(Minghui.org) Nel maggio del 2017, Ren Shouzhi, residente a Jidong, nell'Heilongjiang, è stato arrestato e condannato a due anni di carcere, per non aver rinunciato al Falun Gong, una pratica di benessere per corpo e mente, perseguitata dal regime comunista cinese dal luglio 1999.
In seguito, il suo appello contro l'ingiusta condanna subita, è stato respinto e lui recluso in prigione. Tuttavia Ren ha continuato a cercare giustizia, tentando di far riconsiderare il suo caso al Tribunale provinciale superiore e alla Procura, ma le autorità carcerarie si sono rifiutate di presentare la mozione. Un funzionario del carcere gli ha detto: "Può scrivere la sua mozione, ma io non la presenterò per lei. Non ci provi nemmeno a sfidare il sistema".
Ren è un praticante di settantanove anni, che ha scontato due anni di carcere ed è stato rilasciato il primo maggio scorso.
Non è la prima volta che l’uomo viene preso di mira per la sua fede; dall'inizio della persecuzione nel 1999, è stato arrestato otto volte, con due condanne ai lavori forzati per un totale di quattro anni e altri due in prigione.
Inviato due volte in un campo di lavoro
Ren era il direttore del Dipartimento di Educazione a distanza dell’Istituto Tecnico per adulti di Jidong. Per oltre trent’anni aveva sofferto di artrite, mal di schiena, bronchite cronica, epatite B e altre malattie, ma dopo aver iniziato a praticare il Falun Gong nel luglio del 1996, si era completamente ripreso e anche il suo carattere era molto migliorato.
Nel giugno 1999 la polizia di Jidong, seguendo un elenco di nomi, aveva contattato uno per uno i praticanti locali del Falun Gong, minacciando che se non avessero rinunciato alla loro fede, sarebbero stati arrestati. Ren non aveva ceduto, e per questo era stato recluso nel centro di detenzione della contea per ventitré giorni e multato di 2.000 yuan (circa € 260).
Nell'aprile del 2000 era stato nuovamente arrestato per aver esposto un volantino che denunciava l’ex leader del Partito Comunista Cinese Jiang Zemin, responsabile della persecuzione contro il Falun Gong. Dopodiché era stato recluso nello stesso centro di detenzione per sette settimane e multato di 2.000 yuan. Inoltre, poiché non rinunciava a praticare, era stato retrocesso di ruolo nel suo lavoro.
Dopo che nel 2001 Ren aveva dichiarato nulle le sue precedenti dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong, poiché scritte contro la sua volontà, più di dieci ufficiali si erano presentati nella sua residenza. Tentando di scappare, l'uomo si era però ferito gravemente il mignolo e così il sangue aveva iniziato a scorrere sui pantaloni e le scarpe fino a lasciare una scia per terra. Era stato quindi rintracciato e arrestato per la terza volta, poi mandato in un centro di detenzione.
Due mesi dopo Ren era stato condannato a un anno di lavori forzati nel campo di lavoro di Jixi, dove l'avevano picchiato, legato con le mani ben strette dietro la schiena e costretto a sedersi su un piccolo sgabello, restando immobile per lunghi periodi. Una volta, dopo aver rimosso un manifesto che diffamava il Falun Gong, le guardie l'avevano percosso così tanto che i suoi occhi si erano gonfiati rendendogli la vista sfocata per molto tempo, e le cosce e i glutei erano stati gravemente lesionati, da renderlo incapace di stare seduto per una settimana.
Tuttavia, dopo che Ren aveva protestato per la tortura subita, sei guardie armate di bastoni l'avevano brutalmente picchiato, al punto da fratturargli l'avambraccio sinistro e renderlo incapace di camminare.
Il 30 aprile del 2002, alla scadenza del suo mandato, la polizia di Jidong aveva inviato Ren direttamente al centro di detenzione locale, dove era rimasto per cinquantasei giorni. Per il suo rilascio, l'Ufficio 610 della contea aveva richiesto 10.000 yuan (circa € 1.280 ), ma siccome la famiglia non era in grado di pagare, gli ufficiali gli avevano trattenuto diciotto mesi del suo stipendio.
Il 23 aprile 2003 Ren era stato arrestato dalla polizia di Jidong, assieme a più di quaranta praticanti del Falun Gong. Dieci giorni dopo era stato inviato nel campo di lavoro di Jixi per la seconda volta, con un mandato di tre anni e alcuni mesi dopo con altri nove praticanti, trasferito nel campo di lavoro di Suhua, dove aveva subito torture fisiche ed era costretto a fare lavori forzati. Nel 2005 era diventato estremamente debole e incapace di mangiare e quando nell'ottobre dello stesso anno è stato rilasciato, era molto emaciato.
La prigionia
Nel luglio del 2008 mentre era a Yichun a far visita alla figlia, la polizia locale lo aveva arrestato dopo averlo sorpreso a parlare del Falun Gong con una persona. Questa volta era stato rinchiuso nel centro di detenzione di Mahe per quattordici giorni e multato di 2.000 yuan.
Nel maggio del 2015 Ren e un altro praticante si sono recati nelle campagne remote e dopo essere stati arrestati dalla polizia di Jidong, quello stesso giorno sono stati rilasciati.
Nel settembre del 2016, a seguito di una denuncia per aver parlato con la gente del Falun Gong, Ren e un altro praticante sono stati catturati dalla polizia di Jidong, che dopo avergli perquisito la casa e sequestrato il materiale del Falun Gong, li hanno imprigionati nel centro di detenzione locale.
Il 18 maggio del 2017 è stato arrestato per l'ottava volta e nuovamente inviato in un centro di detenzione. Il giorno dopo, il Tribunale di Jidong l'ha condannato a due anni con una multa di 10.000 yuan. Immediatamente Ren ha fatto appello al Tribunale Intermedio di Jixi, che però ha confermato la prima sentenza, e quindi il 17 luglio è stato rinchiuso nella prigione di Jixi.
Nella struttura ogni giorno è stato costretto a rimanere seduto immobile su un letto di legno molto duro, dalle cinque del mattino alle otto di sera. Inoltre per più di venti giorni non gli è stato permesso di pulire o lavarsi i vestiti. Era emaciato e ricoperto di vesciche e sangue sulle dita dei piedi, sulle caviglie e sui glutei.
Il 25 settembre del 2017 è stato trasferito nella prigione di Hulan, dove le condizioni di vita erano cosi miserabili che quattro detenuti condividevano un letto e una coperta. Ren ha nuovamente cercato di presentare una mozione per far riesaminare il suo caso, ma i funzionari si sono rifiutati di presentare i suoi documenti.
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Categoria: Resoconti della persecuzione