(Minghui.org) La praticante Tan Meiying è stata rilasciata a novembre dello scorso anno dopo aver trascorso un anno di detenzione per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong. Nonostante siano passati sei mesi, la donna di settantasei anni soffre ancora degli effetti provocati dai medicinali che gli sono stati somministrati mentre era detenuta nel centro di riabilitazione, come frequenti mal di testa, vertigini e presenza di sangue nelle urine.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Nella campagna progettata per sradicarlo dalla Cina, la somministrazione di farmaci sconosciuti è una tecnica utilizzata dalle autorità per punire prevalentemente i praticanti che rimangono fermi nella loro fede.

Tan residente a Qidong, nell'Hunan, è stata arrestata nel dicembre del 2017 mentre era in viaggio verso Pechino. Giunta alla stazione ferroviaria di Shijiazhuang cinque ufficiali l'hanno trascinata fuori dal treno e l’hanno riportata nella sua città, per poi rinchiuderla nel centro di detenzione locale.

Successivamente è stata mandata al centro di riabilitazione da stupefacenti di Qidong, dove un medico soprannominato Luo le ha iniettato e l'ha costretta ad assumere molti medicinali sconosciuti.

La donna ha raccontato che in seguito si è sentita molto male: aveva forti mal di testa, vertigini, dolore al petto, debolezza e per molto tempo ha anche avuto sangue nelle urine.

Dopo che per mesi è stata sottoposta a quel trattamento, è stata portata al centro di detenzione di Qidong. Poiché le autorità non hanno mai informato la sua famiglia, loro non hanno saputo dove lei fosse rinchiusa, né hanno potuto contattarla, fino a quando una persona rilasciata dal centro di detenzione ha fatto loro visita, consegnando un suo messaggio.

Subito, il fratello minore di Tan e la figlia si sono precipitati al centro di detenzione per richiederne il rilascio, e dopo esserci riusciti, le autorità hanno estorto una grossa somma di denaro a sua figlia.

Persecuzione passata

Tan ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998 e grazie alla pratica la sua salute è migliorata notevolmente.

Tuttavia, dopo che nel 1999 il regime comunista ha ordinato la persecuzione, la donna è andata a Pechino per fare appello per la sua fede, ma è stata più volte arrestata e detenuta.

Nel 2015 è stata arrestata e condannata a tre anni di carcere per aver esposto uno striscione del Falun Gong in piazza Tiananmen.