(Minghui.org) L’International Medical Travel Journal (IMTJ) il 13 maggio ed il 7 giugno ha riportato che, il 25 aprile, il Parlamento del Belgio ha approvato una nuova legge che punirebbe tutte le parti coinvolte nell’acquisto e nella vendita di organi umani a scopo commerciale, citando un rapporto recente di Epoch Times.

Una clausola della proposta di legge fa riferimento ad una risoluzione che condanna il prelievo forzato di organi in Cina, approvata dal Parlamento Europeo a dicembre 2013.

Edificio del Parlamento belga

I trasgressori saranno puniti con vent’anni di carcere e con una multa di 1.200.000 euro. Se un gruppo criminale organizzato è coinvolto in tale commercio, ciascun componente del gruppo verrà punito.

L’articolo stabilisce che la legge non è efficace soltanto in Belgio, ma proibisce a tutti i suoi cittadini di procurarsi organi, indipendentemente da dove avviene la transazione, vietando in modo efficace il turismo finalizzato al trapianto di organi.

Il regolamento stabilisce che sia il venditore di organi che il ricevente, come anche gli intermediari, i medici consultati ed altri operatori sanitari che hanno partecipato alla vendita di organi a scopo di lucro, saranno puniti dalla legge.

Nello spiegare ciò che costituisce le procedure illegali di trapianto d’organo, la proposta solleva la questione del prelievo forzato di organi, uno scenario in cui questi ultimi vengono rimossi da individui che non hanno espresso il loro consenso. La legge ingloba anche una clausola, approvata dal parlamento europeo nel dicembre 2013, che si riferisce ad una risoluzione che condanna l’espianto forzato di organi in Cina.

La risoluzione esprime profonda preoccupazione per le notizie persistenti e credibili che riguardano il prelievo sistematico di organi da prigionieri di coscienza non consenzienti supportato dallo Stato cinese., incluso un gran numero di praticanti del Falun Gong imprigionati per il loro credo, e membri di altri gruppi di minoranze religiose.

La risoluzione del parlamento europeo invita la Cina a porre immediatamente fine alla pratica di prelievo di organi da prigionieri di coscienza. Il Belgio è il primo Paese europeo che fa riferimento alla risoluzione del 2013 dell'UE.

Il commercio continua, e potrebbe persino essere aumentato per far fronte alla domanda, nonostante le numerose prove su questa pratica diffusa in Cina, fornite dalle Nazioni Unite, dalla Coalizione internazionale per porre fine all’abuso del prelievo di organi in Cina, dall’associazione di medici Doctors Against Forced Organ Harvesting (DAFOH) e dall’Organizzazione mondiale d'investigazione sulla persecuzione del Falun Gong.

La proposta di legge del Belgio passerà al Senato, dopodiché il re la firmerà. La Repubblica Ceca ha recentemente preso in considerazione un programma per ridurre il turismo dei trapianti.