(Minghui.org) Qu Tao, un residente della contea di Xiahe (situata nella provincia del Gansu e amministrata dalla prefettura autonoma tibetana di Gannan), è stato condannato a tre anni di prigione il 15 novembre, per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, un'antica disciplina spirituale perseguita dal Regime comunista cinese dal 1999.

La sentenza è arrivata più di due anni dopo essere stato arrestato. Qu, che è attualmente detenuto nel centro di detenzione n. 3 di Xiguoyuan ha fatto appello al verdetto.

Dettagli dell’arresto

Qu, un ingegnere di 46 anni dell'ufficio trasporti, è stato arrestato in casa insieme a sua moglie il 31 agosto 2017. Una squadra di agenti della divisione di sicurezza interna e della stazione di polizia locale si sono finti il personale di gestione della proprietà, ingannando così la coppia, che li ha accolti. Entrati in casa l'hanno messa a soqquadro e hanno confiscato molti oggetti personali, tra cui libri del Falun Gong, computer, telefoni cellulari e 90.000 yuan in contanti (11.578 euro).

Dopo che Qu è stato portato alla stazione di polizia di Chenguanying, è stato appeso a un albero, picchiato al petto e allo stomaco, ed privato del sonno. La moglie del praticante è stata rilasciata quattro giorni dopo, Qu invece, è rimasto in custodia.

Illustrazione della tortura: Appeso e picchiato

Inizialmente, quando la Divisione di Sicurezza Nazionale ha presentato il caso di Qu alla procura del distretto di Xigu, il caso era stato restituito. Tuttavia in seguito il procuratore distrettuale di Chengguan ha accettato il caso del praticante. Un mese dopo, Qu è stato incriminato.

Famiglia e amici esclusi dalla prova

Qu è stato processato il 2 novembre 2018. Sua moglie, suo figlio, i genitori, il fratello minore, la cognata, i colleghi e gli amici hanno viaggiato fino al tribunale del distretto di Chengguan, per essere respinti alla porta dalle autorità.

Durante il processo, che è durato circa un'ora, l'avvocato di Qu ha presentato un appello di non colpevolezza per il praticante. Qu inoltre si è anche difeso da solo.

Al termine dell'udienza, il praticante è stato portato fuori dall'aula in manette. Quando sua madre lo ha visto, si è precipitata ad abbracciarlo e si è rifiutata di lasciarlo andare. Anche la moglie lo ha abbracciato con forza, la polizia li ha poi tirati giù dalle scale, ha spinto Qu in un'auto e sono partiti.

Fratello maggiore costretto a lasciare la casa

Il giorno dopo l'arresto di Qu Tao e di sua moglie, la polizia ha perquisito la casa del fratello maggiore dell'uomo, Qu Yuan, anch'egli praticante del Falun Gong. La polizia ha confiscato i suoi libri della pratica, un computer fisso, un portatile e una stampante.

Qu Yuan, 50 anni, lavorava presso la Commissione economica e commerciale dello stato; ora è stato costretto a lasciare casa per evitare la persecuzione.