(Minghui.org) Recentemente Zhou Yuqin, Shi Xuemei e Liu Qingquang, tre residenti nella contea di Huidong, sono stati condannati a pesanti pene detentive con l'accusa di “utilizzo di un culto per minare l'applicazione della legge”, un tipico pretesto utilizzato dal regime comunista cinese nel tentativo di incastrare e imprigionare i praticanti del Falun Gong.
Il 24 settembre 2016 i tre praticanti sono stati arrestati e processati insieme il 23 gennaio 2018, anche se il giorno prima dell’udienza le autorità locali hanno minacciato di arrestare qualunque praticante del posto che avrebbero avuto il coraggio di assistere al processo.
Solo a cinque famigliari dei tre imputati è stato permesso di entrare in aula, mentre il resto del tribunale era gremito di guardie e agenti dell’Ufficio 610 locale, un’agenzia extra-legale incaricata di sradicare il Falun Gong e che ha il potere assoluto sul sistema politico e giudiziario. Una forte presenza della polizia è stata vista anche fuori dal tribunale, con due elicotteri che sorvolavano la zona.
Inizialmente non è stato permesso ai legali scelti da Liu e Shi di assisterli, poiché la polizia ha imposto la presenza di due avvocati d'ufficio senza avvisare loro o le loro famiglie. Alla fine ai difensori scelti dai praticanti è stato concesso di entrare dopo che la sessione era già iniziata.
Non è chiaro se all’udienza Zhou abbia avuto un’assistenza legale.
I difensori, una volta entrati in entrati in aula, hanno dichiarato la non colpevolezza dei loro assistiti e sostenuto che nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong o lo etichetta come setta, aggiungendo che i loro clienti non avrebbero mai dovuto essere arrestati per aver esercitato il loro diritto costituzionale alla libertà di credo.
Il procuratore Qang Xiaode ha affermato che i tre praticanti avevano usato oggetti che erano stati confiscati nelle loro case, come i computer e le stampanti, per produrre e distribuire materiale informativo del Falun Gong. A quel punto il giudice Zhong Huisong ha iniziato ad interrogare i praticanti su come erano riusciti a procurarsi le attrezzature informatiche e chi avevano contattato per distribuire il materiale informatico.
In risposta i legali di Liu e Shi hanno ribadito che era perfettamente lecito possedere e produrre volantini con informazioni relative al Falun Gong, e che questo non causava danni ad alcuno né tanto meno pregiudicava l’applicazione della legge.
Il 30 marzo le famiglie dei praticanti sono state informate di andare a prendere il verdetto emesso dalla corte locale. I parenti hanno appreso che Zhou è stata condannata a 10 anni e al pagamento di una multa di 50.000 yuan (circa 6.500 euro), Shi a 9 anni e multata di 30.000 yuan (circa 3.900 euro) e Liu a 4 anni e multato di 10.000 yuan (circa 1.300 euro).
Al momento tutti e tre i praticanti si stanno appellando alla Corte Intermedia della città di Huizhou, per ottenere la scarcerazione.
Informazioni di contatto del giudice responsabile della condanna:
Giudice Zhong Huisong: +86-13927365999
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Categoria: Resoconti della persecuzione