(Minghui.org) È appropriato per i praticanti non sposati di sesso opposto o per coloro che non appartengono alla stessa famiglia partecipare costantemente assieme a un progetto della Dafa? Credo che sia corretto che i praticanti del sesso opposto lavorino solo occasionalmente assieme, ma se possibile dovrebbero cercare di non farlo.

Se il progetto non richiede molte persone, è meglio collaborare ogni volta con una persona diversa, piuttosto che con la stessa. Questo ci consentirà di evitare di sviluppare sentimenti verso quella persona, che verranno utilizzati dalle vecchie forze per sfruttare le nostre scappatoie.

Due praticanti della mia zona sono stati recentemente arrestati e credo che il motivo fosse dovuto a questa situazione. Ho notato il problema quando li ho incontrati per la seconda volta. L’ho menzionato brevemente in modo indiretto, ma non ho condiviso ulteriormente le mie comprensioni dalla Fa. Avevo intenzione di parlarne con loro quando ci saremmo incontrati di nuovo, ma nel frattempo sono stati arrestati.

Mi sono sentito responsabile di non essere stato diretto quando li ho visti. Perché non ho condiviso con loro il problema che ho notato? Mi sono reso conto che l’attaccamento al salvare la faccia e la paura di offendere gli altri o di dare loro una cattiva impressione, mi ha impedito di sottolineare il problema. Non sono stato responsabile nei confronti della Fa o dei praticanti.

La coltivazione è seria e le nostre parole e azioni rappresentano l’immagine della Dafa. Dobbiamo agire come il Maestro Li ci richiede:

“È dotato di potente virtù e mantiene anche un cuore benevolente; è pieno di grandi ispirazioni, mentre presta attenzione ai piccoli dettagli.”
(“Il Saggio”, Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento)

Dovremmo seguire gli standard di un praticante. Sebbene stiamo coltivando tra le persone comuni e possiamo ancora avere alcuni attaccamenti, dobbiamo attenerci agli standard più elevati ed essere degni della grazia salvifica del Maestro.

Ho scritto questo articolo per ricordare agli amici praticanti che dovremmo sottolineare con gentilezza qualsiasi problema vediamo negli altri praticanti. Non dovremmo pensare solo a noi stessi o essere troppo preoccupati. Finché il nostro punto di partenza è per il bene degli altri e siamo responsabili nei confronti della Fa e degli amici praticanti, dobbiamo far notare certe cose anche se possono essere spiacevoli o non accettate.

In questo momento, i veri coltivatori dovrebbero assolutamente guardarsi dentro. È tempo per noi di formare un corpo unico e non lasciare che il male si approfitti delle nostre mancanze. Se ognuno di noi può considerare ogni problema dalla prospettiva della Fa, il male non potrà più interferire.