(Minghui.org) Il 20 luglio si è celebrato il 20° anniversario dall'inizio della persecuzione del Falun Gong in Cina. Analogamente agli anni precedenti, i praticanti di tutto il mondo hanno organizzato molti eventi per commemorare quel giorno, chiedendo la fine della repressione. I funzionari del governo di molti Paesi vi hanno personalmente partecipato o inviato lettere a sostegno della libertà di credo in Cina. 

Ciò indica che queste persone hanno compreso la questione del Falun Gong grazie agli sforzi da parte dei praticanti che da venti anni sensibilizzano il pubblico sulle violazioni dei diritti umani, senza precedenti, che avvengono in Cina. Di seguito sono riportati alcuni recenti avvenimenti

Il Presidente degli Stati Uniti parla della persecuzione con una praticante

Il 17 luglio il presidente Donald Trump ha incontrato ventisette sopravvissuti alle persecuzioni religiose di 17 Nazioni. Tra loro c'era Zhang Yuhua, una praticante del Falun Gong di Jiangsu. Era la prima volta che il presidente Trump parlava con un praticante del Falun Gong nello studio Ovale. 

Il 17 luglio il presidente Donald Trump parla con la praticante del Falun Gong Zhang Yuhua nello studio Ovale

Il presidente Trump ha detto ai sopravvissuti: “Ognuno di voi ha sofferto tremendamente per la propria fede; ha subito molestie, minacce, attacchi, processi, incarcerazione e torture. Ognuno di voi è ora testimone dell'importanza di far progredire la libertà religiosa in tutto il mondo. In America da sempre sappiamo che i nostri diritti vengono da Dio, non dal governo. Nel nostro Bill of Rights, al primo posto c'è la libertà religiosa. Ognuno di noi ha il diritto di seguire i dettami della nostra coscienza e le esigenze del nostro credo". Rivolgendosi alla praticante il Presidente ha detto: "Fra tutti i presenti, ciò che lei e i praticanti avete passato è molto più di quanto la maggior parte delle persone possa mai sopportare e voglio congratularmi con voi. È davvero un onore avervi qui e starò sempre al vostro fianco”. 

Il vicepresidente incontra i rappresentanti dei gruppi perseguitati

Il 5 agosto il vicepresidente Mike Pence ha ricevuto nel suo ufficio quattro rappresentanti di gruppi religiosi cinesi perseguitati. Insieme hanno discusso di come le religioni vengono soppresse in Cina e quali azioni potrebbero essere prese per affrontare il problema. 

I rappresentanti presenti erano: Jeff Chen, del Falun Gong e portavoce del Centro di pubblicazione Minghui; Bob Fu, fondatore e presidente dell'organizzazione cristiana per i diritti umani ChinaAid; Yang Jianli, fondatore di Citizen Power Initiatives for China, un gruppo che sostiene la democrazia in Cina; Omer Kanat, direttoredell'Uyghur Human Rights Project; ha partecipato alla riunione anche Sam Brownback, ambasciatore generale per la Libertà religiosa Internazionale. 

Chen ha detto al Vice Presidente: "La persecuzione è ancora grave. Negli ultimi venti anni abbiamo accertato la morte di oltre 4.000 persone a causa delle torture o altri abusi fisici subiti. Se non fosse per il blocco delle informazioni, il numero effettivo sarebbe molto superiore. Il prelievo forzato di organi dura da quasi venti anni. Il numero delle vittime è davvero elevato". 

Dopo aver ascoltato, Pence ha risposto in modo serio: "Non ci dimenticheremo del Falun Gong. Lo prometto”. 

Chen ha spiegato: "Tutti i cinesi sono vittime, non solo i perseguitati. Per reprimere il Falun Gong, il sistema legale è stato distorto per condannarne i praticanti. La libertà di credo è garantita dalla Costituzione Cinese. Nel frattempo, i funzionari cinesi disposti a perseguitare vengono promossi, alimentando la corruzione. Come risultato, in Cina c'è stato un profondo declino del livello di moralità". 

Il vicepresidente americano Mike Pence

Pence è noto per la sua dura posizione sulla Cina. Alla Conferenza ministeriale sulla libertà di credo del Dipartimento di Stato del 18 luglio, ha dichiarato: "... qualunque cosa accada ai nostri negoziati con Pechino, è garantito che il popolo americano sarà sempre solidale con il popolo di tutte le fedi nella Repubblica Popolare Cinese". 

Il Sottosegretario di Stato americano ha dichiarato: "Gli Stati Uniti stanno osservando i perpetratori, e saranno chiamati a rispondere dei loro crimini" 

Il 21 giugno, la Commissione degli Stati Uniti sull'International Reglious Freedom (USCIRF) ha pubblicato il “Rapporto sulla libertà religiosa internazionale del 2018" che riporta: “Sulla base delle violazioni sistematiche, continue e gravi del governo cinese, USCIRF ritiene che la Cina merita la designazione nel 2019 di "Paese di particolare preoccupazione", o CPC, ai sensi dell'International Religious Freedom Act (IRFA)". 

Sul rapporto annuale 2018, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha dichiarato nel comunicato stampa: "Sono orgoglioso di essere qui oggi per parlare della missione in corso del Dipartimento di Stato per promuovere la libertà religiosa internazionale. L'amministrazione Trump promuoverà la libertà di credo in una "top agenda di politica estera" e continuerà ad essere all'avanguardia per i diritti religiosi internazionali". 

"Questa missione non è solo una priorità dell'amministrazione Trump, è profondamente personale ... È una responsabilità distintamente americana difendere la fede pubblicamente in ogni nazione". 

"Come negli anni precedenti, il nostro rapporto espone una serie agghiacciante di abusi commessi da regimi oppressivi, gruppi estremisti violenti e singoli cittadini. Avviso tutti coloro che perseguitano la libertà religiosa, che gli Stati Uniti li stanno controllando e saranno poi chiamati a rispondere dei loro crimini”.

"E in Cina, l'intensa persecuzione del governo nei confronti di molte fedi, come i praticanti del Falun Gong, cristiani e buddisti tibetani ecc, è purtroppo la norma. Il Partito Comunista Cinese dimostra l'estrema ostilità verso tutti i credo sin dalla sua fondazione, poiché esso si ritiene l'unico Dio". 

Il segretario Pompeo ha anche parlato al Ministerial on Religious Freedom tenutosi a Washington DC il 16-18 luglio, condannando i tentativi del regime comunista cinese di impedire a determinati Paesi di partecipare al Ministerial: “La Cina è la patria di una delle peggiori violazioni dei diritti umani dei nostri tempi. È veramente la macchia del secolo”. 

Pompeo ha chiesto la fine della persecuzione dei vari credi religiosi elencandone molti esempi, inclusi i casi dei praticanti del Falun Gong incarcerati per aver sostenuto la loro fede; ha sollevato il caso di Chen Huixia, condannato a tre anni e mezzo per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong. 

Il Segretario di Stato Mike Pompeo interviene al Ministerial per la libertà religiosa del Dipartimento di Stato

Anche il rappresentante Chris Smith, sostenitore di lunga data e difensore dei diritti umani in Cina, ha parlato al Ministerial specificando che il Partito Comunista Cinese ha preso di mira musulmani uiguri, cristiani, buddisti tibetani e praticanti del Falun Gong nella sua brutale campagna di "sinizzazione", per porre con forza la religione sotto il suo controllo: "Sotto il tema della sinizzazione, tutte le religioni e i credenti devono comportarsi e promuovere in modo aggressivo l'ideologia comunista, o altro. Allo scopo il governo cinese ha molestato, sorvegliato, detenuto e torturato i credenti". 

Com'è noto, nonostante i due decenni di brutali persecuzioni, i praticanti del Falun Gong stanno ancora rifiutando di essere sottoposti al controllo del Partito Comunista Cinese. Il fatto che Minghui.org abbia registrato e pubblicato informazioni di prima mano sulla persecuzione in tempo reale, è la testimonianza più potente della lotta moderna per la libertà di credo. 

L'ambasciatore americano per la libertà religiosa internazionale condanna la persecuzione 

Il 29 luglio Sam Brownback, ambasciatore americano per la libertà religiosa internazionale, ha Twittato (http://en.minghui.org/html/articles/2019/8/4/178731.html): “Il 20 luglio segna i 20 lunghi anni da quando il Falun Gong è stato bandito in Cina. Oggi i praticanti affrontano ancora persecuzioni per mano del governo cinese, inclusi arresti, torture e la rinuncia forzata alla loro fede. Le azioni del Partito Comunista Cinese sono inaccettabili". 

Sam Brownback, ambasciatore americano per la Libertà religiosa Internazionale

L'8 marzo Brownback, presente al Foreign Corrispondent Club di Hong Kong, aveva dichiarato: "L'oppressione del governo cinese si estende fino al Falun Gong, sul quale gli abusi sono stati ben documentati. Persistono le accuse che il governo cinese contini a prelevare forzatamente organi dai prigionieri detenuti a causa della loro fede, inclusi i praticanti del Falun Gong e gli Uiguri. Il governo degli Stati Uniti continuerà a sollecitare il governo cinese a porre fine agli abusi e ai maltrattamenti nei confronti dei praticanti del Falun Gong". 

Il CECC esorta a fermare la persecuzione del Falun Gong 

La Commissione esecutiva del Congresso sulla Cina (CECC) il 20 luglio ha esortato il Partito Comunista Cinese a cessare la persecuzione del Falun Gong(http://it.minghui.org/html/articles/2019/8/3/6760.html): "Negli ultimi vent'anni, i praticanti del Falun Gong in Cina hanno sperimentato violenze spaventose e inaccettabili violazioni dei diritti umani".

Rappresentante James McGovern, presidente del Congressional-Executive Commission on China (CECC)

Il senatore Marco Rubio, copresidente del CECC

Questa dichiarazione è stata rilasciata dal rappresentante James McGovern, presidente del CECC, e dal suo copresidente, il senatore Marco Rubio. "Da quando il 20 luglio 1999 il Partito Comunista Cinese ha iniziato a reprimere il Falun Gong, molti praticanti sono stati sottoposti a detenzione arbitraria, torture, lavoro forzato e molestie costanti. Esortiamo quindi il governo cinese a rilasciare immediatamente e incondizionatamente Deng Cuiping, Zuo Hongtao e numerosi altri praticanti del Falun Gong, e di rispettare la loro libertà di credo e il diritto di praticare in conformità con quelle credenze garantite secondo gli standard internazionali sui diritti umani e la costituzione della Cina”. 

Il CECC è stato creato dal Congresso degli Stati Uniti nell'ottobre 2000 per monitorare i diritti umani e lo sviluppo dello stato di diritto in Cina, e per presentare una relazione annuale al Presidente e al Congresso. È composto da senatori, membri della Camera dei rappresentanti e alti funzionari dell'amministrazione nominati dal Presidente. 

Supporto dai membri del Congresso 

Il 18 luglio durante la manifestazione dei praticanti del Falun Gong a Washington DC, i due rappresentanti della Camera Steve Chabot dell'Ohio e Sheila Jackson Lee dal Texas, hanno parlato all'evento. Inoltre, sono state ricevute lettere da ventisei membri del Congresso che elogiano i praticanti per i loro sforzi e chiedono di fermare la repressione in Cina. 

Le lettere sono state inviate da: senatore Charles E. Grassley (Iowa), il senatore Ted Cruz (Texas), Rep Steve King (Iowa), Rep Rodney Davis (Illinois), il senatore Ron Johnson (Wisconsin), il senatore Pat Toomey (Pennsylvania.. ), Rep. Mike Doyle (Pennsylvania), Rep. Elijah Cummings (Maryland), Rep. Gwen Moore (Wisconsin), Rep. Bill Foster (Illinois), Rep. Jaime Herrera Beutler (Washington), Rep. Mark Pocan (Wisconsin) , Rep. Glenn Grothman (Wisconsin), Rep. Eleanor Holmes Norton (Distretto di Columbia), il senatore John Cornyn (Texas), il senatore Mike Braun (Indiana), Rep. Jim Sensenbrenner (Wisconsin), Rep. Carolyn B. Maloney (Nuovo York), Rep. Ken Calvert (California), Rep. Sam Graves (Missouri), Rep. Blaine Luetkemeyer (Missouri), Rep. Gerry Connolly (Virginia), Rep. Paul Tonko (New York), Rep. Steve Stivers (Ohio ), Rep. Vicky Hartzler (Missouri), e Rep.Dean Phillips (Minnesota). 

Per ulteriori informazioni, visitare il Centro di pubblicazione Minghui all'indirizzo: https://www.mhpublishing.org