(Minghui.org): Alcuni funzionari della Corte Distrettuale di Hecheng hanno fatto visita a Yin Lanying, settant’anni dell’Huaihua, nel centro di detenzione dove era detenuta e condannata per aver praticato il Falun Gong, un disciplina pacifica di meditazione perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

La visita è avvenuta cinque giorni prima del suo processo, per indurre la donna a revocare il mandato del suo avvocato, e a dichiararsi colpevole in cambio di una riduzione della pena. Traumatizzata dalla persecuzione e temendo una lunga detenzione, ha accettato il compromesso.

In precedenza era stata più volte arrestata per la sua fede e aveva già scontato tre drammatici anni in prigione tra il 2008 e il 2011, solo per aver distribuito del materiale informativo sul Falun Gong.

Il 13 dicembre dello scorso anno, l'avvocato si era recato in carcere per farle visita e il giorno dopo l’incontro con i funzionari della Corte, la praticante, pentita della scelta, voleva nuovamente che il suo legale la difendesse al processo.

Nel frattempo, gli ufficiali avevano tentato un approccio con la sorella di Yin, che aveva assunto l’avvocato, promettendole che avrebbero rilasciato la parente subito dopo l’udienza, solo se il difensore e nessun altro famigliare o praticante si fosse presentato in Tribunale. In caso contrario sarebbe stata condannata a tre anni di prigione.

La sorella, intimidita, lo stesso giorno ha revocato l’incarico al legale e il 17 dicembre era l’unica persona ad assistere al processo.

Diversi praticanti locali del Falun Gong hanno tentato di partecipare al processo, ma sono stati fermati fuori dal tribunale e sono stati filmati e interrogati dalla polizia.

Due ore dopo il giudice ha rinviato l'udienza senza annunciare un verdetto e la donna è stata portata nel carcere di Huaihua, dove è ancora detenuta dal giorno del suo arresto avvenuto il 9 ottobre 2017.

Il giorno dopo la sessione, la sorella di Yin si è recata presso la Commissione Affari Politici e Legali (PLAC), un'agenzia governativa non giudiziaria incaricata di portare avanti la persecuzione del Falun Gong, per capire perché il giudice non aveva mantenuto la sua promessa.

I funzionari del PLAC le hanno riferito che si sarebbero incontrati con il magistrato per discutere del verdetto e, entro cinque giorni avrebbero preso una decisione in merito. Inoltre le hanno detto "Puoi presentare ricorso se non sei d'accordo con il verdetto".

Tuttavia la donna è ancora nel centro di detenzione e non è chiaro se il tribunale abbia emesso il verdetto.

Presi di mira durante la campagna "Bussare alla porta"

il 9 ottobre 2017, durante la campagna "bussare alla porta", Yin è stata arrestata con più di dodici praticanti del Falun Gong.

Sebbene la maggior parte di loro erano stati rilasciati il giorno stesso, Yin con Yang Linying e Huang Yuanqiao, tutte praticanti del Falun Gong, sono state trattenute in custodia. L'11 gennaio dello scorso anno la polizia ha presentato i loro casi alla Procura di Hecheng.

Il 9 febbraio la Procura ha rinviato il caso della praticante alla polizia, richiedendo ulteriori prove. Il 6 marzo la pratica è stata nuovamente presentata e il 20 aprile inoltrata al Tribunale di Hecheng. A maggio la Corte ha respinto il fascicolo e lo ha restituito alla Procura.

Il 18 maggio il procuratore ha avviato una nuova indagine sul caso di Yin e il 13 giugno, quattro giorni prima della scadenza per gli ulteriori accertamenti, la pratica è stata trasferita al Tribunale.

Mentre la polizia stava ancora raccogliendo prove nel tentativo di accusare la donna, il 30 maggio Yang è stata condannata dal Tribunale di Hecheng a un anno di prigione e l'8 ottobre è stata rilasciata.

Gli aggiornamenti sul caso di Huang rimangono ancora da accertare.

Donna chiamata come testimone dell'accusa contro la sua volontà

Il 9 maggio, poco dopo che la corte ha restituito il caso di Yin al procuratore, la polizia ha arrestato un'altra praticante locale, He Xiuyun, con l’accusa di coinvolgimento, inoltre hanno tentato di costringerla a fornire una falsa testimonianza contro la donna.

La polizia ha ammanettato e perquisito He, le hanno preso le sue impronte e eseguito un prelievo di sangue. Poi è stata interrogata per diverse ore, trasferita al Centro di Detenzione di Huaihua e detenuta per 15 giorni. In carcere l’hanno interrogata altre tre volte.

Alla fine di quel periodo le è stato ordinato di firmare un documento senza che gli fosse permesso di leggerlo prima. Il 13 giugno il Procuratore ha presentato l’atto d’accusa contro Yin nominando He come testimone, tuttavia il 17 dicembre, durante l'udienza si è rifiutata di testimoniare contro la praticante.

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