(Minghui.org) Peng Boxiang, residente a Taoyuan, nell’Hunan, dopo 11 anni di reclusione per la sua fede nel Falun Gong, è morto circa un mese dopo essere stato rilasciato in libertà vigilata.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Peng lavorava presso la banca Taoyuan Agricultural come direttore per l’erogazione dei mutui ipotecari, e prima dell'inizio della persecuzione era un assistente volontario per le attività locali del Falun Gong. Poiché aveva rifiutato di rinunciare alla sua fede, era stato licenziato e aveva scontato quindici anni in prigione.
Peng era stato condannato due volte al campo di lavoro. Il 16 ottobre 2000 aveva ricevuto una pena di un anno, e ne aveva ricevuta un’altra di tre anni il 9 gennaio 2003. Nel campo di lavoro forzato di Xinkaipu era stato sottoposto a torture disumane.
Due anni dopo il suo rilascio, poco prima delle Olimpiadi di Pechino del 2008, era stato nuovamente arrestato e, il 4 settembre 2009, era stato condannato a tredici anni di carcere.
Dopo 11 anni di brutali torture subite nella prigione di Jinshi, il praticante era oramai in fin di vita e per questo era stato rilasciato in libertà vigilata su parola medica a luglio di quest’anno. Le autorità, tuttavia, lo avevano rigorosamente sorvegliato e non gli avevano permesso di contattare i praticanti locali del Falun Gong.
È deceduto quest'agosto, all'età di sessantatre anni.
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