(Minghui.org) Zhao Zhisheng è una praticante del Falun Gong di 65 anni della città di Pechino. Il 5 marzo 2018, prima dell’annuale congresso nazionale del popolo e del comitato nazionale della conferenza consultiva politica del popolo cinese (i giorni precedenti e quelli corrispondenti gli incontri politici come questi sono considerati "date sensibili"), gli agenti del dipartimento di polizia del distretto di Chaoyang e della stazione di polizia di Taiyanggong sono entrati in casa di Zhao, saccheggiandola e confiscando i libri del Falun Gong e altri oggetti personali.
Zhao Zhishen
La praticante è stata arrestata per aver scritto lettere sul Falun Gong a diversi funzionari ed è detenuta nel carcere di Chaoyang da oltre cinquanta giorni.
Perseguitata per oltre diciassette anni
Da quando il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato a perseguitare il Falun Gong nel 1999, Zhao Zhisheng è stata detenuta in prigione e in un campo di lavoro forzato diverse volte, inoltre ha sofferto persecuzioni finanziarie ed è considerata una "no-five", cioè una persona senza casa, senza auto, senza risparmi, senza sicurezza sociale e senza carta di credito.
Nel maggio del 2000 la praticante è stata arrestata e detenuta nella prigione di Chaoyang per un mese, dopo aver esposto uno striscione del Falun Gong in piazza Tiananmen,
Sempre nel 2000 Zhao è stata costretta a licenziarsi, tuttavia durante le "date sensibili" è stata monitorata da ex-colleghi della sua unità di lavoro che hanno collocato un divano vicino all'ascensore del suo edificio per sorvegliarla 24 ore su 24.
Nel maggio 2001 è stata arrestata per aver distribuito materiale di chiarimento della verità sul Falun Gong.
Lavoro forzato e carcere
Nell'agosto del 2001 Zhao è stata condannata a diciotto mesi di lavori forzati e condotta presso il campo di lavoro forzato femminile di Daxing, dove è stata picchiata, privata del sonno e sottoposta ad altri metodi di tortura e, dopo esservi rimasta per quattordici mesi, è stata condannata ad una pena detentiva di tre anni e trasferita direttamente nel campo di lavoro della prigione femminile di Pechino.
In carcere ha subito varie torture tra cui l'essere privata del sonno per più di una settimana, le detenute l'hanno anche legata con una cintura nella posizione del loto per un'intera notte e quando l'hanno slegata il mattino dopo, non era più in grado di alzarsi in piedi.
Durante l'inverno le guardie e le detenute la spogliavano dei suoi vestiti, facendola rimanere al freddo.
Alcune volte le altre detenute allungavano le sue gambe e le premevano la testa e la parte superiore del corpo sul pavimento, causandole dolore alle gambe e alla schiena. A causa di ciò la praticante ha zoppicato per un lungo periodo, ma le detenute l'hanno accusata di fingere.
Quando la sua sofferenza è stata esposta sul sito web Minghui, Zhao è stata interrogata circa la pubblicazione online dell’articolo. Per essersi rifiutata di fornire dettagli a riguardo, è stata detenuta in una piccola stanza per giorni e costretta a dormire sul pavimento. In seguito è stata trasferita dal reparto n. 10 a quello n. 4.
Pensione confiscata
Mentre si trovava nel campo di lavoro forzato, nel 2002, l’erogazione della pensione di anzianità di Zhao è stata sospesa dall'ufficio locale e alla sua famiglia è stato detto che, al suo rilascio, sarebbe stata reintegrata nel fondo di previdenza sociale .
Al suo rilascio però la praticante si è recata presso l'ufficio locale per informarsi sulla sua pensione e inizialmente le è stato detto di chiedere alla sua unità di lavoro. Purtroppo un mese più tardi le è stata rifiutata perchè secondo loro non aveva raggiunto il requisito di dieci anni di contribuzione, allora Zhao gli ha ricordato che aveva lavorato per ben oltre dieci anni a partire dal novembre 2003 e che non era legale quello che stavano facendo.
Coltivando per vent’anni
Prima di iniziare a praticare il Falun Gong, Zhao soffriva di diverse malattie tra cui gastroenterite, artrite e fibromi uterini. Nel 1997, dopo aver iniziato a praticarlo, è guarita da tutte le sue malattie e ha deciso di vivere secondo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Ancora oggi Zhao non ha rallentato nella sua pratica di coltivazione, ma si è attenuta strettamente ai principi del Falun Gong ed è per via della sua determinazione nella pratica che il PCC la perseguita così brutalmente. Ciò nonostante, dopo ancora venti anni, non si è scoraggiata ed è rimasta diligente nel seguire i principi della pratica di Verità, Compassione e Tolleranza.
Partecipanti alla persecuzione di Zhao Zhisheng:
Yu Jiuxiang (于久翔), direttore dell'Ufficio 610 del distretto di Chaoyang: + 86-13911627279
Tian Kangning (田康宁), capo dell'Ufficio 610 del distretto di Chaoyang: + 86-13901093098
Xiao Xingguo (肖兴国), capo del dipartimento di polizia di Chaoyang: + 86-10-65094217
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Categoria: Resoconti della persecuzione