(Minghui.org) Di recente è stato confermato da Minghui che una donna residente a Qian'an, nell’Hebei, è deceduta l'8 gennaio di quest’anno dopo essere stata perseguitata per oltre due decenni per la sua fede nel Falun Gong: aveva 78 anni.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.

A Fan Huiying, ex vicepresidente della Conferenza consultiva politica popolare cinese della città di Qian'an, provincia dell’Hebei,è stata confiscata lacarta d’identità nel luglio 1999, pochi giorni dopo l'inizio della persecuzione. In seguito è stata arrestata più volte per aver praticato il Falun Gong ed è quasi morta a causa dell’alimentazione forzata.

Entrambi i figli di Fan vivono all'estero e l'hanno invitata ad andare a trovarli, ma la sua domanda per ottenere un passaporto è stata respinta a causa della loro fede nel Falun Gong. L’erogazione della sua pensione e delle altre prestazioni accessorie sono state interrotte nel febbraio 2001 e non sono mai state ripristinate. L'importo trattenuto ammonta ad un milione di yuan (circa 129.000 euro).

Quando Fan è diventata troppo debole per prendersi cura di se stessa a causa della persecuzione, i suoi figli hanno assunto due domestiche per aiutarla. Dato che alla loro mamma non era permesso di ricongiungersi a loro all'estero, sono dovuti tornare in Cina per farle visita il più spesso possibile. La situazione li ha messi sotto una pressione enorme che ha pesato pesantemente su di loro sia mentalmente che finanziariamente.

Le punizioni inflitte a Fan sono soltanto uno dei milioni di casi di persecuzione contro i praticanti del Falun Gong in Cina. Di seguito è riportato il suo resoconto dell'aprile 2015 della sua esperienza con la pratica del Falun Gong e di ciò che ha subito durante la persecuzione.

I disturbi scompaiono dopo che ho iniziato a praticare il Falun Gong

Ho sofferto di molte malattie, tra cui gastrite grave, colite cronica e nefrite. Nessun trattamento medico ha funzionato e le mie condizioni stavano lentamente ed inesorabilmente peggiorand..

Sono stata molto fortunata ad aver iniziato la pratica nel 1997. Poco dopo le malattie di cui ho sofferto per oltre 20 anni sono scomparse e mi è sembrato di rivivere.

Poiché mi sono rifiutata di rinunciare al Falun Gong, dopo l'inizio della persecuzione sono stata ripetutamente molestata e la mia casa è stata saccheggiata numerose volte tra il 2001 ed il 2004.

Sono stata portata a sessioni di lavaggio del cervello e rinchiusa in centri di detenzione. Sono stata umiliata e maltrattata, inoltre ho subito l’alimentazione forzata tre volte rischiando di morire.

Torturata in un centro di lavaggio del cervello

A metà gennaio 2001, il direttore del mio posto di lavoro mi ha chiesto se praticavo ancora il Falun Gong. Dopo aver detto di sì, mi hanno rapita e mandata in un centro di lavaggio del cervello. Non mi era permesso uscire e non era consentita nessuna visita di famiglia. La notte eravamo chiusi in una stanza e non ci era permesso usare il bagno.

Le guardie hanno addebitato 1.000 yuan (circa 130 euro) ad ogni praticante per coprire il costo del cibo, che peraltro non ci hanno mai fornito a sufficienza. Ci picchiavano ed abusavano verbalmente di noi in continuazione, oppure ci schiaffeggiavano in viso a loro piacimento.

Eravamo costretti a fare un ”addestramento militare”, a correre per lunghe ore con sacchi di sabbia sulla schiena, oppure a stare fermi o accovacciati per lunghi periodi di tempo.

Quando le nostre gambe gonfiavano ed avevamo difficoltà a camminare, ci sollevavano per i piedi costringendoci a gattonare per terra con le mani. Lo chiamavano ”spingere un carrello”.

Alimentazione forzata al centro di detenzione

Dopo circa un mese di torture nel centro di lavaggio del cervello, sono stata portata al centro di detenzione di Qian'an intorno al capodanno cinese, con l'accusa di ”disturbo della stabilità sociale”,un pretesto comune usato contro i praticanti del Falun Gong in Cina.

Faceva molto freddo e nevicava, ma le guardie mi hanno strappato via i vestiti e le scarpe calde e non mi hanno dato nessuna coperta per dormire. Con la temperatura gelida del nord della Cina, tremavo per il freddo ogni notte.

In estate, poiché il centro di detenzione era sovraffollato, eravamo costrette a dormire sul pavimento. La mia testa era accanto al gabinetto e le mie braccia erano coperte di punture di zanzare.

Il vice capo del centro di detenzione una volta mi ha dato una pacca sulla nuca con una suola di plastica. Le mie mani sono gonfiate e sono diventate nere e blu, poi mi ha ammanettato alla finestra del corridoio per giorni. Non potevo fare la doccia o cambiarmi gli abiti.

Ho fatto uno sciopero della fame per protestare contro la detenzione arbitraria e sono stata alimentata forzatamente per tre volte.

Nel maggio 2001, l'ottavo giorno del mio sciopero della fame, le guardie del centro di detenzione hanno deciso di sottopormi all’alimentazione forzata. Sono stata trattenuta su una tavola di legno da otto poliziotti armati. Quattro membri del personale medico mi hanno inserito un tubo nello stomaco attraverso la narice e l'hanno lasciato lì durante tutta la notte. È stato molto doloroso.

Due mesi dopo mi hanno nuovamente sottoposta ad alimentazione forzata, come la prima volta sono stata trattenuta da alcuni poliziotti armati. Mi contorcevo per resistere e ho vomitato tutto ciò che era stato introdotto forzatamente nel mio stomaco, diventando molto debole; la polizia, temendo il mio decesso al centro di detenzione, se n’è andata.

Avevo prurito alla gola e continuavo a tossire, sentendomi completamente sfinito.

Venti giorni dopo, la poliziami ha riportata al centro di detenzione.

Nell'ottobre 2001, la polizia ha istigato alcune criminali ad individuare le praticanti del Falun Gong. Molte di noi sono state trascinate in giro e picchiate. Abbiamo iniziato un’altra sessione di sciopero della fame.

Due uomini detenuti, la sera dell'ottavo giorno del nostro sciopero della fame ci hanno portate fuori. Uno di loro ha detto: «Questa anziana non pesa nemmeno 30 kg (e sono un metro e sessantasei centimetri in altezza)».

Mi hanno scaricata su di una tavola di legno e due medici mi hanno aperto la bocca con un paio di pinze. Le mie labbra si sono tagliate e i miei denti si sono allentati. Questa voltavolevano inserire il tubo attraverso la bocca, ma ho stretto forte i denti e non sono riusciti ad aprirla, quindi mi hanno inserito di nuovo il tubo attraverso la narice.

Per qualche motivo, quella volta non sono riusciti ad introdurmi il tubo nello stomaco, quindi lo hanno spinto nella mia narice destra in modo casuale. È stato estremamente doloroso e mi è uscito dal naso sangue scuro. Stavo morendo.

La sera del nono giorno del mio sciopero della fame sono stata rilasciata perché le guardie erano preoccupate che potessi morire nel centro di detenzione.

Persecuzione finanziaria

Dopo essere tornata a casa, la polizia ha continuato a molestarmi e ha perquisito la mia casa numerose volte. Gli agenti sono andati anche due volte a Pechino per molestare la famiglia di mio figlio, costringendolo infine a lasciare il lavoro ed a trasferirsi all'estero.

Nel 2007, il secondo giorno del 17° Congresso Nazionale del PCC, sono stata nuovamente arrestata e detenuta per 25 giorni. La polizia ha confiscato il mio computer, il mio libro del Falun Gong ed altri oggetti personali.

Dato che la mia pensione è stata interrotta dal febbraio 2001, ho trovato Lei Qin, presidente della Conferenza consultiva politica della città di Qian'an e le ho chiesto di ripristinare la mia pensione. Nonostante siano intervenute diverse agenzie non sono riuscita a recuperare la pensione.

Ho presentato denunce al governo centrale e alla Procura suprema a Pechino, ma non ho ottenuto risposta.