(Minghui.org) L'8 luglio 2014 sono stati arrestati il signor Zhao Banghai e la moglie Li Qingqing, una coppia di praticanti della provincia del Sichuan. Il 21 luglio 2015 sono stati condannati a sette anni di reclusione per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
Al momento l’uomo sta scontando la sua pena nella prigione di Jiazhou, nella città di Leshan, mentre la donna è detenuta nella prigione femminile di Chengdu.
Nel gennaio 2018 la figlia adolescente della coppia, Zhao Qingqing, sua nonna e altri parenti hanno provato a far loro visita. Solamente Zhao e la madre hanno potuto vedersi.
La nonna e i parenti non sono solo preoccupati per i coniugi detenuti, ma anche per la giovane che dall'arresto dei genitori soffre di disturbi da stress post-traumatico.
Una comune adolescente
Zhao era una adolescente spensierata e felice, tuttavia l'arresto dei suoi genitori ha distrutto il suo mondo.
L'8 luglio 2014 più di tre dozzine di agenti hanno fatto irruzione nell'appartamento dei suoi genitori a Chengdu e li hanno portati via.
Due giorni dopo He Yong, capo dell'Ufficio 610 del distretto di Longquanyi, Li Qiang, un ufficiale del Dipartimento di polizia della contea di Pingchang, e una persona del tribunale locale, si sono presentati per cercare di riportare la nonna paterna e la zia di Zhao nella loro città natale.
Zhao all’epoca aveva solo 14 anni ed era così terrorizzata che ha urlato disperata. La polizia ha inoltre minacciato lo zio materno in visita dalla famiglia di non rivelare a nessuno dell'arresto della sorella e del cognato.
Poiché la madre di Zhao si è rifiutata fermamente di tornare a Pingchang, He Yong ha minacciato il proprietario dell'appartamento, che alla fine si è trovato costretto a chiederle di andarsene.
Nondimeno dopo che l'anziana ha trovato una nuova abitazione per lei, la figlia e la giovane nipote, He Yong ha usato la stessa tattica per farle sfrattare di nuovo.
Zhao, in precedenza una ragazza sana, ha iniziato ad ammalarsi spesso ed è stata più volte ricoverata in ospedale. Di conseguenza è rimasta indietro con gli studi scolastici e su consiglio dei suoi insegnanti ha abbandonato la scuola. Si è chiusa in se stessa e sovente si auto-lesiona. I medici che l'hanno visitata, non trovando la causa esatta dei suoi sintomi psichici, hanno concluso che soffre di disturbi da stress post-traumatico.
A causa del dolore per l'arresto della figlia e del genero, in meno di due anni i nonni materni di Zhao sono morti entrambi. Queste tristi notizie hanno aggravato i suoi sintomi e così la nonna paterna si è presa cura di lei e di sua zia.
Successivamente i parenti della ragazza da parte della madre hanno chiesto che uno dei suoi genitori venisse rilasciato su cauzione per prendersi cura di lei, ma l'ufficiale Yuan Shimin, responsabile del caso, ha detto che i superiori non l’avrebbero permesso.
Qualche giorno prima del processo la polizia ha inviato degli agenti per sorvegliare la nonna paterna. Quando il 21 luglio 2015 i coniugi sono comparsi in tribunale, solo tre membri della loro famiglia sono stati ammessi all'interno dell'aula e alla fine dell’udienza sono stati entrambi condannati a sette anni di carcere.
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Categoria: Resoconti della persecuzione