(Minghui.org) Il 21 giugnoun settantacinquenne, residente nella provincia dello Shandong, è stato arrestato a casa sua con l’accusa di non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una pratica di meditazione perseguitata in Cina dal 1999.
L'arresto di Sheng Songgang è avvenuto cinque mesi dopo l'arresto di sua figlia, Sheng Shuli, anche lei arrestata per la sua fede nel Falun Gong.
Il 22 gennaio, alcune ore dopo che la madre è stata arrestata, il figlio disabile della donna si è recato presso la stazione di polizia locale con la speranza di vedere sua madre, ma è stato minacciato ed allontanato. La stessa cosa è successa quando ha provato ad incontrare suo nonno.
Con la madre ed il nonno incarcerati nel centro di detenzione di Pudong, il ragazzo si è ritrovato da solo e senza la possibilità di aiutarli.
Precedenti persecuzioni subite da Sheng
Quando Sheng ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998, aveva le gambe gravemente deformate e riusciva a malapena a camminare a causa della sua artrite reumatoide cronica. L'artrite è scomparsa rapidamente, e così anche sua figlia ha iniziato a praticare dopo aver assistito al miracoloso potere di guarigione del Falun Gong.
Dall’inizio della persecuzione, iniziata il luglio del 1999, Sheng è stato arrestato più volte per essersi rifiutato di rinunciare alla sua fede e per aver continuato a chiarire la verità alle persone sulla persecuzione.
A novembre del 1999 è andato a Pechino per protestare e la polizia lo ha arrestato e trasferito a Pingdu, dove è stato torturato per sei giorni, multato di 5.000 yuan (circa 650€) e costretto a firmare una dichiarazione per rinunciare alla sua fede.
Nel novembre 2000 le autorità locali lo hanno arrestato e torturato per una settimana, legandolo a un albero.
Nel dicembre 2000 si è recato di nuovo a Pechino, la polizia lo ha arrestato e il praticante ha iniziato uno sciopero della fame mentre veniva riportato a casa. Per punirlo, due agenti si sono alternati nel prenderlo a schiaffi in faccia, e successivamente a colpirlo con bastoni di bambù. Il suo viso era pieno di lividi, gonfio e sfigurato. Uno degli agenti gli ha fracassato una bottiglia di vetro sulla schiena, lasciandolo seduto sui vetri rotti. È stato torturato per otto giorni prima di essere rimandato a casa.
Il 19 gennaio 2003 L'ufficio 610 di Pingdu insieme alla polizia locale ha arrestato Sheng e lo hanno torturato in un centro di lavaggio del cervello per 35 giorni.
Il 28 aprile 2001 e il 15 giugno 2007, gli agenti dell'Ufficio 610 ed i funzionari della città hanno saccheggiato la sua casa e hanno confiscato i suoi effetti personali.
Il 26 luglio 2016 Sheng è stato incarcerato e multato per aver parlato del Falun Gong.
Il 20 marzo 2017 diversi agenti della stazione di polizia di Zhugou sono andati a casa di Sheng per costringerlo a firmare un pezzo di carta bianca dove avrebbero scritto quello che gli serviva. Dieci giorni dopo si sono ripresentati due agenti per confiscargli tutto materiale relativo al Falun Gong e oltre 1.000 yuan (circa 130 €) in contanti.
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Categoria: Resoconti della persecuzione