(Minghui.org) Il 9 gennaio il quotidiano italiano a diffusione nazionale chiamato Libero ha riportato i risultati delle indagini di un Tribunale indipendente, riguardo all'uccisione di prigionieri di coscienza per i loro organi sanzionata dallo Stato cinese. L'articolo condanna fortemente la violazione dei diritti umani.

La sentenza interlocutoria del “China Tribunal” (Tribunale indipendente per il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza in Cina) è stata consegnata a Londra il 10 dicembre.

L'Articolo del quotidiano Libero, sul verdetto del Tribunale londinese

L'articolo espone: "Dopo che dall'8 al 10 dicembre sono stati ascoltati trenta testimoni, il presidente del tribunale Sir Geoffrey Nice, ... ... ha detto: "Noi membri del tribunale siamo tutti certi, all'unanimità, al di là di ogni ragionevole dubbio, che in Cina il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza è stato praticato per un considerevole periodo di tempo, coinvolgendo un notevole numero di vittime".

La sentenza finale è prevista per la primavera di quest'anno e, sebbene non abbia alcuna autorità legale, servirà da documento di prova per fare pressione sulle organizzazioni internazionali e sensibilizzare l'opinione pubblica.

Libero ha inoltre sottolineato ai suoi lettori: "Il China Tribunal (in realtà Independent Tribunal Into Forced Organ Harvesting from Prisoners Of Conscience in China) è un’assise popolare indipendente ispirata dalla coalizione internazionale per l’abuso di trapianti in Cina (ICETAC), il massimo organismo mondiale che si occupa del tema. La sua costituzione è stata annunciata il 16 ottobre durante il Terzo incontro sul prelievo forzato di organi in Cina, svoltosi nel parlamento britannico per iniziativa di Jim Shannon, deputato nord irlandese del Partito Unionista Democratico, presidente del Gruppo interparlamentare per la libertà religiosa".

Presieduto da Sir Geoffrey Nice del Consiglio della Regina, il quale ha diretto l'accusa contro Slobodan Milošević nel Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia, il China Tribunal è una coalizione di avvocati, accademici, esperti di etica, medici, ricercatori e difensori dei diritti umani dedicati a porre fine al prelievo forzato di organi in Cina.

Il giornale dichiara: "Perché le migliaia e migliaia di organi prelevati dalle migliaia e migliaia di detenuti finiti tra le grinfie di medici senza scrupoli, alimentano un ricchissimo traffico internazionale di cui appunto la Cina è al centro".

"Per disporre di materia prima fresca, talvolta gli organi vengono persino prelevati da prigionieri che sono ancora vivi, almeno per qualche attimo ancora”.

L'articolo inoltre ha affrontato la questione del legame tra la raccolta del governo cinese di dati biometrici e campioni di DNA da detenuti e una banca dati nazionale utilizzata per il commercio degli organi: "Nel dicembre del 2017 Human Rights Watch annunciava che il numero di campioni raccolti aveva superato i diciassette milioni".

Nell'articolo c'è anche scritto che i praticanti del Falun Gong, che dal 1999 vengono perseguitati dal regime cinese, sono le principali vittime del prelievo forzato di organi, e si conclude con: "Torsten Trey, medico e direttore esecutivo del gruppo di difesa dell’etica medica, Doctors Against Forced Organ Harvesting (Medici contro il prelievo forzato di organi), lo chiama senza mezzi termini, genocidio".

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