(Minghui.org) Al Festival Internazionale di Edimburgo che si svolge annualmente dal 2 al 26 agosto, vi partecipano molti artisti da tutto il mondo. La capitale scozzese diventa una vetrina d'arte multiculturale, dove i turisti visitano attrazioni rinomate come lo storico Royal Mile, Prince Street e Meadows Park, assistono a spettacoli di strada e vengono attirati da una serie di bancarelle. 

Anche i praticanti locali del Falun Gong hanno partecipato all'evento, allestendo il loro stand accanto al marciapiede centrale di Meadows Park. 

I praticanti partecipano al Festival Internazionale di Edimburgo, che si svolge dal 2 al 26 agosto. La melodiosa musica degli esercizi ha attirato molte persone

Attirati dalla musica rilassante degli esercizi, diverse persone si sono fermate a osservare i praticanti che li eseguivano. Alcuni hanno letto attentamente i tabelloni informativi e hanno posto loro domande. 

I passanti leggono le informazioni sull'antica pratica spirituale

I praticanti introducono il Falun Gong e raccontano alla gente della persecuzione

Una donna firma la petizione che chiede la fine della persecuzione in Cina

Jack, uno studente del secondo anno dell'Università di Edimburgo, ha detto che condivide i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza e si sarebbe unito al gruppo per apprendere la pratica. Numerosi cinesi della terraferma hanno accettato opuscoli o si sono fermati a leggere maggiori informazioni sul Falun Gong. 

Un giovane padre e sua figlia hanno osservato a lungo i praticanti durante gli esercizi; hanno poi letto le informazioni sul Falun Gong e della sua persecuzione da parte del regime comunista in Cina, decidendo di firmare la petizione. Prima di andar via li hanno incoraggiati a proseguire con le attività per aumentarne la consapevolezza tra le persone. 

Morag, in compagnia del suo giovane figlio, ha guardato i cartelloni, rimanendo colpito al punto tale da piangere, mentre una donna anziana ha chiesto ai praticanti cosa stesse facendo il governo britannico per fermare il prelievo forzato di organi in Cina. 

Non appena le hanno parlato della petizione per fermare il prelievo forzato di organi, la donna ha voluto subito firmarla. In seguito è tornata per scattare una foto all'espositore, dicendo che lo avrebbe pubblicato sui social media per far conoscere il dramma della persecuzione a più persone. 

Tre britannici apprendono del Falun Gong e della persecuzione

Tre britannici sulla cinquantina hanno firmato la petizione ma non capivano le motivazioni che spingevano il regime cinese a perseguitare il Falun Gong. Quando un praticante ha spiegato che i principi della pratica non erano in linea con l'ideologia comunista, uno di loro ha risposto: "Naturalmente, se tutti seguissero questi valori, il Partito Comunista Cinese non sarebbe in grado di controllare i pensieri delle persone". 

Una donna giapponese e suo marito inglese si sono fermati a guardare gli espositori. Lei conosceva già la persecuzione ed ha firmato la petizione, mentre il marito ha chiesto perché il Partito Comunista Cinese perseguita i praticanti. Dopo aver appreso di più sull'argomento, anche lui ha firmato la petizione e li ha incoraggiati a proseguire nel loro intento. 

Rachel è una studentessa di storia del quarto anno all'Università di Edimburgo e membro di Amnesty International. Aveva appreso del Falun Gong attraverso un documentario proiettato all'università diversi anni fa. Desidera presentare la pratica di meditazione ai nuovi membri di Amnesty International e ha invitato i praticanti a fare una presentazione unita alla proiezione di un film sulla Falun Dafa: "È molto importante far sapere alle persone che ciò sta accadendo ora".