(Minghui.org) Dal 18 al 20 ottobre i praticanti del Falun Gong finlandesi hanno partecipato alla mostra “I Love Me” presso il centro esposizioni e convegni di Helsinki. La rassegna trattava diversi contenuti finalizzati alla bellezza, alla salute, alla moda, gioielli, orologi e stili di vita; all’evento hanno partecipato molti visitatori.

I praticanti hanno mostrato gli esercizi del Falun Gong e hanno parlato pubblicamente della brutale persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC), e tantissime persone hanno mostrato interesse e disponibilità ad aiutare i praticanti. Nei tre giorni della manifestazione hanno tenuto un seminario per insegnare ai visitatori i cinque esercizi del Falun Gong, e gli stessi hanno partecipato in modo attivo, seguendo dettagliatamente i movimenti della pratica.

Le persone imparano l'esercizio di meditazione durante il seminario

Un visitatore di nome Auli è venuto a conoscenza dei motivi per cui il PCC perseguita i praticanti del Falun Gong e ha motivato questo atteggiamento discriminatorio adducendo al fatto che i praticanti erano più numerosi dei membri del Partito. Ha commentato[1]: «Credo che il PCC voglia il potere assoluto sulle persone e ha una grande paura di trovarsi in minoranza… Sono convinto e credo fermamente che sia capace di perpetrare questi aberranti metodi persecutori dettati dalla sua cattiva natura».

La gente firma la petizione che condanna la persecuzione

La gente si ferma per conoscere il Falun Gong

Jan Mikael ha casualmente incontrato un praticante conosciuto quindici anni prima durante la stessa manifestazione. Ha detto: «Voglio firmare la petizione per sostenere questa giusta causa. Mi è capitato, mentre navigavo in internet, di trovare molte informazioni a riguardo e normalmente tengo sempre traccia di tutte le notizie riguardanti la persecuzione».

Jan-Mikael scatta[2] una foto con un praticante

Minna è una collega di lavoro di una praticante ed è stata molto sorpresa nel vederla all’esposizione. Le ha confessato: «Mi piacerebbe conoscere la vostra pratica ed esercitarmi con voi».

Durante il suo discorso ha guardato lo striscione in cui erano indicati i principi del Falun Gong: Verità, Compassione, Tolleranza e ha affermato: «i principi che abbracciate sono fondamentali per la società umana e tutti noi dovremmo seguirli… io in particolare ho bisogno di essere più tollerante…».

Successivamente le è stato mostrato come i praticanti cinesi vengono torturati. La risposta di Minna è stata eloquente, si percepiva il suo stato d’animo, era sconvolta dalla efferata persecuzione del PCC.

Prima di andare via ha preso del materiale informativo per aiutare in praticanti a sensibilizzare l’opinione pubblica contro il genocidio in Cina.

Tarja, una ragazza dello staff di fronte ai praticanti, ha detto: «Sono al corrente del prelievo di organi da persone vive che sta avvenendo in Cina».

Ha continuato affermando di essere commossa per i continui e instancabili sforzi dei praticanti in tutti questi anni.

Ha chiesto la possibilità di scattare con il suo cellulare una foto con un praticante per pubblicarlo attraverso i social media. Nel suo post ha scritto: «Oggi sono molto felice d’incontrare i praticanti del Falun Gong, così posso conoscere meglio questa disciplina e gli esercizi di meditazione».

Tarja scatta delle foto con un praticante

Miranda è un'insegnante presso le rinomate scuole finlandesi, durante la sua visita ha riconosciuto di non aver mai sentito parlare prima del Falun Gong; quando ha saputo del prelievo forzato di organi da persone ancora in vita, ha detto: «Non c'è speranza per il PCC… la sua fine è vicina».

L’insegnante voleva in qualche modo rendersi utile e ha chiesto come poteva supportare gli sforzi dei praticanti, poi ha chiesto: «Se non dovessimo più acquistare i prodotti di fabbricazione cinese, questo sarebbe d'aiuto?». Infine ha concluso con queste parole: «Grazie mille, quello che state facendo è molto importante… non ho parole per esprimere la mia gratitudine».