il Falun Gong fa miracoli! Se posso smettere di fumare qui, potrò smettere di assumere stupefacenti una volta fuori”,.

Mi sono commossa fino alle lacrime dai suoi progressi e dal suo cuore puro.

Ho dato a Yu del materiale per chiarire la verità scritte di mio pugno. Lei si è seduta vicino a me mentre inviavo pensieri retti. Poco dopo, ho notato delle piccole gocce di liquido scuro uscirle dalla pelle, come se fosse gasolio. Subito dopo mi ha detto di avere un forte mal di testa. Sapevo che il Maestro Li stava purificando per lei il suo corpo. Lei ha continuato a leggere e le gocce di sudore scuro continuavano ad apparire.

Un po’ di tempo dopo Yu mi ha raccontato di come avesse ucciso una famiglia di tre persone mentre stava guidando ubriaca. Il serbatoio della benzina era esploso, e le tre persone sono state soffocate dal fumo. Poiché l’auto apparteneva al suo fidanzato, la sua famiglia ha speso del denaro e il suo ragazzo è finito in galera al posto suo. Anche se quella volta era riuscita a sfuggire al carcere, è comunque andata diverse volte nei centri di detenzione perché faceva uso di stupefacenti. La sua coscienza le ha detto che così le cose non potevano andare avanti, per cui ha deciso di diventare una praticante del Falun Gong per venirne finalmente fuori.

“Stai praticando il Falun Gong per sfuggire a questo karma?” le ho detto.

Mi ha risposto: “No, io voglio sinceramente praticare”.

Le ho chiesto se stava soffrendo poiché quelle tre persone erano morte a causa sua. “Sto bene per quanto è accaduto,” mi ha detto, “Finché riuscirò a respirare, rimarrò una praticante del Falun Gong.” Dopo quelle parole, ha avuto forti dolori allo stomaco ed è dovuta andare di corsa in bagno.

Nei successivi due giorni ha avuto i sintomi della diarrea, mal di testa, febbre alta ed è anche svenuta. Quando ha ripreso conoscenza le ho detto che, dato che non aveva ancora imparato gli esercizi, poteva tranquillamente andare in ospedale se lo desiderava. Invece lei mi ha risposto che preferiva sopportare e anche svenire di nuovo.

Quando la sua temperatura corporea ha superato i 43 gradi Celsius (109 gradi Fahrenheit), il dottore l’ha subito mandata all’ospedale della polizia. Mentre l' aiutavo a preparare le cose da portare con se, le ho regalato una copia della poesia del Maestro “Causa ed Effetto” da Hong Yin:

“‘Non è che il sentiero di coltivazione sia doloroso, il karma da una vita all'altra è l'ostacolo; sii risoluto, elimina il karma, coltiva la xinxing, e diventa un Budda che tiene per sempre un corpo umano”.

Una settimana dopo è tornata felice ed entusiasta: “Ho avuto la febbre alta per una settimana, ma ho continuato a recitare la poesia tutto il tempo. Il Falun Gong mi ha dato una nuova vita. Lo continuerò sicuramente a praticare per sempre”.

Ne sono stata molto toccata e sono grata al Maestro per il suo aiuto.

Saluti al Maestro

La festa della luna si stava avvicinando, e tutti nella mia cella hanno chiesto alle loro famiglie di comprar loro delle mele. Solo il mio ordine è però arrivato prima del festa. Era la prima volta che vedevo una mela nell’ultimo anno.

Prima di allora la mia famiglia mi aveva spedito solo vestiti, tra cui un paio di pantaloni gialli, una camicia bianca di cotone e delle scarpe rosa. Degli indumenti così delicati si vedevano raramente in un centro di detenzione. In seguito ho scoperto che mio figlio aveva chiesto al nostro avvocato di aiutarlo a farmeli avere.

Ho anche realizzato uno striscione fatto con gli acquerelli con su scritto “Saluti al Maestro per una felice festa della luna”. Ero stata arrestata per aver esposto uno striscione sul Falun Gong e stavo pianificando di metterne uno esposto all’interno del centro di detenzione.

Quella mattina ho tirato fuori le mele e le caramelle che avevo conservato e le ho divise in mucchietti, un mucchietto per ogni compagna di cella. E’ stato molto impressionante e le persone si chiedevano cosa stavo facendo.

Quindi ho indossato la mia camicia bianca, i pantaloni gialli e le mie bellissime scarpe. Stavo pensando a come tutti i praticanti in giro per il mondo stessero festeggiando questo speciale evento, inviando i loro saluti al Maestro; per cui ho deciso di festeggiarlo a modo mio.

Sorridendo con compassione, ho detto a tutti: “Sono davvero lieta di poter festeggiare insieme a voi questa festa speciale. Soprattutto voglio ringraziare il Maestro Li per il suo grande sacrificio e della salvezza compassionevole che ci offre”.

Tutti nella cella si sono commossi e alcuni hanno anche pianto.

Risvegliare le persone

In quanto praticante del Falun Gong, so che bisogna chiarire la verità alle persone e aiutarle a risvegliarsi ovunque ci si trovi. Per questo ho deciso di preparare del materiale per salvare le persone del centro di detenzione, incluse le guardie e i poliziotti.

Ho chiesto che venissero comprati 50 quaderni e 50 ricariche per penne (le ricariche potevano essere comprate nel centro di detenzione, ma non le penne). Molta gente pensava che fosse impossibile ottenerle invece il responsabile ha accettato la mia richiesta.

Due settimane dopo sono arrivati i quaderni, ma non le ricariche. Sapevo che erano interferenze delle vecchie forze; i quaderni erano inutili senza le ricariche. Le ho chieste a una delle guardie, e lei me ne ha procurate due. Mi ha dato anche un dizionario quando gliel’ho chiesto.

Quando mi guardo indietro, penso che il centro di detenzione sia stato un posto di relativa tranquillità. In effetti l’ambiente che ci circonda è legato al nostro modo di pensare e ai nostri pensieri retti. Il mattino successivo mi sono alzata alle tre, ho inviato pensieri retti e ho iniziato a scrivere. Nei giorni seguenti ho dormito due o tre ore al giorno, e ho impiegato molto del tempo rimanente a scrivere.

In base alla mia esperienza personale, ho spiegato perché ero una praticante del Falun Gong e come milioni di persone oggigiorno traggono beneficio dalla pratica, sia dal punto di vista fisico che mentale. Ho sbugiardato la propaganda dell’odio diffusa dal Partito e ho raccontato di come 36 praticanti provenienti da differenti contee avevano esposto uno striscione in piazza Tiananmen. Ho scritto degli sforzi dei praticanti per interrompere il prelievo forzato di organi su praticanti cinesi ancora in vita.

Ho ricevuto ricariche per la penna da altri detenuti. Ming Ming mi ha aiutato molto, dato che poteva muoversi tra le varie divisioni. In 70 giorni ho completato 46 quaderni con informazioni concrete sulla Falun Dafa e ho usato circa di 200 ricariche. “Ho raccolto tutte le ricariche per penna del centro di detenzione e le ho date tutte a te” mi ha detto Ming Ming.

Nel “20esimo Anniversario dell’insegnamento della Fa” il Maestro ha detto:

“Vi dirò, per anni ho sempre detto che le capacità dei discepoli della Dafa sono molto grandi, ma molti non ci credono proprio, poiché non vi è consentito vederle sotto l'effetto dei vostri pensieri retti, tutto intorno a voi, così come voi stessi, subisce dei cambiamenti. Eppure non avete mai pensato di provarci”.

Sono stata rilasciata due mesi fa e cercherò di fare bene nel mio restante percorso di coltivazione.