(Minghui.org) I due avvocati difensori Lu Yange e Li Xiongbing, malmenati dagli ufficiali giudiziari, hanno presentato una richiesta di risarcimento dallo Stato per il mancato guadagno subito, le spese di viaggio affrontate e la confisca dei loro oggetti personali. Hanno inoltre chiesto di ricevere una lettera di scuse dai due giudici coinvolti e di essere indennizzati per le sofferenze emotive patite.
Malmenati dagli ufficiali giudiziari
I due legali, insieme alla collega Xiong Dongmei, hanno rappresentato tre residenti della Contea di Huili processate per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
Il 17 novembre 2017, prima dell'inizio della prima udienza, i giudici Qiu Yun e Yang Jilan del tribunale di Huili, hanno ordinato ai tre difensori di consegnare le loro valigette e i loro computer portatili, tuttavia quando si sono rifiutati di assecondare la richiesta, il giudice Qiu ha aggiornato l'udienza.
Diversi ufficiali giudiziari hanno casualmente udito gli avvocati che stavano pianificando di presentare una denuncia contro Qiu e Yang per la loro richiesta illegale, perciò hanno iniziato a spingerli. Quando poi Lu ha iniziato a videoregistrare ciò che stava accadendo, l'hanno colpito. In seguito gli ufficiali giudiziari hanno perquisito i legali e confiscato le loro valigette, i loro computer portatili, i telefoni cellulari e altri oggetti personali.
Le ferite riportate da Lu hanno richiesto un ricovero in terapia intensiva nell'ospedale locale.
Menzogne sui social media
Il 19 novembre il Dipartimento di polizia locale ha rilasciato alla corte un comunicato, da pubblicare nella pagina del tribunale sul social media cinese, asserendo che non c'erano prove a dimostrazione del fatto che gli ufficiali giudiziari avessero picchiato Lu.
I legali Lu e Li hanno allora immediatamente risposto sul social media, controbattendo alle fallaci dichiarazioni rilasciate dalla polizia e dalla corte.
Praticanti del Falun Gong condannate senza rappresentanza legale
Il 30 novembre il giudice Qiu ha ripreso l'udienza delle tre praticanti del Falun Gong. Poiché Lu doveva ancora guarire dalle ferite riportate e gli altri due avvocati erano impossibilitati a essere presenti, le imputate hanno dovuto affrontare il processo senza alcuna rappresentanza legale.
Il 28 dicembre Qiu ha condannato al carcere tutte e tre le donne: Cui Deli a tre anni, mentre Hua Wanxia e Zhang Huiqiong a tre anni e tre mesi ciascuna.
Dopo aver presentato ricorso alla corte intermedia della contea di Liangzhou, che il 19 aprile 2018 ha stabilito di annullare i verdetti di colpevolezza, le praticanti sono ora in attesa di un nuovo processo.
Denuncia degli avvocati contro i giudici
I legali Lu e Li hanno presentato una denuncia contro i giudici Qiu e Yang per aver violato il loro diritto di rappresentare le loro clienti e aver permesso agli ufficiali giudiziari di abusare di loro.
Il 9 marzo 2018 il tribunale di Huili ha accettato il caso e il 27 aprile la giudice Gan Xiaolan ha tenuto un'udienza alla quale i giudici Qiu Yun e Yang Jilan anziché presentarsi, hanno fatto pervenire delle prove scritte a loro favore.
Durante il processo, al quale Lu non ha potuto partecipare perché era fuori città per gestire un altro caso, l'avvocato Li ha presentato una richiesta di risarcimento dallo Stato.
Diritto al risarcimento dallo Stato
Secondo la legge cinese sul risarcimento dallo Stato, una vittima ha diritto a essere indennizzato se un dipartimento investigativo della procura, dell'organizzazione giudiziaria o responsabile del lavoro dell'amministrazione penitenziaria, o i suoi funzionari, violi/no i suoi diritti della persona e/o di proprietà nell'esecuzione delle sue/loro funzioni e dei suoi/loro poteri.
Li ha sostenuto che nessuna legge cinese impone agli avvocati della difesa di dover consegnare alle autorità le proprie valigette e i propri computer portatili e che la corte di Huili avrebbe dovuto proteggere il loro diritto di rappresentare le loro assistite. Ha inoltre sostenuto che lui e i suoi colleghi Lu e Xiong sono stati presi di mira perché difensori di tre praticanti del Falun Gong che vengono ingiustamente bersagliate dall'inizio della persecuzione nel luglio 1999.
Li ha sottolineato che permettendo agli ufficiali giudiziari di perquisirli e confiscare i loro oggetti personali, i giudici Qiu e Yang avevano violato i loro diritti della persona e di proprietà.
Ha anche aggiunto che poiché la perquisizione illecita è avvenuta mentre stavano esercitando il loro diritto legale di rappresentare le loro clienti, lui e i suoi colleghi avevano subito anche un danno psicologico e perciò i giudici avrebbero dovuto rilasciare una lettera di scuse e risarcirli per le sofferenze emotive subite, come previsto dalla legge sul risarcimento dallo Stato.
Li ha inoltre esortato la corte a essere imparziale nel gestire la denuncia contro i suoi stessi giudici.
Come previsto dalla procedura sul risarcimento, un dipartimento ritenuto responsabile “deve pagare l'indennizzo entro due mesi dalla data di ricevimento della richiesta; se il ricorrente al risarcimento non è soddisfatto della somma versata, può presentare una mozione al dipartimento di livello superiore per riconsiderare l'importo”.
La giudice Gan ha annunciato che avrebbe rimesso il caso all'attenzione del Comitato della corte per il risarcimento dallo Stato, affinché venisse esaminato. Li ha affermato che lui e il suo collega Lu si riservano il diritto di appellarsi al dipartimento di livello superiore se l'indennizzo dovesse risultare insoddisfacente.
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Categoria: Resoconti della persecuzione