(Minghui.org) A soli pochi mesi dal matrimonio di sua figlia, Yang Xiaohui, una praticante di Wen'an nell’Hebei, è deceduta cadendo malamente dal terzo piano mentre cercava di sfuggire all’arresto della polizia, che l’aveva presa di mira perché non rinunciava alla sua fede nel Falun Gong.

Il Falun Gong, o Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Intorno alle undici di sera dell'8 aprile, otto agenti hanno bussato alla porta della donna. Dopo che si è rifiutata di aprire la polizia ha iniziato ad usare degli strumenti per forzare la serratura, terrorizzando il marito e la figlia che erano lì presenti.

Nel frattempo la praticante ha cercato di fuggire dal suo balcone situato al terzo piano, ma purtroppo è caduta malamente Vedendo che non dava segni di vita, mentre venivano filmati e sorvegliati dagli agenti, i suoi familiari l'hanno portata in ospedale, dove verso le due di notte è stata dichiarata deceduta.

In seguito il capo della Divisione di sicurezza interna, Li Zhongjie, ha negato ogni responsabilità, dicendo che stavano solo seguendo gli ordini dai piani superiori.

La famiglia di Yang si è poi adirata quando la polizia non ha permesso loro di procedere con i funerali, finché non fosse arrivata l'approvazione di cremarla o seppellirla.

Ripetutamente bersagliata per la sua fede

Da quando il regime comunista ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999, Yang è stata ripetutamente vessata per non voler rinunciare alla sua fede. Negli ultimi due decenni, a causa dei ripetuti arresti, delle molestie ed dei continui saccheggi alla loro abitazione da parte della polizia, la sua famiglia ha vissuto nella paura, e ciò ha aggravato la salute del marito.

Tra novembre 2003 e giugno 2004 la donna era già stata sottoposta a sessioni di lavaggio del cervello due volte. Nel centro era stata presa a calci nella schiena e schiaffi in faccia, era stata legata a un letto ed alimentata forzatamente, ferendole gravemente l'esofago. Le avevano iniettato farmaci sconosciuti che l'avevano resa incapace di dormire, e con il tempo faticava a svegliarsi.

L'ultimo arresto risale al 2 gennaio 2017, quando lei e altri otto praticanti del Falun Gong (due uomini e sei donne) si erano recati al mercato degli agricoltori a Daliu, nella contea di Wen'an, per distribuire calendari con informazioni sul Falun Gong. Dopo essere stati segnalati alla polizia erano stati arrestati, le loro case saccheggiate e i materiali relativi al Falun Gong confiscati. Il giorno dopo l'arresto, mentre le sette donne erano state rilasciate su cauzione perché avevano la pressione alta, i due maschi erano rimasti detenuti per un altro mese e poi il 23 febbraio rilasciati su cauzione.

Da allora la polizia ha spesso molestato i praticanti tramite telefonate o bussando alle loro porte, richiedendo loro di presentarsi alla stazione di polizia ogni tre mesi. Rifiutandosi, sono stati inseriti in una Lista di Ricercati.

Zheng Lili, una delle praticanti, era stata in seguito arrestata mentre utilizzava il suo documento d'identità segnalato, e nel dicembre scorso era stata condannata ad un anno e mezzo di reclusione, mentre He Yan era stata arrestata a casa sua a novembre. Liu Yingjie, un insegnate, era stato costretto a lasciare il lavoro ed ora vive lontano da casa per evitare l'arresto, dovendo lasciare i suoi genitori settantenni bisognosi di cure.

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