Hunan: Uomo al quale è stato negato il rilascio per ragioni mediche, muore mesi dopo essere stato arrestato per aver parlato alle persone del Falun Gong

(Minghui.org) A tre mesi dalla sua prigionia nel carcere di Wangling, Wang Yuelai non era più in grado di parlare né di sollevare la testa, la sua salute continuava a peggiorare e la sua vita era in pericolo. Il medico gli aveva rilasciato, nel corso delle visite, ben tre certificati che attestavano l’aumento della criticità delle sue condizioni fisiche.

Al rilascio del secondo certificato la famiglia aveva chiesto il permesso di portarlo a casa, sollecitando la concessione della libertà provvisoria per ragioni mediche, ma le autorità del carcere erano decise a rilasciarlo solo se avesse accettato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong. Tuttavia, nonostante l’incapacità di parlare, il praticante aveva scosso la testa facendo capire che non l'avrebbe fatto.

Incollerite per la sua fermezza, le autorità non solo gli avevano negato la libertà vigilata, ma avevano ordinato a quattro guardie e a due detenuti di controllarlo ventiquattro ore su ventiquattro.

In seguito all’emissione del terzo certificato medico, il 31 agosto 2018 Wang è deceduto in prigione all’età di cinquantasei anni.

Wang Yuelai

La sua vita era cambiata grazie al Falun Gong

In precedenza Wang aveva vissuto una vita sregolata ed era dipendente dall’alcol, dal fumo e dal gioco d'azzardo.

Successivamente alla diagnosi di un cancro allo stomaco, che gli provocava forti dolori, nel 2008 Wang aveva iniziato a praticare il Falun Gong, un’antica disciplina spirituale cinese per la coltivazione di mente e corpo, che include la pratica di esercizi di meditazione.

Wang aveva iniziato a praticare spinto dalla speranza di recuperare la salute, poiché molte persone con situazioni analoghe alla sua, grazie al Falun Gong avevano ottenuto notevoli benefici.

Poco dopo aver iniziato a fare gli esercizi il tumore era scomparso ed era diventato un uomo più tranquillo e pacifico. Inoltre, poiché era diventato una persona completamente diversa, erano migliorati anche i suoi rapporti con la famiglia e i vicini.

Profondamente grato al Falun Gong per averlo cambiato, aveva deciso nonostante la persecuzione del regime comunista cinese, di raccontare la sua storia alle altre persone nella speranza di aiutarle a migliorare la loro vita.

Perseguitato per la sua fede

L'11 novembre 2013 l’avevano arrestato con altri tre praticanti mentre distribuiva materiali relativi al Falun Gong, ed era stato poi rilasciato dopo essere stato detenuto per diversi mesi.

Nell'aprile 2014, pochi mesi dopo il rilascio, Wang era stato nuovamente arrestato e portato nel centro di lavaggio del cervello di Xiuhuayuan.

Poiché dopo diverse sessioni di intenso lavaggio del cervello continuava ha rifiutare di abbandonare la sua fede, il Tribunale di Yueyang lo aveva condannato a tre anni di reclusione, poi convertiti il 24 ottobre 2014 in cinque anni di libertà condizionata.

All'inizio del 2017 il praticante aveva avvertito di nuovo i sintomi del cancro allo stomaco e per più di un mese non era riuscito a mangiare e a trattenere nulla. Tuttavia, due mesi dopo aver ripreso a fare gli esercizi, aveva recuperato ancora una volta la salute.

Il 24 gennaio 2018, mentre studiava i libri del Falun Gong con altri praticanti, era stato arrestato per la terza volta.

Due giorni dopo la Polizia lo aveva messo sotto detenzione, poi il 12 febbraio il Procuratore aveva approvato il suo caso e il 21 marzo lo aveva presentato alla Corte di Yueyang, insieme a quelli di altre tre praticanti: Chen Quanxiu, He Genliang e Zeng Guzhen.

Il 10 aprile il Tribunale aveva condannato Wang ad altri tre anni di reclusione e al pagamento di una multa di 5.000 yuan (circa 610 euro). Inoltre il Giudice gli aveva revocato la libertà vigilata concessa nel 2014 e aveva sommato alla condanna i tre anni del verdetto precedente, e poiché tra aprile e ottobre 2014 aveva già scontato sei mesi, la sua condanna finale era stata fissata a cinque anni e sei mesi di carcere.

La praticante Chen è stata invece condannata a quattro anni e He a un anno.

Il 14 maggio Wang era stato portato nella prigione di Jin, nell'Hunan, e un mese dopo trasferito in quello di Wangling, dov’è tragicamente scomparso dopo che gli è stato negato il rilascio per motivi di salute.

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