(Minghui.org) All'inizio di ottobre dello scorso anno la praticante Zhao Yuhong, di Zhaoyuan, è stata arrestata per la pratica del Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999, ed ora sfortunatamente non si sa dove si trovi.
Quando dopo il capodanno cinese la sua famiglia si è recata al centro di detenzione per farle visita, le autorità hanno detto di averla trasferita, ma senza rivelare dove, quindi la sua attuale ubicazione è sconosciuta.
Dall’inizio della persecuzione del Falun Gong nel 1999 Zhao, un’ex assistente del grande magazzino Zhaoyuan, è stata più volte detenuta: l’ultima detenzione risale all'inizio di ottobre dello scorso anno, quando è stata arrestata a casa sua e rinchiusa nel centro di detenzione di Yantai. Dopo la morte dei suoi genitori, causata delle costanti molestie della polizia, lei viveva da sola.
Storia di arresti e detenzioni
Durante le varie detenzioni ha subito torture inimmaginabili. Altri che sono stati rilasciati dal centro di detenzione hanno riferito di averla vista in stato confusionale a causa della tortura.
Capodanno 1999: primo arresto
Il 31 dicembre 1999 Zhao ed un altro praticante erano stati arrestati e condotti alla stazione di polizia di Mengzhi, dove lei era stata ammanettata ad un tubo di ferro per ventiquattro ore e privata del cibo e dell'uso del bagno; di conseguenza, a causa del freddo e della fame, era svenuta.
Tuttavia, quando l'ufficiale Yu Wendong aveva notato le sue condizioni, aveva chiamato altri quattro ufficiali e ordinato loro di colpirla con bastoni, mani e piedi, ma vedendo che non reagiva alle percosse, Yu aveva usato su di lei i bastoni elettrici. Successivamente, l’aveva presa a calci e le aveva pestato la testa, dopodiché aveva aperto la finestra anche se la temperatura era glaciale. In seguito era stata mandata al campo di lavoro forzato femminile di Shandong per tre anni, dove era stata bruciata con le spirali per le zanzare, tagliata su di un polso, sospesa in aria per un lungo periodo e, quando si era rifiutata di lavorare, anche privata del sonno.
Infine, a seguito di un disturbo mentale, era stata rilasciata.
Illustrazione della tortura: appeso in aria
2002: condannata a quattro anni di prigione
Solo per aver affisso manifesti che riportavano "La Falun Dafa è buona”, l'Ufficio 610 l’aveva arrestata e gli ufficiali della stazione di polizia di Mengzhi l’avevano ammanettata ad una sedia di ferro e poi avevano fatto passare la corrente elettrica attraverso di essa. La donna ha detto di aver avuto la sensazione di venire morsa dai serpenti e che gli occhi le stessero uscendo dalle orbite. La polizia le aveva anche infilato nel naso tabacco e peperoncino che le bruciavano così tanto che era svenuta.
In seguito era stata condannata a quattro anni di carcere dove, dopo essersi rifiutata di essere "trasformata" e di smettere di fare gli esercizi del Falun Gong a causa delle torture subite, si era ritrovata con i pollici e gli indici disabili.
Nel 2004, su ordine di una guardia, circa sei detenute l’avevano picchiata per più di due ore.
L'8 marzo 2005 quando sua madre era andata a farle visita, aveva notato che non poteva camminare senza assistenza, era pallida, emaciata e aveva lo sguardo spento. Quando poi le aveva chiesto cosa le fosse successo, lei aveva risposto che lo staff della prigione aveva intensificato la tortura sulle praticanti che non rinunciavano al loro credo.
Siccome nella struttura lei persisteva nel fare gli esercizi, i medici della prigione le iniettavano un farmaco sconosciuto che aveva rapidamente deteriorato la sua salute.
Marzo 2006: Nel centro di lavaggio del cervello
Quando il 18 marzo 2006 al termine del mandato la madre è andata alla prigione per riportarla a casa, ha saputo che la figlia era stata presa in consegna da qualcun altro. Più tardi, attraverso alcuni conoscenti, ha scoperto che era stata condotta al centro di lavaggio del cervello di Linglong perché rifiutava di farsi "trasformare". In quel posto era stata rinchiusa in una piccola cella oscura senza ventilazione.
Tuttavia, poiché resisteva al farsi trasformare, l'Ufficio 610, dopo averla detenuta per cinque mesi, aveva deciso di inviarla per un anno e mezzo nel campo di lavoro forzato di Zibo Wangcun, senza informare la sua famiglia.
Nel settembre 2006 era stata trasferita dal campo di lavoro al centro per il lavaggio del cervello, dove era stata rinchiusa in una cella buia con un altro praticante; era loro proibito uscire e venivano spesso privati del cibo. Quando avevano sete, dovevano bere da un sacchetto di plastica riempito con l'acqua della toilette.
Dal 2008 al 2017: numerosi arresti
A giugno del 2008 circa sette agenti di polizia sono andati a casa di sua madre per arrestarla, ma non trovandola avevano saccheggiato l’abitazione e sospeso la pensione della madre che, restando senza l'indennità di sussistenza, si era ammalata. Il 3 agosto 2008 è poi deceduta.
Il 31 marzo 2011, dopo essere stata segnalata ed arrestata per aver consegnato al pubblico messaggi sul Falun Gong, è stata portata in un centro per il lavaggio del cervello.
A Maggio del 2013 era stata nuovamente arrestata e rinchiusa in un centro di lavaggio del cervello per aver scritto messaggi sul Falun Gong in pubblico.
Il 12 luglio 2017 è stata arrestata e detenuta dieci giorni, dopo per aver chiarito la verità sul Falun Gong ad un ufficiale di polizia. Prima di finire nel centro di detenzione di Zhaoyuan, i poliziotti l’hanno fatta sedere su una sedia di ferro, le hanno rilevato le impronte digitali, prelevato il sangue, confiscato i 150 yuan (circa 19 euro) che aveva con lei e l’hanno sottoposta ad un esame medico all’ospedale.
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