(Minghui.org) A novembre dello scorso anno cinque donne della città di Yingkou, dopo essere state detenute per circa dieci mesi, sono state condannate alla prigione per la loro fede nel Falun Gong, una pratica di meditazione che consiste in cinque esercizi e si fonda sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Il Partito comunista cinese perseguita tale pratica fin dal luglio 1999.

Le praticanti in questione sono le signore Jin Cuixiang, Han Xuesong, Han Meiling, Liu Aimin e Xu Xiaoyan ed hanno subito le seguenti condanne: Jin quattro anni e una multa di 8.000 yuan (circa 1.000 euro), Han Xuesong tre anni e mezzo ed una multa dello stesso valore, Han Meiling due anni oltre ad una multa di 5.000 yuan (circa 650 euro), sia Liu che per Xu un anno ed una multa di 3.000 yuan ciascuna (circa 400 euro).

Jin, praticante cinquantatreenne, lavorava in un impianto chimico della provincia dello Liaoning. Dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong ed a seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, è diventata una persona migliore nella vita e nel lavoro. A causa della sua fede, tuttavia, nel 2002 è stata condannata a dieci anni di prigione e durante la detenzione è stata pesantemente torturata con la privazione del sonno e la puntura con un ago.

Cinque anni dopo, il 13 gennaio scorso, appena uscita di prigione, Jin è stata nuovamente presa di mira. Quel giorno stava guidando per la città di Liguan quando la polizia l’ha arrestata. Gli agenti le hanno confiscato due pile della rivista “Nove Commentari sul Partito Comunista” che trasportava sulla sua auto.

La polizia ha arrestato lei e i suoi cinque passeggeri, incluse le altre quattro praticanti di cui sopra ed un'altra praticante, Zhang Yuxia. Tutte e sei sono state condotte alla stazione di polizia di Liguan e trasferite al centro di detenzione di Jinzhou la sera stessa.

Alle praticanti è stato ordinato di spogliarsi per sostenere una visita medica che includeva vari esami: del sangue, delle urine, della glicemia e l'elettrocardiogramma (ECG). Durante tutta la procedura nessun ufficiale ha mostrato il proprio documento d'identità, né ha rivelato il proprio nome, anche se richiesto.

Dopo la visita medica è stato accertato che Zhang versava in un cattivo stato di salute ed è stata rilasciata su cauzione dopo che la sua famiglia ha pagato 5.000 yuan (circa 650 euro).

L’11 giugno scorso laProcura ha incriminato le altre cinque praticanti presentando i loro casi davanti al tribunale di Wafangdian. Il processo inizialmente era previsto per il 9 luglio ed in seguito è stato posticipato al 5 novembre. Solo i familiari di una delle cinque praticanti hanno potuto partecipare al processo poiché le altre famiglie non ne sono state informate.

Jin, Han Xuesong e Han Meiling hanno presentato ricorso per i loro casi presso la Corte intermedia di Dalian che il 9 gennaio di quest'anno ha deciso di confermare il verdetto originale senza tenere un'udienza.

Quando il 12 gennaio Liu e Xu sono state rilasciate dal centro di detenzione di Yaojia, entrambe erano vestite con abiti leggeri che non le riparavano dal freddo. Nonostante l’inverno in Cina nordorientale sia rigido, ai piedi indossavano soltanto pantofole e non avevano soldi, vedendo che dovevano percorrere oltre 100 km per arrivare a casa, un ufficiale ha prestato loro 200 yuan (circa 25 euro) come spese per il viaggio, che gli sono stati restituiti dai loro familiari più tardi il giorno stesso.

Principali responsabili:

Tan Jiarong: direttore del tribunale di Wafangdian, + 86-411-85556999

Mou Linde: funzionario del tribunale di Wafangdian responsabile di questi casi, + 86-411-85556877, + 86-18641191767

Articolo correlato:

Altre notizie sulla persecuzione dalla Cina - 16 gennaio 2018 (15 rapporti)