(Minghui.org) La sera del 13 settembre in occasione di un recente seminario presso l'Associazione Sociale e Culturale Polacca (POSK) è stato proiettato il documentario "Letter from Masanjia".

Gli organizzatori hanno scelto questo documentario per far conoscere la natura malvagia del Partito Comunista Cinese, informando il popolo polacco che aveva già vissuto un’esperienza simile decenni prima della fine della guerra fredda.

"Letter from Masanjia " è una storia di un praticante del Falun Gong, Sun Yi, che è stato incarcerato e torturato nel famigerato campo di lavoro forzato di Masanjia in Cina.

Il documentario inizia con una lettera scritta a mano trovata in una scatola di decorazioni di Halloween acquistata in un grande magazzino statunitense da Julie Keith, una casalinga dell'Oregon. La lettera era una supplica di aiuto scritta da un prigioniero di coscienza, imprigionato nel campo di lavoro forzato di Masanjia a Shenyang, in Cina. Keith ha pubblicato questa lettera sui social media ed in poco tempo è riuscita ad attirare l’attenzione mediatica su questa storia, innescando una reazione a catena che ha portato nel 2013 almeno in apparenza, alla fine della rieducazione dei detenuti attuata dal Governo Cinese attraverso il lavoro forzato.

Il 13 settembre è stato proiettato presso un'Associazione Sociale e Culturale Polacca (POSK) Il documentario "Letter from Masanjia”

Jakub Gil, coordinatore del Idz Pod Prad (IPP) a Londra

"Il comunismo è la cosa più malvagia del mondo"

Jakub Gil, coordinatore dell'Idz Pod Prad (IPP) Club di Londra, ha detto che il POSK ha scelto questo documentario per la sua storia commovente e significativa, la quale può aiutare le persone a riconoscere la natura malvagia del partito comunista.

Gil ha detto: «Abbiamo scelto questo documentario per sostenere la libertà delle persone perseguitate. Per noi polacchi il comunismo è la cosa più malvagia del mondo. Abbiamo sofferto così tanto sotto il suo dominio. É per questo che stiamo facendo il massimo sforzo per far conoscere al mondo queste atrocità.»

Gil ha aggiunto che le persone che esprimono la loro fede non hanno paura di combattere il male.

"Verità, Compassione e Tolleranza" sono i valori più belli per l’umanità

Tomek Skubis

Tomek Skubis si è trasferito a Londra dalla Polonia 15 anni fa. Ha sentito parlare per la prima volta del Falun Gong e della sua persecuzione attuata da parte del Partito Comunista Cinese (PCC), circa quattro anni fa.

Dopo la proiezione del film Skubis ha raccontato la storia di un duello tra bene e male, e del potere dei principi di Verità, Compassione e Tolleranza dicendo:

«Questo documentario ci fa venire in mente una domanda importante. In un momento in cui l'informazione si diffonde così velocemente ed è di così vasta portata, una questione come la persecuzione del Falun Gong è già stata conosciuta e discussa, ma la domanda è: chi ha la responsabilità di fermarla?»

Inoltre ha aggiunto: «I principi del Falun Gong, di Verità, Compassione e Tolleranza, sono i valori più belli per l'umanità.»

Skubis è rimasto profondamente commosso da Sun Yi, il protagonista del film, che ha dato la sua vita per questi principi. La tortura e l'incarcerazione subite da quest’uomo hanno distrutto la sua vita e la sua famiglia, ma non sono riuscite a schiacciare la sua volontà. Nonostante tutto Sun ha continuato a diffondere informazioni sul Falun Gong e sulla sua persecuzione, stampando e distribuendo volantini e newsletter.

Skubis ha detto: «Sto pensando di unirmi un giorno alla protesta pacifica del Falun Gong. So che i suoi praticanti hanno protestato per anni a Londra.»

"Uno Spirito Giusto è Potente"

La graphic designer Greta

Il documentario ha inspirato profondamente Greta, che come mansione lavorativa fa la graphic designer, ricordandogli cosa è importante nella vita.

Greta ha detto di aver sentito parlare della persecuzione del Falun Gong, ma non ne conosceva i dettagli: «Quando uno si vede la polizia entrare in casa in un qualsiasi momento e senza alcun motivo, si può immaginare l'esperienza di terrore provata da queste persone.»

«Lui [Sun Yi] non è un uomo fisicamente forte. Ma dal suo cuore e dalla sua anima, dai suoi pensieri e dalle sue azioni, dico che è l'uomo più forte del mondo.»

Sun, il protagonista del documentario, si è reso conto che i principi di Verità, Compassione e Tolleranaza lo rafforzavano, rendendo il suo spirito giusto e potente.

"Dobbiamo affrontare la realtà"

John Lee, uno studente di Hong Kong

John Lee, uno studente internazionale di Hong Kong, ha detto che il film lo ha aiutato a capire perché i praticanti del Falun Gong protestano a Hong Kong. Ha detto che ha camminato davanti ai tabelloni di protesta esposti dai praticanti del Falun Gong a Hong Kong per più di dieci anni, ma non ci aveva prestato alcuna attenzione, notandoli solo adesso che è cresciuto.

Lee ha detto: «Sono arrabbiato con me stesso. Avrei dovuto fare qualche ricerca per scoprire cosa aveva fatto il regime comunista al Falun Gong. Non avrei dovuto girare la testa per evitare di affrontare la verità. So che la persecuzione è vera. Basta guardare a quello che sta succedendo ora a Hong Kong, il regime può fare cose inimmaginabili. Io devo far sapere al mondo cosa sta succedendo. Durante la mia vita vorrei vedere il crollo del regime e farò qualcosa per farlo accadere.»