(Minghui.org) Proprio come il popolo cinese ha celebrato l'attacco terroristico dell'11 settembre del 2001, il 2 ottobre 2020 molti cinesi hanno esultato quando è stata diffusa la notizia che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump era risultato positivo al nuovo coronavirus.

Questa notizia è diventata rapidamente un argomento caldo di ricerca su Sina Weibo, un popolare social media cinese, con 750 milioni di visualizzazioni.

Il popolo cinese che gongola per la diagnosi del presidente Trump è un riflesso dell'educazione ostile del Partito Comunista Cinese (PCC) all'interno della Cina nei confronti degli Stati Uniti, specialmente ora che l'amministrazione Trump sta prendendo una posizione forte nel tentativo di porre fine al totalitarismo del PCC.

Tale reazione forma un netto contrasto con le persone in Occidente. Oltre agli auguri offerti dai leader di vari Paesi, molti cittadini statunitensi sono rimasti fuori dall'ospedale dove era ricoverato Trump per mostrare il loro sostegno.

L'annuncio su Twitter del presidente Trump di aver contratto il virus contrasta anche con gli insabbiamenti in Cina, dove per i media, la salute dei massimi leader è considerata un “segreto di Stato” e un argomento tabù.

Dopo la diagnosi del presidente Trump e della First Lady sono stati testati tutti i membri del personale della Casa Bianca e i media hanno pubblicato rapidamente i risultati. È difficile immaginare che qualsiasi media in Cina possa ricevere tali informazioni, e anche se dovesse accadere, probabilmente non avrebbe il coraggio di pubblicarle.

Il 5 ottobre il presidente Trump ha lasciato il Walter Reed National Military Medical Center ed è tornato alla Casa Bianca.

Quando il popolo cinese ha festeggiato per la diagnosi del presidente Trump lo ha fatto considerando gli Stati Uniti come il nemico numero uno della Cina, tuttavia in pochi si sono resi conto che il problema fondamentale per la Cina è il Partito Comunista Cinese stesso.