(Minghui.org) Il 9 febbraio 2018 il signor Ding Yuguo di 36 anni, residente a Shanghai, è stato di nuovo processato per la sua fede nel Falun Gong. L'uomo era stato arrestato illegalmente il 26 luglio 2017.
La richiesta di suo padre di testimoniare in sua difesa è stata rifiutata e alla fine è stato condannato a diciotto mesi.
Mentre il praticante rimane detenuto, i suoi amici che vivono negli Stati Uniti hanno contattato tre senatori dello Stato del Minnesota, che successivamente hanno scritto ai funzionari del governo di Shanghai per esprimere la loro preoccupazione in merito all'arresto e per chiederne la liberazione.
Prova fabbricata
Il 26 luglio 2017 Ding è stato arrestato mentre si recava a lavoro. Gli agenti l’hanno poi portato a casa sua e senza mostrare alcuna identificazione o mandato di perquisizione hanno rovistato l'intero luogo.
Non avendo trovato nulla per giustificare l’arresto, hanno dovuto fabbricare delle prove. Quando poi la motivazione legale è stata contestata, hanno affermato che le prove sarebbero state fornite in seguito. Il 5 settembre è stato consegnato alla famiglia un mandato di arresto ufficiale.
Questa non è la prima volta che Ding viene preso di mira per la sua fede. Nel marzo 2008 era stato arrestato e condannato a cinque anni di reclusione. Avendo perso, a causa dell'arresto, il suo lavoro ben retribuito presso una compagnia straniera, dopo il rilascio ha dovuto guadagnarsi da vivere facendo consegne di cibo d’asporto.
L'avvocato viene ignorato
Il 19 settembre l'avvocato di Ding è andato al Dipartimento di polizia di Pudong per informarsi sul caso, ma è stato fatto aspettare per ore invano alla reception e alla fine se n’è andato. Per due giorni ha provato a chiamare le persone della Divisione di sicurezza interna che gestiscono il caso, ma nessuno ha mai risposto.
L'avvocato si è lamentato attraverso il numero verde per le violazioni della disciplina, ma l'ufficiale che ha risposto al telefono ha affermato che la polizia non aveva commesso alcun illecito. Allora ha sporto denuncia alla Procura di Pudong per inadempienza contro gli agenti di polizia.
Il 23 novembre l'ufficio di giustizia locale gli ha chiesto informazioni sullo stato della causa di Ding. È stato un modo indiretto per lasciarli intendere che non avrebbe dovuto difenderlo.
Famiglia minacciata per aver spedito un reclamo
Per quasi un mese dopo l'arresto la famiglia di Ding ha visitato tutte le autorità competenti per cercare di ottenere il rilascio del loro caro, ma senza successo. Hanno accusato la polizia di abuso di potere, perquisizione illegale e sequestro illecito.
Il 18 ottobre il padre del praticante è andato all'ufficio postale per spedire una lettera di reclamo contro i capi della stazione di polizia di Gaoxing e della sezione locale della Divisione di sicurezza interna, per aver violato la legge. Subito dopo la madre ha ricevuto una strana telefonata che invitava a non spedire quella lettera e successivamente ha trovato un messaggio minaccioso nella segreteria telefonica.
Alla fine, col timore che potesse accadere qualcosa di grave, la denuncia non è stata spedita. Adesso i numeri di cellulare dei suoi genitori sono stati messi fuori servizio e la rete fissa è monitorata.
Persone coinvolte nella persecuzione contro Ding e la sua famiglia:
Ma Jie (马超杰): presidente della corte di Pudong, Shanghai, +086-021-50614567
Chen Gang (陈钢): procuratore della Procura di Pudong, Shanghai, +086-021-50137205
Wang Xinqi (王昕琦): capo della stazione di polizia di Gaoxing, +086-021-68979738
Xu Zhanghua (徐长华): capo del distaccamento di Pudong del Dipartimento di polizia, +086-021-22045448
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Categoria: Resoconti della persecuzione