(Minghui.org) Un ex uomo d'affari della città di Huaiyang ha sviluppato un cancro alla gola a causa dei continui abusi ricevuti mentre era in prigione per la sua fede nel Falun Gong. È morto meno di un anno dopo essere stato rilasciato in libertà vigilata. Aveva 57 anni.

Il Falun Gong noto anche come Falun Dafa è una disciplina spirituale di meditazione che viene perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Zheng Xianjin è stato ripetutamente arrestato negli ultimi vent’anni perché si è rifiutato di rinunciare alla sua fede ed ha trascorso quasi tredici anni dietro le sbarre, tra campi di lavoro forzato e prigioni.

Nel luglio 2016 Zheng e sua moglie, Wang Haomei, sono stati nuovamente arrestati, ed entrambi condannati a cinque anni di prigione.

Zheng è stato condannato a scontare una pena nella prigione di Xinmi dove la sua salute è peggiorata rapidamente, e non riusciva più a mangiare. È stato costretto ad essere alimentato con cibo fluido, somministratogli attraverso un tubo. Dopo aver ricevuto una tracheotomia presso l’ospedale della prigione, il praticante ha sviluppato un cancro alla gola, perciò è stato rilasciato in libertà vigilata verso la fine del 2018.

Poiché continuamente perseguitato, la maggior parte dei suoi risparmi e beni personali sono stati confiscati durante i numerosi raid della polizia. Non potendo permettersi cure mediche, e abitando da solo ha fatto fatica a prendersi cura di sé stesso.

Sua moglie è ancora imprigionata nel carcere femminile di Xinxiang, e non gli è stato concesso di essere insieme al marito quando l’11 agosto è deceduto.

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