(Minghui.org) Il 20 luglio 1999, il Partito Comunista Cinese ha iniziato la persecuzione del Falun Gong mentre i coltivatori di questa via di coltivazione si sono opposti con una lunga resistenza pacifica.

Per commemorare il 19° anniversario di lotta per la libertà, i praticanti dell’Europa hanno organizzato una serie di eventi per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla mancanza di diritti umani in Cina, chiedendo aiuto ai visitatori per porvi fine.

Di seguito un rapporto degli eventi svolti in Germania, Francia, Italia, Repubblica Ceca e Finlandia.

Berlino, Germania

Lo scorso sabato, i praticanti di diversi Paesi europei hanno organizzato una grande marcia a Berlino. La banda marciante Tian Guo, il gruppo dei tamburini insieme ai praticanti che mostravano gli esercizi, ha attirato l’attenzione di numerosi spettatori; vi era inoltre un altro gruppo di praticanti che mostrava alcune foto di coloro che hanno perso la vita nella persecuzione.

Lungo il percorso della marcia, i praticanti hanno allestito due stand, dove hanno distribuito del materiale informativo che denuncia la persecuzione. Molti passanti hanno espresso un forte sostegno per la loro resistenza pacifica.

La banda marciante Tian Guo

 Parlare con i passanti del Falun Gong

Una donna anziana dopo aver letto i materiali informativi presso lo stand dei praticanti, è rimasta molto colpita dal prelievo forzato degli organi autorizzato dallo stato cinese.

La donna ha detto: "Non posso immaginare che le persone possano essere così corrotte". "Ho vissuto la seconda guerra mondiale. All'epoca era difficile, ma le persone non erano così malvagie. Sento che la gente oggi stia peggiorando e questa tendenza sembra inarrestabile".

"C'è speranza per l'umanità. Cosa ne pensi? ", ha chiesto la donna rivolgendosi a un praticante.

Il praticante le ha risposto: "Capisco il suo stato d’animo ma guardi cosa sta succedendo in Cina. Di fronte a una dura persecuzione di oltre diciannove anni, i praticanti del Falun Gong sono ancora qui, lottando per la libertà. Crediamo tutti in Verità, Compassione e Tolleranza. Non è speranza questa? ".

La donna ha risposto: "Verità, Compassione e Tolleranza. Sarebbe fantastico se ci fossero più persone come voi".

Parigi, Francia

Domenica scorsa, i praticanti di Parigi hanno organizzato una serie di eventi presso la Human Rights Plaza, mostrando gli esercizi, distribuendo volantini e raccogliendo firme per una petizione che condanna la persecuzione.

Dimostrazione degli esercizi

Lettura dei materiali del Falun Gong

Firmare la petizione per sostenere il Falun Gong

Il signor Baulande, un insegnante della città di Nime, si trovava in visita a Parigi con sua moglie. Entrambi, non avevano mai sentito parlare del Falun Gong o della persecuzione.

"I praticanti stanno facendo un buon lavoro. Hanno fatto in modo che molte persone, incluso me, sentano che la persecuzione li riguarda personalmente.

Questo è il motivo per cui ho firmato la petizione".

Il signor Baulande ha continuato dicendo: "Gli europei hanno bisogno dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Questa pratica è retta".

"I cinesi nella loro terra, non hanno accesso a queste informazioni a causa della censura di internet, quindi è molto significativo divulgare ai turisti cinesi queste notizie nella Human Rights Plaza".

Sua moglie ha detto ai praticanti che avrebbe condiviso le informazioni ricevute con i suoi amici e con la sua famiglia.

Inoltre la donna ha aggiunto: "Posso vedere che questa pratica è molto pacifica e positiva. Non capisco perché il partito comunista li perseguiti".

Roma, Italia

"State facendo un ottimo lavoro ... cambierete il mondo", sono stati alcuni dei commenti che i turisti di Roma hanno detto, per incoraggiare i praticanti che venerdì, hanno svolto un'attività davanti a Piazza Vittorio Emanuele II, chiedendo la fine della persecuzione del Falun Gong in Cina.

Dimostrare gli esercizi ed esporre i fatti sulla persecuzione

Un turista legge il volantino del Falun Gong

I passanti firmano la petizione per sostenere il Falun Gong

Helsinki, Finlandia

Il 18 luglio, i praticanti finlandesi hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti all'ambasciata cinese, protestando pacificamente contro la persecuzione.

La veglia a lume di candela commemora i praticanti che hanno perso la vita nella persecuzione

Parlare alla gente della persecuzione

Repubblica Ceca

I praticanti della Repubblica Ceca hanno inviato delle e-mail ai legislatori, dicendo loro che una notevole quantità di prove indica che il prelievo forzato degli organi in Cina è ancora in corso.

I praticanti hanno ricevuto un forte sostegno da parte dei legislatori.

Il membro del Parlamento Petr Třešňák ha risposto alla loro mail, condannando il prelievo forzato degli organi, inoltre ha affermato che intende sollevare la questione durante le sessioni parlamentari.

Il vicepresidente del Partito dei pirati Olga Richterová, ha detto ai praticanti che lei e il membro del parlamento Jan Lipavský, sono a conoscenza del prelievo forzato degli organi in Cina e agiranno per contrastarlo.

Il membro del parlamento Ondrej Profant ha detto che il prelievo forzato di organi è orribile, ed è felice di unire la sua voce agli sforzi dei praticanti.

Il membro del Parlamento, Marek Novák, ha dichiarato di appoggiare il Parlamento sulla risoluzione dell'Unione europea che condanna il prelievo forzato degli organi.

Il membro del Parlamento Pavla Golasowská era turbata e colpita dalla persecuzione in Cina; ha detto che questi fatti calpestano la dignità umana. La donna ha poi aggiunto che per condannare la repressione della libertà, offre il suo sostegno a favore di tutte le vittime della persecuzione.

Per il membro del Parlamento Pavel Bělohrádek non importa a quale etnia uno appartenga, la dignità umana non dovrebbe essere negata, è un valore universale.

La parlamentare Helena Langšádlová ha affermato di opporsi fermamente al commercio illegale di organi eseguito dal Partito cinese: “Raccogliere organi da prigionieri è un crimine”.

Foto dei legislatori che hanno risposto ai praticanti. Prima fila da sinistra a destra: Petr Třešňák, Helena Langšádlová, Marek Novák e Pavla Golasowská; seconda fila da sinistra a destra: Ondrej Profant, Olga Richterová e Pavel Bělohrádek

I praticanti hanno anche protestato pacificamente di fronte all'ambasciata cinese e organizzato una manifestazione, rievocando il prelievo forzato degli organi e invitando il pubblico ad aiutarli a fermare questa atrocità.