(Minghui.org) L'Independent People's Tribunal, noto anche come il China Tribunal, è il primo tribunale indipendente che esamina le prove che accusano il regime cinese di perseguitare prigionieri di coscienza innocenti per prelevare forzatamente i loro organi per i trapianti.

L’8 dicembre scorso sono iniziate le udienze pubbliche e sono durate tre giorni, durante i quali più di trenta testimoni, inclusi rifugiati, investigatori e medici hanno presentato prove inquietanti.

A seguito dell'udienza studiosi ed esperti hanno condannato i crimini di prelievo forzato di organi in Cina, sperando di allertare le persone di tutto il mondo riguardo ai crimini commessi dal Partito Comunista Cinese (PCC) e chiedendo misure legali contro la persecuzione.

Il verdetto finale del tribunale è previsto per la primavera di quest'anno.

Sir Geoffrey Nice QC, presidente dell'Independent People's Tribunal, noto anche come China Tribunal, annuncia il verdetto provvisorio.

Consulente legale del tribunale: fa sapere al pubblico cosa è successo

Hamid Sabi, avvocato per i diritti umani e consulente legale del tribunale.

Il consigliere legale del tribunale, Hamid Sabi, ha dichiarato al sito Minghui.org che il prelievo forzato di organi dai prigionieri di coscienza è un crimine contro l'umanità commesso dal Partito Comunista Cinese che tutt'ora perseguita anche il Falun Gong.

"Sono molto, molto malati i responsabili in Cina, che compiono queste atrocità contro esseri umani così pacifici", ha detto Sabi.

"Questa è la politica statale del governo cinese per sopprimere il Falun Gong, e il prelievo forzato di organi è usato come mezzo per far rispettare questa politica. È usato sistematicamente in tutta la Cina contro i praticanti del Falun Gong e contro gli Uiguri, contro i cristiani e contro altri gruppi etnici. Quindi, poiché è sistemico e sistematico, è riconosciuto dalla legge internazionale o dalla consuetudinaria legge internazionale, come crimine contro l'umanità", ha affermato Sabi.

Le accuse sono che i prigionieri di coscienza in Cina vengono sottoposti a regolari esami medici, e quando arriva il momento, i loro organi vengono prelevati. Sabi afferma che i praticanti del Falun Gong sono stati presi di mira per il prelievo di organi poiché in genere godono di ottima salute. Alcuni resoconti indicano, inoltre, che questi interventi chirurgici sono stati eseguiti senza anestetici, in un modo estremamente orribile, ed immediatamente trapiantati ad un cosiddetto “visitatore”.

"Questo è un chiaro esempio di crimini contro l'umanità, si tratta infatti di omicidio, tortura e anche trattamento inumano e orribile dei prigionieri", ha inoltre affermato.

Ha poi sottolineato che i crimini sono stati commessi sistematicamente in tutta la Cina sotto la politica statale, utilizzando agenzie statali, inclusi ospedali militari, centri di detenzione e carceri. Ha dichiarato inoltre che il tribunale ha prove che la persecuzione è stata ordinata dall'ex leader cinese Jiang Zemin.

Sabi spera che tutte le persone nel mondo possano ascoltare le testimonianze dei praticanti del Falun Gong, perché ognuno di loro ha sofferto dolori inimmaginabili, ed è triste vedere persone trattate in modo disumano solo per il loro credo. Ha anche aggiunto che sono state registrate le testimonianze e che presto saranno pubblicate sul sito web.

Sabi ha affermato che oltre ad essere necessarie misure legali, anche il potere della moralità è importante, e anche attraverso l'opinione pubblica si può fare pressione alla Cina. Pubblicizzare attraverso i media le prove presentate al tribunale e il verdetto finale è un modo per intensificare la pressione dell'opinione pubblica e porre fine alla persecuzione.

Dichiara che la Cina non ha ratificato lo Statuto di Roma e quindi non può essere portata al Tribunale penale internazionale. L'unica autorità che può imporre sanzioni contro la Cina sarebbe il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ma la Cina siede come membro permanente del Consiglio di sicurezza e porrebbe il veto a qualsiasi mossa contro di essa. In questo modo la Cina è stata quindi finora in grado di cavarsela con tutte queste atrocità.

David Matas, avvocato per i diritti umani: stanno scomparendo numeri enormi di praticanti del Falun Gong

L'avvocato per i diritti umani David Matas testimonia presso il tribunale del popolo a Londra l'8 dicembre 2018.

L'avvocato canadese David Matas ha prestato servizio come primo testimone all'udienza dell'8 dicembre. Ha introdotto il contesto, il background, il processo e le conclusioni delle indagini indipendenti sulle quali lui, David Kilgour e Ethan Gutmann avevano lavorato. Ha poi risposto alle domande dei membri del tribunale.

Matas afferma che la sua esposizione alla questione del prelievo di organi in Cina suggerisce che le vittime sono principalmente praticanti del Falun Gong, ma include anche altri prigionieri di coscienza, come uiguri, tibetani e cristiani. "I casi di tibetani e uiguri sono limitati geograficamente, e quelli che includono i cristiani sono numeri relativamente piccoli, quindi è comprensibile che ci sia stato un focus sul Falun Gong, ma gli altri non dovrebbero essere dimenticati".

Matas dichiara che punire il prelievo forzato di organi come crimine di genocidio richiederebbe ulteriori analisi, ma le prove disponibili indicano che la persecuzione è diretta dal regime cinese.

"I praticanti del Falun Gong stanno davvero scomparendo fisicamente, in gran numero", ha detto Matas, "Il fenomeno è seguito con l'idea di sradicare il periodo del Falun Gong."

Matas afferma che c'è una falla nei sistemi giudiziari internazionali e che, sebbene sia possibile utilizzare i meccanismi legali contro la Cina, le nazioni hanno evitato di fare qualsiasi passo in quella direzione perché la Cina è troppo importante per i loro interessi politici. "Ci resta solo l'Independent People's Tribunal", ha detto.

Professoressa britannica: i colpevoli dei prelievi di organi dovrebbero subire punizioni e condanne penali

Professoressa Heather Draper dell'Università di Warwick in una conferenza stampa per l'Independent People's Tribunal l'8 dicembre 2018.

La professoressa Heather Draper dell'Università di Warwick è membro del Comitato consultivo internazionale della Coalizione per la cessazione degli abusi sui trapianti in Cina (ETAC). La sua ricerca accademica si concentra sulla bioetica e sull'etica in relazione al trapianto di tessuti e organi. Durante una conferenza stampa avvenuta l'8 dicembre, ha sottolineato l'importanza dell'etica del trapianto di organi e ha invitato tutte le persone, compresi i medici professionisti e i trapiantati, a trattare seriamente le indagini del tribunale indipendente.

"Il mio interesse riguarda principalmente il motivo per cui più professionisti dei trapianti provenienti da tutto il mondo non sono più interessati al tipo di prove che l'ETAC ha reso pubbliche, e ai documentari e altri tipi di informazioni che sono state rese di dominio pubblico, su ciò che sembra essere, secondo me, una pratica per niente etica", ha aggiunto. "Sembrerebbe che i medici professionisti e infermieri siano complici di gravi violazioni della condotta etica".

"Gli standard etici sono sempre stati esplicitamente alti nel trapianto, perché le persone sanno che c’è sensibilità intorno alla morte e nei riguardi di parenti sconvolti. Quindi il trapianto ha sempre avuto un livello di coscienza molto alto", ha affermato. La professoressa ha inoltre spiegato che questo livello di etica per il trapianto è accettato a livello internazionale e che potrebbe essere una delle ragioni per cui medici di paesi con requisiti tradizionalmente elevati per l'etica medica potrebbero trovare quasi incredibile che i dottori in Cina siano capaci di compiere deliberatamente un omicidio.

Ha aggiunto che i professionisti medici che si specializzano nei trapianti dovrebbero determinare da soli se vogliono essere complici di ciò che sta facendo la Cina. Ciò include il fatto di invitare i funzionari cinesi e i chirurghi dei trapianti a conferenze internazionali.

Consulente di diritto internazionale parla di comunismo

Steffi Spinae, avvocato internazionale, partecipa a un'audizione pubblica dell'Independent People's Tribunal

Steffi Spinae, un avvocato specializzato in risoluzione delle controversie internazionali, ha lavorato a numerose cause legali. Ha ascoltato diverse testimonianze presentate in tribunale dai praticanti del Falun Gong cinesi che sono sfuggiti alle persecuzioni.

"Penso che sia una cosa molto coraggiosa farsi avanti e parlare di quello che ti è successo, perché è doloroso, e quando ne parli devi scavare profondamente nel dolore", ha detto. "Penso che quando esprimi il dolore, a volte, è quasi una parte del processo di guarigione."

L’avvocato ha affermato inoltre che il prelievo forzato di organi da praticanti del Falun Gong in Cina non è diverso dal genocidio dei nazisti contro il popolo ebraico. "In realtà è peggio, perché ti dirò una cosa: dovremmo essere molto più civilizzati ora di quanto lo fossimo sessant’anni fa, giusto? Dovremmo sapere di più, dovremmo fare meglio e non abbiamo imparato nulla in sessant’anni ", ha concluso.

Attivista per i diritti umani: il tribunale indipendente del popolo fa vedere al mondo i crimini del Partito Comunista

Foto 6: Benedict Rogers, co-fondatore e vicepresidente della Commissione per i diritti umani del partito conservatore del Regno Unito e fondatore di Hong Kong Watch, in un'audizione pubblica del tribunale.

Benedict Rogers, co-fondatore e vicepresidente della commissione per i diritti umani del partito conservatore del Regno Unito e fondatore di Hong Kong Watch, da anni presta attenzione al prelievo di organi dai prigionieri di coscienza in Cina. Dichiara che l'istituzione e il funzionamento dell'Independent People's Tribunal ha contribuito a esporre al mondo le violazioni dei diritti umani del PCC.

Rogers ha affermato che questa è stata la prima volta in cui ha visto le prove del prelievo forzato di organi come entità legale e l’analisi delle prove nell'ambito del diritto internazionale.

Ha aggiunto che, anche se il tribunale è indipendente e non ha potere amministrativo, ha comunque ricevuto ampia attenzione da parte dei media e del pubblico e invia un potente messaggio al regime cinese.

Roger sostiene che il prelievo forzato di organi fa parte dei ripetuti crimini contro l'umanità del PCC, che includono i recenti incidenti nello Xinjiang.

La sera del 10 dicembre scorso sir Geoffrey Nice QC, presidente dell'Independent People's Tribunal, ha annunciato un verdetto provvisorio. Ha dichiarato che i membri del tribunale hanno concluso all'unanimità che il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza si è svolto in Cina per molto tempo e "su una scala sostanziale" e che è stato organizzato e sanzionato dallo stato.

Il verdetto finale è previsto per la primavera di quest'anno, verrà definito in dettaglio se siano stati commessi reati internazionali e, in tal caso, chi siano i perpetratori e il numero di vittime coinvolte nel prelievo forzato di organi.

Fino ad allora, le prove sono ancora aperte, così come l'invito al regime cinese di aderire al processo, ma ad oggi il governo cinese non ha ancora risposto a questo invito. Attualmente il tribunale sta raccogliendo prove sul suo sito web.

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