(Minghui.org) Han Hongxia è morta il 10 marzo 2017, cinque mesi dopo essere stata mandata nel centro di detenzione di Baicheng per la sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale per il corpo e la mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Han Hongxia

Maggiori dettagli sono emersi circa la tortura subita da Han nel centro di detenzione della città di Baicheng.

La donna, una residente di Da'an, nello Jilin, dal secondo giorno della sua detenzione era stata ammanettata e continuamente sottoposta ad interrogatori. Le era stato ordinato di rinunciare alla sua fede ed era stata verbalmente maltrattata perché aveva rifiutato.

Un giorno era tornata dall'interrogatorio molto debole e con il viso eccessivamente rosso. Non riusciva a reggersi in piedi e barcollando si era abbandonata sul letto. Da quel momento non era più riuscita ad alzarsi.

Gli agenti del centro di detenzione e i medici l’avevano alimentata forzatamente con farmaci sconosciuti e pochi giorni dopo si era trovata sull'orlo della morte.

Temendo che potesse morire nel centro di detenzione, le guardie l’avevano trasferita in un ospedale locale.

L'8 marzo 2017 l’ospedale aveva informato la famiglia che la praticante era in condizioni critiche a causa di un insufficienza polmonare dovuta ad un infezione e ad un grave edema. Due giorni dopo è deceduta.

Le guardie che avevano torturato Han, in seguito vantandosi con i loro colleghi avevano detto: «È stato bello torturare a morte il Falun Gong [i praticanti]».

Un'altra praticante, Wang Hongyan, sulla cinquantina, ha raccontato le brutali torture subite dai praticanti nel centro di detenzione di Baicheng, che includono essere schiaffeggiati, bagnati con forti getti di acqua fredda, privati del sonno e altre forme di punizioni corporali. Tutto ciò solo per la loro fede nel Falun Gong.

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